Mekanema. La ricerca di Ferioli comprende il disegno a matita su carta giapponese, le boule de neige, realizzate con vecchi giocattoli e objet trouve' e le installazioni ambientali simbolo dell'instabilita' della condizione umana.
Lo Studio d’Arte Cannaviello prosegue il percorso dedicato al gruppo “Anni ’10” presentando “Mekánema”, la mostra personale di Tamara Ferioli.
La ricerca dell’artista, nata a Legnano nel 1982, comprende il disegno a matita su carta giapponese, le boule de neige, realizzate con vecchi giocattoli e objet trouvé e le installazioni ambientali, in cui altalene e castelli remoti, tanto incantati quando inaccessibili, si fanno simbolo diretto della perenne instabilità della condizione umana.
Il corpo principale del suo lavoro è costituito dai disegni che, con un segno vibrante, asciutto e inconfondibile, raccontano successi e sconfitte dell’artista, protagonista di ogni opera. La libertà del tratto e l’equilibrio classico delle composizioni coinvolgono lo spettatore nella narrazione, per poi spiazzarlo con un contenuto a volte amaro. Ad accomunare tutti i disegni è l’estrema originalità del processo artistico, della scelta di materiali e dei supporti, sempre funzionali alla narrazione. Le carte giapponesi lavorate a mano danno movimento all’opera grazie a increspature naturali, ora sottili, ora marcate, mentre i capelli sono l’essenza del lavoro, in quanto rappresentano il DNA, l’intimo dell’artista, celato e protetto sul retro della composizione.
L’esposizione presenta una varietà di disegni su carta intelaiata e un’installazione ambientale sonorizzata da Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò. Nella nuova serie, l’artista indaga il “peso” delle scelte che ognuno compie nell’arco della vita. Le opere si ispirano ai Mekánema, immaginati dal filosofo italiano Carlo Michelstaedter, macchine volanti che aiutano ad abbandonare il peso del mondo e giungere all’Assoluto, e ne valutano l’effettiva necessità. In settembre la mostra si trasferirà a Barcellona, presso lo spazio Private Space Gallery e, infine, a Parigi alla Galerie Placido.
Catalogo disponibile in Galleria con testo critico di Silvia Criara.
Studio d’Arte Cannaviello
Via Stoppani, 15, Milano
Orari: dal martedi al sabato, dalle 10.30 alle 19.30
Ingresso libero