Tre artisti impegnati in un'indagine dedicata alla poesia, resa visibile dal segno e dal colore. Sono esposte opere pittoriche di Ciro Agostini, Andrea Capucci e Laura Pitscheider.
SBLU_spazioalbello propone tre artisti impegnati in un’indagine dedicata alla poesia, resa visibile dal segno e dal colore.
Ciro Agostini, Andrea Capucci e Laura Pitscheider operano in modi diversi, ma le loro creazioni sono accomunate
da una forte tensione verso il gesto che traduce le emozioni.
Costruiscono dimensioni atemporali pregne di lirismo e traducono in opera d’arte il lato sensibile che li contraddistingue.
CIRO AGOSTINI nasce a Pavia dove, terminati gli studi universitari di filosofia, frequenta il corso di disegno e pittura
alla Civica Scuola d’Arte Arvima. Le incisioni di Ciro Agostini, che siano realizzate su matrici di zinco o plexiglass, a
puntasecca o acquatinta o ancora collagraph, esaltano fortemente il discorso espressivo del bianco-e-nero.
Un universo in cui il bianco e il nero sono i colori fondamentali ed è la loro dialettica che costruisce l'immagine, ne è
l'essenza compositiva. Le stesse, rare, accensioni di colore si compiono in una dimensione quasi sempre monocroma.
A questo si unisce una continua ricerca sul segno, un segno interpretato attraverso una gestualità libera, emotiva e lirica.
La struttura che ne risulta non è un caos labirintico, ma una visione consapevole di forme in continua trasformazione.
ANDREA CAPUCCI nasce a Modena dove vive e lavora. È pittore e scultore. Frequenta a Firenze la Facoltà di Architettura
e a Bologna l’Accademia di Belle Arti. Capucci ha un’innata capacità di narrare. Nelle sue opere c’è un mondo onirico,
fatto di gesti dai significati profondi e spesso provocatori. Che crei su carta, o su ceramica nulla cambia; il colore ha un
carattere malinconico e accentua la sensualità delle figure che sono mute e impersonali.
La sensazione è che recitino in un teatro silenzioso. Le opere di Capucci sono come frammenti di sogno, trasformate e
poi raccontate in visioni che scuotono l’animo umano.
LAURA PITSCHEIDER studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. È artista, giornalista e grafica. Alla fine degli
anni ’70 inizia la sua attività espositiva in Italia e all’estero. Il lavoro della Pitscheider è quasi interamente dedicato alla
poesia, da anni lavora su un personale percorso di ricerca sulla scrittura.
Nei suoi lavori, indipendentemente dalla tecnica utilizzata, si percepisce il suono delle parole e la vibrazione del colore,
anima della forma. Le sue opere sono il risultato di frammenti di vita che hanno lo scopo di far nascere nuovi modi di
comunicare, meno convenzionali, ricomponendo pezzi di quotidiano per reinventare il linguaggio di ogni giorno costruendo
combinazioni sempre nuove.
Inaugurazione 8 giugno ore 18
Sblu spazioalbello
via Antonio Cecchi, 8 - Milano
lun-ven 18.30-20
Ingresso libero