Andrea Abati
Doug Aitken
Andreoni_Fortugno
Stefano Arienti
Lina Bertucci
Daniele De Lonti
Flavio Favelli
Douglas Gordon
Jeppe Hein
Noritoshi Hirakawa
Damien Hirst
Carsten Holler
Karen Kilimnik
Sharon Lockhart
Eva Marisaldi
Carmelo Nicosia
Enzo Obiso
Hermann Pitz
Toshio Shibata
Fiona Tan
Charles Ray
Nobuko Tsuchiya
Irene Calderoni
Francesco Bonami
Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Gli artisti, attraverso differenti mezzi espositivi - scultura, installazione, video, fotografia, pittura - si confrontano con il tema dell'acqua. Attraverso l'indagine di questo elemento, essi esprimono visioni eterogenee del paesaggio, della forma umana e animale, del concetto di artififciale e naturale. Il loro approccio si declina in esiti ludici o catastrofici, offrendo spunti di riflessioni su questioni etiche e sociali. A cura di Irene Calderoni.
a cura di Irene Calderoni
Artisti in mostra: Andrea Abati, Doug Aitken, Andreoni_Fortugno, Stefano Arienti, Lina Bertucci, Daniele De Lonti, Flavio Favelli, Douglas Gordon, Jeppe Hein, Noritoshi Hirakawa, Damien Hirst, Carsten Höller, Karen Kilimnik, Sharon Lockhart, Eva Marisaldi, Carmelo Nicosia, Enzo Obiso, Hermann Pitz, Toshio Shibata, Fiona Tan, Charles Ray, Nobuko Tsuchiya.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta, dal 12 giugno al 19 settembre 2010, a Evian, città francesce resa celebre in tutto il mondo per la propria fonte di acqua pura, nella splendida cornice del Palais Lumiére, stabilimento termale progettato dall’architetto parigino Ernest Brunnarius agli inizi del Novecento di fronte al suggestivo lago di Ginevra, H2O. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo, un affascinante percorso tra le opere d’arte contemporanea incentrate sul tema dell’acqua.
La selezione di opere realizzate da 22 artisti internazionali proviene dalla Collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. La mostra è presentata da Francesco Bonami, direttore artistico della Fondazione Sandertto Re Rebaudengo, e curata da Irene Calderoni.
Gli artisti, attraverso differenti mezzi espositivi (scultura, installazione, video, fotografia, pittura), si confrontano con il tema dell'acqua. Attraverso l'indagine della dimensione e dell' elemento "acqua", essi esprimono visioni eterogenee del paesaggio, della forma umana e animale, del concetto di artififciale e naturale. Il loro approccio si declina in esiti ludici o catastrofici, offrendo spunti di riflessioni su questioni etiche e sociali.
Un piccolo cetaceo umanizzato dall’aspetto giocoso è interpretato da Carsten Höller con Balena Bianca, mentre il suo Vehicle (Anphibian) è una scultura composta da due grandi ruote all’interno del quale spazio cavo stende le sue camicie come vele affinché il veicolo possa essere spinto dal vento e muoversi nell’acqua. Giocando con l’idea del corpo di una trasparente medusa come mezzo di trasporto, Nobuko Tsuchiya intende portarci in un viaggio immaginario alla scoperta degli oceani.
Flavio Favelli invece mette in vetrina il mare, esponendo conchiglie e coralli di specie ormai protette, come prima istanza polemica all’azione distruttiva dell’uomo nei confronti dell’ambiente, che diventa palese attacco nel video News from the Near Future di Fiona Tan in cui immagini poetiche e inquietanti creano un senso di suspance e di tragedia imminente che evocano la tragica fine dell’umanità a causa di inondazioni e uragani provocati dall’incuria ambientale.
Lo scioglimento dei ghiacciai è il soggetto che Doug Aitken ha scelto per il suo video Thaw che ci regala il fascino e il terrore di un mondo in continua trasformazione, mentre Charles Ray nella sua opera Viral research mette in scena il fluire delle forme virali attraverso un tavolo di vetro trasparente su cui sono appoggiate bottiglie e brocche di varie forme contenenti un liquido nero che, attraverso una serie di tubicini, fluisce osmoticamente da un contenitore all’altro.
Ci sono poi gli aspetti romantici investigati dai notturni onirici delle coste italiane di Andrea Abati e gli impalpabili legami fra il corpo umano e i liquidi da esso prodotti nelle foto di Noritoshi Hirakawa, sospese tra performance e body art. La mostra, così come l’installazione di Douglas Gordon, ci vuole lasciare sospesi come equilibristi su una fune d’acciaio tesa tra le sponde delle cascate del Niagara, in bilico tra la forza e l’imprevedibilità che, come l’arte contemporanea, può assumere l’elemento naturale Acqua.
Ufficio stampa
Angiola Maria Gili
angiola.gili@fsrr.org
Silvio Salvo
silvio.salvo@fsrr.org
tel. 011 3797600
Inaugurazione 12 giugno 2010
Palais Lumiere
Quai Albert Besson-74500 Evian
Orari: mar-dom 10,30-19; lun 14-19
Biglietti: €10 intero, €7 ridotto