Negli spazi del sacro. La mostra di Poldelmengo si apre con un 'Trittico' del 1988 e prosegue lungo gli anni Novanta con la serie dedicata a 'Lustrale', ma soprattutto si concentra sulla ricerca condotta nel corso del 2010, che propone, attraverso una trentina di opere, un percorso particolare, articolato attorno al tema della sacralita'.
Lunedì 5 luglio alle ore 18.00 s’inaugura presso la sala didattica della GAMUD la mostra personale
Massimo Poldelmengo. Negli spazi del sacro. L’artista, presente nelle collezioni civiche udinesi con
un’opera acquistata nel 1997 in occasione della rassegna Nuove Contaminazioni, oltre che nella raccolta del
Teatro Nuovo Giovanni da Udine, espone la sua produzione più recente nel contesto della sequenza di
mostre denominata “Questo l’ho fatto io!”, dopo le personali dedicate a Gian Carlo Venuto e a Walter
Bortolossi, che quest’anno hanno caratterizzano l’attività, tutta all’insegna del contemporaneo, del Museo.
La mostra si apre con un “Trittico” del 1988, già esposto alle mostre veneziane della Bevilacqua La Masa, e
prosegue lungo gli anni Novanta con la serie dedicata a “Lustrale”, ma soprattutto si concentra sulla ricerca
condotta nel corso del 2010, a comporre attraverso una trentina di opere un percorso particolare, articolato
attorno al tema della sacralità, che contraddistingue un filone di ricerca privilegiato dell’artista. Manipolatore
di materiali e linguaggi che spaziano dall’arte povera alla tecnologia, utilizzatore di carte giapponesi,
pellicole impressionate, legno, vetro, scarti ferrosi, ma anche di foglia d’oro e neon, Poldelmengo progetta,
costruisce e allestisce oggetti e spazi materializzando un’idea, una tensione simbolica: all’inizio una
riflessione storica sul tema della tomba canoviana ai Frari a Venezia, sull’idea, elaborata a partire dal 2001
delle “scale curve”, a sette gradini, che indicano l’ascesa dalla materia alla luce. Altro tema ricorrente è
l’idea del “Libro” dalle pagine in ferro e vetro incise e graffite da tracce e simboli arcani, o il ripresentarsi di
una forma concava, contenente acqua e luce, oggetto di tante installazioni in edifici sacri.
Ma a esplicitare
compiutamente tale filone è intervenuta la commissione da parte della CEI degli arredi sacri di una nuova
Chiesa a Reggio Emilia, progetto vincitore di un concorso nazionale dove Poldelmengo figurava accanto al
progettista, come lui pordenonese, l’arch. Davide Raffin, chiesa attualmente in costruzione. Per questo nuovo
edificio per il culto, pensato proprio come un tutt’uno tra architettura ed arte, Poldelmengo sta realizzando la
vetrata, attraverso la quale la luce assume una funzione simbolica primaria nella percezione dello spazio, il
fonte battesimale, la custodia eucaristica e il portone d’ingresso: i modelli nonché i progetti per queste opere
saranno esposti in mostra a Udine, accanto agli schizzi preparatori, agli studi ad esempio sul simbolo
cristologico del pesce che in diverse formulazioni viene riproposto come immagine salvifica.
La mostra proseguirà dal 27 luglio nelle sale espositive delle Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo con
il sottotitolo Negli spazi del Sacro. Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Baragalla a Reggio Emilia dove il.
progetto vincitore del Concorso Nazionale CEI 2006 verrà esposto insieme ad altre opere di Poldelmengo a
illustrare l’edificio che, dopo l’importante riconoscimento e dopo essere stato presentato in Vaticano e
recensito a livello nazionale, approda per la prima volta in Friuli Venezia Giulia, terra natale dell’artista e del
progettista. L’esposizione, curata per i Musei udinesi da Silvia Bianco e Isabella Reale, vede come partner il
FAI e l’Associazione Amici dei Musei e dell’Arte di Udine, con la collaborazione dei Vignai da Duline.
Biografia
Massimo Poldelmengo è nato a Pordenone nel 1964. Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di
Venezia nel 1989 sotto la guida di Fabrizio Plessi. Nello stesso anno ha frequentato la Facoltà di
Belle Arti di Madrid. Nel 1990 inizia ad esporre presso l’Associazione Culturale La Roggia di
Pordenone e l’anno seguente partecipa alla II Biennale Triveneta Giovani Artisti di Padova e alla
collettiva Intercity 3 della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.
È presente a varie edizioni, dal 1993 al 2000, della rassegna d’arte contemporanea “Hicetnunc” a
San Vito al Tagliamento. Nel 1996 espone alla rassegna “Nuove Contaminazioni” promossa dalla
Galleria d’Arte Moderna di Udine, e in tale occasione sue opere entrano a far parte delle collezioni
civiche udinesi e tra quelle del Teatro Nuovo Giovanni Udine.
Dal 1997 è coautore, assieme al musicista Massimo De Mattia, del progetto “AXIOM”, dove si
propone una nuova idea di sintesi artistica visivo-uditiva. Negli anni recenti ha privilegiato la
manipolazione di materiali foto-video sempre nell’ottica delle grandi costruzioni scultoree al
servizio dell’architettura.
All’attività come scultore e creatore di originali installazioni (celebri le sue opere in ferro e le “scale
nel vuoto” suo inconfondibile segno distintivo) affianca quello di fotografo professionista per
importanti aziende. Sue mostre personali sono state allestite, oltre che in Friuli Venezia Giulia, in
importanti Gallerie di città come Venezia, Berlino e Madrid. Fra le sue opere di collezione
pubbliche vi sono quadri al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, al Teatro Verdi di Pordenone, alla
Galleria d’Arte Moderna di Udine, e nella collezione di Banca Popolare FriulAdria, del comune di
Portogruaro (VE) e a Zoppola (PN).
Nel 2007 presenta alla Galleria Totem – il Canale di Venezia la mostra “The Magic War in a
Wonderful World” un’animazione digitale ottenuta componendo più di 900 diversi scatti
fotografici. Protagonisti del lavoro sono soldatini giocattolo che, a ritmo di un montaggio serrato, si
confrontano, più che scontrarsi, con altri oggetti della loro taglia: piccole suppellettili,
soprammobili di foggia d’animali, un Buddha in miniatura e altri giocattoli.
Sempre nel 2007 è stato incaricato della realizzazione di opere d’arte per il nuovo complesso
parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù di Baragalla a Reggio Emilia, la cui progettazione è stata
eseguita, in seguito a concorso nazionale, dal prof. arch. Davide Raffin. La giuria ha premiato il
progetto affermando che: “Sul piano liturgico, il progetto evidenzia un interessante impianto
complessivo, ben articolato e flessibile; sul piano dell’architettura, il progetto interpreta lo spazio
sacro facendosi carico dei linguaggi della contemporaneità, ricorrendo all’uso della luce come
efficace elemento architettonico, riproponendo, altresì, in questo innovativo spazio, i documenti del
precedente edificio: il Sacro Cuore di Lucio Fontana, la Via Crucis di Angelo Biancini”.
Poldelmengo è risultato vincitore nel 2009 del Premio “In Sesto” scultura e installazione nello
spazio urbano in occasione della 4° edizione di Palinsesti, rassegna d’arte contemporanea di San
Vito al Tagliamento.
Inaugurazione lunedì 5 luglio 2010, ore 18
Sala didattica Galleria d’Arte Moderna
via Ampezzo, 2 Udine
Orario: lunedì-domenica 10.30 – 19.00 chiuso martedì
Biglietti: intero € 5.00 – ridotto € 2.50