La pittura (come il networking) e' una strategia per tentare di dissolvere il mio io; una pura questione di annullamento della soggettivita'. Agisco cosi' perche', come artista, mi accorgo che il lavoro di continuo smussamento del soggetto mi porta un beneficio interiore. (Claudio Parrini)
ORGANIZZAZIONE: Comune di Panicale, Assessorato alla Cultura, Pro Loco
COORDINAMENTO: Sabrina Caciotto e Pro Loco
Dipingere il nulla
di Claudio Parrini
La pittura (come il networking) è una strategia per tentare di dissolvere il mio io; una pura questione di annullamento della soggettività . Agisco così perché, come artista, mi accorgo che il lavoro di continuo smussamento del soggetto mi porta un beneficio interiore.
Il mio intento nel fare pittura è molto difficile: dipingere un quadro che possa essere visto per quello che è -e questo è molto sfuggente.
Devo continuamente non farmi prendere la mano dal realizzare dei quadri troppo astuti: cercare di risolvere il grande mistero della pittura con l'intelligenza è un errore da sciocchi.
Voglio realizzare dei quadri semplici, voglio fare una pittura banale, potendo dipingere di tutto. Questo sono capace di farlo solo amplificandomi, facendo traboccare il bicchiere stracolmo del mio io; attraverso l'atto di credere di aver dipinto un bicchiere pieno di vino, in realtà come un ingenuo bambino, sono stato dipinto da un fantastico bicchiere vuoto e netto, che sta lì tranquillo sulla tela.
Per ottenere dei quadri umili ritengo che non posso essere altrettanto umile con la pittura. Devo essere sfrontato, esagerato, pieno di me e allo stesso tempo tecnicamente super preparato, quando mi metto di fronte alla tela bianca. Se l'atteggiamento è questo (amplificazione), lo smacco che riceverò dalla pittura sarà forte e il mio io mano a mano si sminuirà .
L'atto dello svuotamento interiore corrisponde a quel momento in cui l'immagine dipinta si fa talmente "grande" da non essere vista; il quadro diventa neutro, anonimo, quasi impotente. Il momento in cui mi sento dipinto-dalla-pittura, quando questa mi viene addosso, e il quadro, per dirla con Braque, non è che l'infortunio: "C'è una temperatura alla quale il ferro diventa malleabile, perde il suo senso del ferro. È un calore così che cerco. Il quadro fa parte delle cose spente". Svuotare così il mondo di ogni visione particolare attraverso una pittura fatta di paesaggi, ritratti e nature morte, tele "mancate" che sono gli infortuni-disgrazie del pittore.
Alla fine del processo pittorico mi sento indifferente e questo è quello che cerco.
II.2001
Inaugurazione martedi 20 agosto 2002
Orario: tutti i giorni 11.00/12.30 - 18.00/20.00
INFO Ufficio Cultura 0758379531, Pro Loco 075837581
CLAUDIO PARRINI
Nato a Vinci (FI) nel 1963, vive e lavora a Milano.
Networker, pittore.
Insieme a vari gruppi: UnDo.Net, Quinta Parete e XS2WEB, realizza progetti su internet e laboratori; da solo dipinge e scrive.
Claudio Parrini ha iniziato il suo percorso artistico come pittore alla metà degli anni '80, quando la pittura celebrava la propria elaborazione del lutto attraverso le cerimonie transavanguardiste. Ha incontrato poi le problematiche "eversive" del movimento cyberpunk, affrontando le questioni della comunicazione e della pratica sociale, che hanno innescato le riflessioni attuali sulla decostruzione delle convenzioni del ruolo dell'artista e dei "luoghi" dove l'arte può testimoniare la propria funzione (e le proprie riconoscibilità ). Col suo lavoro ha preso quindi a riflettere sulle legalità interne al sistema dell'arte (e alle sue pratiche di legittimazione), frequentandone i "confini" istituzionali con operazioni collettive, ipertesti, collaborazione con gruppi di azione sociale. Contemporaneamente però ha continuato a frequentare la pittura, cercando di affrontare le problematiche con lo stesso approccio teorico elaborato nei lavori informatici e collettivi. Ha posto quindi l'attenzione a tutte le forme di pittura "minore" (l'arte da trattoria, gli ex-voto, quadri del piccolo antiquariato) in quanto dotate di uno statuto legittimante che, se elude problemi di qualità estetica (lo stile individuale), ne garantisce la funzione sociale pubblica. Il suo lavoro più recente sperimenta la possibilità di contatto e contaminazione tra i due sistemi, quello "privato" della pittura e quello collettivo dei progetti elettronici elaborando un linguaggio eterodosso che possa comunicare la complessità .
MOSTRE
2002
- "AHA, Activism Hacking Artivism", Museo Laboratorio di Arte Contemporanea la Sapienza, Roma;
- "MOVIMENTI MULTIMEDIALI ... MMM", Teatro Studio, Scandicci, Firenze;
- "soggetti e linguaggi", Sala dei Consoli, Palagio di Parte Guelfa, Firenze.
2001
- "Generative ART", Politecnico, Milano;
- "Cum Art", Galleria la Giarina, Verona;
- "Hackmeeting", c.s.a Auro, Catania;
- "Grand Tour", Biennale di Venezia, Boom! (Firenze), Palazzo delle Papesse (Siena), (con UnDo.Net);
- "Le Tribù dell'arte", (con UnDo.Net), GCAMC, ex Fabbrica Peroni, Roma;
- "Comunità Acefale", Sala1, Galleria Pino Casagrande, Roma;
- "Short Stories", (con UnDo.Net), Fabbrica del Vapore, Milano.
2000
- "Hacker Art Lab", Batik/b(e)moviegarage, Rocca Paolina (PG);
- "Altre rotte", (con UnDo.Net), Sesto.com, Milano;
- "Officine senza nome. Dispositivi sulla metamorfosi dell'autore", Comune di Terracina (LT);
- "Hackmeeting2000", c.s.o.a Forte Prenestino, Roma;
- "Arte Video TV 2000", Villa Serena, Bologna.
1999
- "II Biennal Mercosur" CYBERART: interaction Zones, Porto Alegre, Brasil;
- "Avventure", Galleria "La Corte Arte Contemporanea", Firenze;
- "Something old, Something new, Something borrowed, Something blue", Casa Masaccio, S. Giovanni Valdarno (AR);
- "Mp3 Radio Contest", (con StranoNetwork), Anfiteatro delle Cascine, Firenze.
1998
- "Assalti Digitali", (con StranoNetwork), Interzona, Verona;
- "Tra scrittura ed immagine", Villa Gori Stiava, Massarosa (LU);
- "I.S.D.N Internet Sound Digital Network", (con StranoNetwork), Anfiteatro delle Cascine, Firenze;
- "Hack It '98", C.P.A, Firenze.
Claudio Parrini, Via Padova, 256 - 20132 MILANO 02/2564512 338/4903544
c.parrini@leonet.it
INFO: Ufficio Cultura 0758379531, Pro Loco 075837581
TAVERNA "E. Sciurpa"
Via Ceppari, 3 Panicale (PG)