In mostra le opere di 2 giovani artisti bergamaschi il cui percorso racconta il rapporto tra arte e ambiente, con spunti di riflessione sulla difficile coesistenza con le realta' urbane delle periferie degradate.
Dopo la mostra del pittore fiorentino Enzo Faraoni, lo Studio d’Arte Fedele inaugura una personale di due giovani artisti bergamaschi, il cui percorso espositivo racconta il rapporto tra arte e ambiente, con spunti di riflessione sulla difficile coesistenza con le realtà urbane delle periferie degradate e sull’insostenibile senso di spaesamento e solitudine che ne deriva.
Francesca Fumagalli
Nata a Calcinate nel 1980, vive e lavora a Gorlago, Bergamo. Il suo percorso artistico si sviluppa a partire da lavori grafici sino ad arrivare alla manipolazione del cartone. Tale materiale da matrice di stampa diventa supporto da incidere ed in grado di creare superfici che lavora su più piani, ottenendo una sorta di delicato bassorilievo. Le opere così realizzate esprimono un’intimità fatta di oggetti quotidiani, che interagiscono fra di loro, in un muto relazionarsi che si trasforma in danza.
Fabrizio Donghi
Nato a Seriate nel 1981, vive e lavora a Bagnatica, Bergamo. I suoi ultimi lavori sono istantanee che hanno per soggetto architetture industriali o abitative, immagini familiari che suggeriscono, tramite un’evidente assenza, la silente presenza umana che li abita. Sono vuoti paesaggi urbani della quotidianità contemporanea, che di quest’ultima svelano, attraverso un sapiente intreccio di linee, un’atmosfera alquanto decadente e sospesa.
Inaugurazione sabato 3 luglio 2010, ore 19.30
Studio d'Arte Fedele
via Mazzini, 49, Monopoli (Bari)
Orari: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20
Ingresso libero