Pintura y Libertad. Elementi iconici - la tazza, la mano, le bandiere - sono nascosti sotto la veste di una Pop Art che utilizza i simboli prodotti da un sistema nei confronti del quale vuole esprimere una critica, se non addirittura una denuncia.
a cura di Luca Beatrice
Michel Mirabal approda in Italia con la poesia visiva di quadri capaci di farsi
racconti, il cui abcedario sono i simboli di una nazionalità avvertita come base
necessaria dell’espressività plastica
Sabato 26 giugno alle ore 19.30 alla Torre Aquileia di Jesolo Lido, sarà presentata per la prima
volta in Italia l’opera del pittore cubano Michel Mirabal, al centro di una mostra itinerante dal titolo:
“Pintura y Libertad”, curata da Luca Beatrice.
L’anteprima si deve a una felice intuizione di Nicola Canal, che nel corso di un recente viaggio
all’estero, ha incontrato il giovane artista e ne è rimasto entusiasta. Da qui è nato il desiderio di
farlo conoscere in Italia, concretizzatosi nella realizzazione di due prime mostre previste per
l’estate corrente.
“La Cuba di Mirabal è più surreale che reale e, seppure egli sia impegnato politicamente in favore
della libertà del suo popolo, tratta i simboli come materia fantastica senza troppo eccedere nel
realismo. La tecnica, il carboncino a cui si aggiungono spruzzate di colore – il rosso, il bianco e il
blu richiamano la bandiera cubana - converge nella fermezza del segno. Elementi iconici – la
tazza, la mano, le bandiere – sono nascosti sotto la veste di una Pop Art che utilizza i simboli
prodotti da un sistema nei confronti del quale vuole esprimere una critica, se non addirittura una
denuncia. …(Mirabal) tratta l’arte in relazione all’identità culturale e sociale cui appartiene
attraversando però formule quasi esoteriche, per la stilizzazione formale, eppure fedele a un fare
arte che preferisce l’oggetto disegnato e riconoscibile alla mera astrazione dello stesso” ha scritto
di lui il critico Luca Beatrice, curatore delle prime esposizioni italiane.
Nonostante un curriculum di tutto rispetto (tra gli altri: Primo Premio Dibujos Salas di Santo
Domingo, Primo Premio di disegno Maxin - Miami, Primo Premio Internazionale Borsa di Studio
Rockefeller – New York) l’artista, che ha esposto in molti Paesi del Sud e del Nord America, è
ancora praticamente sconosciuto in Europa.
Mirabal è un artista militante - che ha pagato duramente l’impegno politico per la libertà del suo
popolo – in cui la forza del segno pittorico si nutre e si arricchisce della coerenza e del coraggio del
pensiero politico e umano, in un unicum di eccezionale e coinvolgente impatto emotivo. Non a
caso, fra i suoi collezionisti si enumerano la Famiglia Rockefeller, il Presidente di Haiti Rene Preval
e lo stesso Fidel Castro, lo scrittore Gabriel Garcìa Marquez, Mohamed Alì, Donal Trump, Angela
Missoni e Carlos Santana.
Il curatore, prof. Luca Beatrice è critico d’arte contemporanea e curatore, ha realizzato
monografie e cataloghi di mostre personali e collettive di importanti artisti italiani e internazionali, in
particolare delle ultime generazioni. Negli ultimi venticinque anni ha collaborato con numerose
istituzioni pubbliche e fondazioni private, ha pubblicato volumi e saggi sulla giovane arte italiana. È
stato fra l’altro curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009. È docente in storia
dell’arte contemporanea, prima all’Accademia di Brera a Milano e, dall’autunno 2009,
all’Accademia Albertina di Torino.
Con il patrocinio dei Comuni di Jesolo e Cison di Valmarino, delle Province di Venezia e Treviso,
della Regione Veneto e della Fondazione Cassamarca, la mostra, prodotta e organizzata da Nicola
Canal, grazie al contributo di numerose realtà del territorio, prevede una selezione di 30 opere
inedite suddivise per tematiche: manos, solares, tazas, banderas e calles de la habana, che
rappresentano ognuno i punti fondamentali della vita dell’artista.
Inaugurazione: venerdì 26 giugno 2010 ore 19,30
Torre Aquileia
Piazza Mazzini - Jesolo (VE)
Aperta tutti i giorni dalle 18.00 alle 23.00
Ingresso gratuito