Camaver Kunsthaus International
Anja Etwal Nielsen
Victoria Fontana
Mary Mansey
Christian Kappertz
Urban Saxer
Helen Tranckle
Isabelle Hosier
Caroline Koenders
Derek Fitzpatrick
Paul Kok
Herwig Peschka
Elizabeth Johnes
Massimo Falsaci
Diamantis Stagidis
Tonie Van Marle
Tove S. Hellerud
Han Geng
Alejandro Capriles
Toni Andrea Zelter
Filipa Alberti
Shamal e' un vento che spira nel Golfo Persico. Scopo della collettiva e' mettere a confronto le realta' locali con esperienze internazionali: la creativita' artistica, proprio come il vento, soffia attraverso i Paesi e fa si che gli artisti si influenzino a vicenda.
artisti: Anja Etwal Nielsen (Danimarca), Victoria Fontana (USA), Mary Mansey (Francia), Christian Kappertz (Germania), Urban Saxer (Svizzera), Helen Tranckle (Gran Bretagna), Isabelle Hosier (Francia), Caroline Koenders (Olanda), Derek Fitzpatrick (Irlanda), Paul Kok (Olanda), Herwig Peschka (Austria), Elizabeth Johnes (Australia), Massimo Falsaci (Italia), Diamantis Stagidis (Grecia), Tonie Van Marle (Olanda), Tove S. Hellerud (Norvegia), Han Geng (Cina), Alejandro Capriles (USA), Toni Andrea Zelter (Germania), Filipa Alberti (Portogallo)
Shamal è il nome di un impetuoso vento estivo che spira nel golfo persico. Dai
tempi più antichi esso è sempre stato considerato come un evento raro e portatore
di cambiamenti. Shamal è il vento che accarezzando terre lontane ne mescola gli
umori e ne confonde i suoni.
Quel vento d'oriente si presta a diventare il simbolo di questa mostra
assurgendo a simbolo di creatività e di eccezionalità. L'accostamento simbolico
ci permette di approfondire, in maniera semplice e accessibile, anche le minime
sfaccettature dell'essere artista e del pensiero creativo, che spesso risulta
inafferrabile, travolgente e spesso improvviso.
Lo scopo principale di questa esposizione è mettere a confronto realtà locali con
esperienze internazionali, attraverso un viaggio sospinto dalla forza innovatrice e
dalla carica di novità portate dallo Shamal.
Spesso ci si domanda come nasca un'opera darte: ebbene forse sgorga proprio come da
un caos primordiale, dove idee e suggestioni esterne si mischiano in un movimento
intricato e incontrollabile; una commistione in cui la sensibilità creativa come
un alito di vento riesce a dare una direzione ben precisa e a modificare in qualche
modo la realtà quotidiana.
Le idee, esattamente come il vento, non hanno forma materiale, non sono tangibili,
eppure i loro effetti sulla realtà sono evidenti. A volte solo l'occhio
dell'artista che è dotato di una sensibilità più spiccata riesce a carpire nuovi
punti di vista e rielaborarli per renderli arte e raccontare qualcosa di nuovo. Da
questo crogiolo d'artista nasce dunque qualcosa che agisce sulle menti e sulla
sensibilità delle altre persone e lascia in loro un segno travolgente, proprio come
la folata di un vento forte e invasivo che inevitabilmente porta a mutamenti, fuori
e dentro ogni individuo.
Ciò che con la rassegna artistica si tenta di comunicare è il fatto che la
creatività, insieme a quella particolare sensibilità che gli artisti possiedono, è
proprio come un refolo che imprevedibile soffia attraverso Paesi e i continenti,
che influenza nelle più svariate forme altri artisti e persone comuni.
Verrà messo in mostra il pensiero artistico che come aria e vento non ha forma
concreta e non può dunque essere corrotto; è una sorta di forza inattaccabile capace
di mettere in luce i punti oscuri della nostra società o di spingerci verso mondi e
dimensioni dove poter riflettere sull’uomo, sulla sua interiorità e sul suo
rapporto con ciò che lo circonda.
Laria è l'elemento su cui il vento agisce e il pensiero è il campo in cui agisce la
creatività, che per l'artista diventa una sorta di respiro vitale, un'energia
cosmica che diventa pensiero puro e immaginazione.
Non bisogna mai pensare che questo vento sia però un elemento lontano dalla realtà
quotidiana o dalle persone come noi: così come laria, che è collegamento tra
cielo e terra, così l'arte è solida giunzione tra spirito e materia e quindi è
lunico modo per sublimare gli impulsi materialistici dell'uomo.
Nelle più remote epoche il vento aveva una connessione importante con il divino e
con il soprannaturale perché esso era manifestazione del volere degli Dei e ne
rappresentava il principio del soffio vitale.
Lartista è dunque l'uomo pervaso da questo vento e da questa tensione creativa che è
istinto naturale dell'umanità libera, il cui pensiero non deve e non può accettare
costrizioni di sorta.
Questo vento oggi diventa comunicazione, flessibilità di pensiero e mutamento di
pensiero in materia: è arte.
Immagine: Victoria Fontana, create your own still life, 2006
Inaugurazione: sabato 5 giugno 2010
Villa Tittoni Traversi
Via Lampugnani, Desio (MB)
dal martedì al sabato dalle 16 alle 19
Ingresso libero