'The prophecies'. In mostra tre opere di grandi dimensioni, strettamente legate alle profezie di Gesu' riguardo la fine del tempo, che l'artista ha collegato all'uso delle armi nucleari e alla radioattivita'.
The prophecies è una mostra di tre opere di grandi dimensioni, strettamente legate alle profezie di Gesù Cristo riguardo la fine del tempo e raccontate nei Vangeli di Matteo, Marco e Luca, che Robin van Arsdol ha collegato all’uso delle armi nucleari e alla radioattività. Attraverso le immagini dei paesaggi nucleari e le citazioni tratte dalle profezie, l’artista rappresenta la minaccia di una futura guerra nucleare. Egli interpreta le parole “guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni” come un’imminente rovina per un mondo pieno di radioattività.
La mostra è una sorta di avvertimento riguardo a cosa potrebbe avvenire a meno che noi, come comunità mondiale, riuscissimo a modificare il nostro futuro nucleare. Robin van Arsdol non ha paura di criticare il coinvolgimento del governo statunitense con le armi nucleari. Infatti, con lo pseudonimo “R.V.”, l’artista – ritenuto il più prolifico tra gli street artists degli anni ’80 (Stephan Eins, Fashion Moda) - ha realizzato più di 5.000 opere d’arte pubbliche - i murales - nelle strade di New York City proprio durante gli aggressivi anni ’80. Robin van Arsdol afferma: “Ero molto disturbato che nel 1980 il mio paese avesse più di 11.000 testate nucleari, sufficienti a distruggere tre volte il mondo. Noi, come nazione e come governo, siamo impazziti a causa del nostro desiderio di denaro e potere, e non stiamo pensando al benessere della nostra gente o al nostro futuro. La mostra The prophecies è una dichiarazione a favore dell’umanità e delle “donne che sono incinte e allattano”.
Inaugurazione 8 giugno ore 18
Studio D'Ars
via Sant’Agnese 12/8 - Milano
Orari: da lunedì a giovedì dalle 15.30 alle 19 - venerdì dalle 17 alle 19.
Apertura serale giovedì dalle 21 alle 23 previa conferma telefonica.
Sabato e domenica chiuso.