La mostra presenta 20 opere che ripercorrono le varie fasi della poetica dell'artista, che spaziano dal periodo Chiarista a quello piu' tormentato del dopoguerra, in un susseguirsi di idee e colori passano dai colori scuri e drammatici del nero al bluastro vivo e cangiante.
a cura di Luca Bruschi
Dal 3 luglio al 3 agosto 2010, a Tizzano Val Parma (PR), si tiene una retrospettiva di Goliardo Padova (1909-1979), in quella porzione dell’Appennino tanto cara all’artista che ha saputo distinguersi nella pittura italiana del ‘900 con grande densità espressiva, attraverso un’esistenza ripiegata a ricercare gli oscuri misteri della natura e della terra che tanto ha amato.
La mostra, curata da Luca Bruschi, presenta 20 opere in grado di ripercorrere le varie fasi della poetica artistica di Goliardo Padova, che spaziano dal periodo ‘’Chiarista’’ a quello più’ tormentato del dopoguerra, in un susseguirsi inedito di idee a volte visionarie ed emozionali che passano attraverso il cromatismo come percorso dell’anima: dai colori scuri quasi drammatici per passare dal nero al caratteristico viola, al bluastro vivo e cangiante, all’immancabile verde terroso per terminare nel bianco di uccelli che ancora una volta si stagliano in un cielo terso.
Officina Padova - tale è il titolo dell’iniziativa - vuole così proporre un viaggio ideale attraverso la raffinata poetica dell’artista tra disegni, incisioni, tempere ed olii, corredato da oggetti utilizzati per sperimentare varie tecniche, così come oggetti d’uso comune, riprodotti in alcune delle sue opere, raccolti nel tempo dallo stesso Padova o provenienti dal suo atelier e dalla sua abitazione e conservati dalla figlia Fiammetta nell’Archivio Storico Padova / Bongrani.
Goliardo Padova ha saputo interpretare il secolo scorso attraverso un percorso artistico davvero ampio, certamente influenzato dalla personale esperienza di vita che, durante la seconda guerra mondiale, l’ha portato in Germania nei campi di concentramento. Il Chiarismo degli anni Trenta e la ricercata attenzione alla grafica pubblicitaria e alle arti decorative si incontrano poi con Novecento e il movimento di Corrente, per sfociare tra gli anni ’50 e ’60 a una pittura profondamente sensibile a contaminazioni europee e, soprattutto legate a influenze francesi, non distanti dall’Espressionismo tedesco. Dagli anni ‘60 la sua produzione spesso evoca il fiume Po e la mitologia che esso racchiude, portando Padova a divenire un grande interprete della ricerca informale e del naturalismo italiano, fino agli ultimi anni che precedono la sua morte avvenuta nel 1979.
L’esposizione è organizzata dal Comune di Tizzano Val Parma in collaborazione con l’Ente Pro Loco, col patrocinio del Comune di Tizzano, la Soprintendenza ai Beni per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di Parma e Piacenza, la Pinacoteca Stuard, l’Accademia di Belle Arti e l’Istituto d’Arte “Toschi” di Parma, Comunità Montana Unione Comuni Parma Est, la Provincia e la Regione Emilia-Romagna.
L'Amministrazione comunale di Tizzano, in segno di riconoscenza per la sua grande produzione artistica, ha già dedicato a Goliardo Padova una piazza e la Sala consiliare e non mancherà, inoltre, di ricordarlo apponendo una targa commemorativa al Campo Santo di Tizzano, dove il pittore ha desiderato riposare per sempre.
La celebrazione si terrà sabato 3 luglio, alle ore 18, a partire dal Campo Santo di Tizzano, dove verrà apposta la targa commemorativa, quindi in Municipio, dove è prevista l’inaugurazione della mostra.
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Immagine: Goliardo Padova, Paesaggio con la neve,1942
Inaugurazione sabato 3 luglio, alle ore 18
Sala Municipale
piazza Roma 3, Tizzano Val Parma (PR)
Orari: da martedì a sabato dalle 9 alle 12, domenica dalle 10 alle 12; chiuso lunedì
Ingresso gratuito