Bartolo Chichi Art & Photo Gallery
Palermo
via Vann'Anto, 16
091 7828140
WEB
Giovanna Gagliano C.
dal 8/7/2010 al 5/8/2010
lun-ven 9.45-13 e 16.30-19.30, sab 9.45-13

Segnalato da

Maria Rita Chichi




 
calendario eventi  :: 




8/7/2010

Giovanna Gagliano C.

Bartolo Chichi Art & Photo Gallery, Palermo

Lo scopo risiede in un'occasione. Una personale della giovane fotografa siciliana. In rassegna scatti in bianco e nero e a colori, ritratti femminili e frammenti di corpi, che svelano il segreto dell'identita' e delle relazioni.


comunicato stampa

a cura di Bartolo Chichi e Maria Rita Chichi

La giovane fotografa, Giovanna Gagliano C., presenta la sua prima e personale fotografica - dopo il Complesso Monumentale Guglielmo II di Monreale - da “Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery”. In rassegna scatti in bianco e nero e a colori, ritratti femminili e frammenti di corpi, ci svelano il segreto dell’ identità e delle relazioni.

Chi ha detto che la vita è una sola? Se s’intende per vita il nascere fisicamente una sola volta in un determinato corpo, luogo, tempo, famiglia e in una determinata condizione sociale... allora, sì, è una sola. Ma se per vita s’intendesse il percorso che, poi, questo unico individuo irripetibile - per l’insieme di questi fattori - affronta, potrei dire che esistono infinite vite, reali e potenziali.

Definirei la vita come una caccia al tesoro, come se l’ora prestabilita di arrivo in questo mondo rappresentasse l’inizio del gioco, e l’impatto con la luce fuori dall’utero materno creasse l’esplosione di un individuo che - senza aver vissuto - già appartiene ad una storia. Da quel momento ogni suo istante, ogni suo giorno, attraverso la ricostruzione di vari indizi, prende forma e colore.

L’identità unica di un individuo risiede nelle infinite, molteplici sfumature che egli riconosce di possedere. Il suo equilibrio sta nell’accettare che ognuna di esse possa vivere all’interno di sé in armonia con la vita che è un alternarsi tra ordine e caos. Semplice è accettare la natura come la nostra natura. In apparenza siamo tutti delle sagome più o meno simili; ognuno di noi disegna se stesso e andando avanti sceglie i colori… uno piuttosto che un altro. Quando i colori non nascono da una scelta, coprono una forma e si potrebbe tornare a essere di tutto niente.

Quando ci limitiamo a restare sagome - fermandoci - perdiamo i colori autentici della nostra unicità. L’ equilibrio consiste nel lasciar mischiare, liberi, coscienza e incoscienza. Provare a far questo corrisponde a far un passo. Ci fa evolvere, accettare che una negazione non è che un modo diverso di leggere un affermazione e che gli opposti coesistono, l’ uno nell’altro. Qualunque forma d’arte ha in sè delle regole... a volte invisibili. Lo scopo risiede in un’occasione. Ci si incontra, ci si riconosce, e che ci piaccia o no chi riesce a toccarci lascerà un po’ del suo colore. Sono anche un po’ di te, di lui, di voi.
Giovanna Gagliano C.

Giovanna Gagliano C. è una giovane fotografa siciliana. Le prime cose che mi hanno impressionato di questa giovane donna, sono state principalmente le sue fotografie. Probabilmente, questa mia prima affermazione, potrebbe essere interpretata superficialmente, ma non lo è, perché chi la conosce, sa che la sua macchina fotografica e le sue fotografie rappresentano il prolungamento del suo sguardo, del suo senso e del suo specifico modo di guardare la realtà e le persone, spesso con timidezza e riservatezza.

Il suo approccio alla contingenza è davvero speciale, non semplice da classificare, così come usa le parole, le sue immagini riempiono uno strano e bizzarro spazio. Giovanna Gagliano C. è disincantata e inconsapevole del suo percorso espressivo, che piano piano da sfocato e sfumato, prende corpo da diversi elementi, che insieme completano e approdano ad un aspetto molteplice e ad un concetto frammentato.

Ad un’attenta e seconda analisi sono arrivata a conclusione che Giovanna Gagliano C. è inconsapevole del suo processo creativo - non nel termine specifico della parola, possiede grande coscienza di se stessa e del suo lavoro - per la selezione della serie di immagini di “Lo scopo risiede in un’ occasione” ricordo con un sorriso, la sua confusione e le sue incertezze nella scelta di alcuni scatti, atteggiamento che mi ha fatto apprezzare il suo lavoro maggiormente, per la sua totale ingenuità, autenticità e fiducia. Qualità molto rare da trovare per chi lavora nell’ambiente artistico. La sua confusione è “classica”, di chi si trova e vive intensamente dentro una “storia”, tanto da non riuscire ad avere la giusta distanza, quel distacco per osservare un modello e riproporlo tecnicamente. Le immagini esposte, per questa ragione sono vive ed estremamente creative, sono donne narrate o dipinte, ritratti assemblati o spontanei, corpi velati o scoperti,

La mostra personale tratta di identità, relazioni e di rapporti umani, esploriamo quindi questi volti e ritratti, stati d’animo e sensazioni. Immagini che convivono, altre che si proiettano in chiave psicologica - come l’ isolamento del corpo e della mente - e altre ancora che si trasformano e destrutturano, dal colore al bianco/nero e viceversa. Immersa nella lettura di Natalia Ginzburg, nel suo saggio “Le piccole virtù” m’ imbatto in questo dato di fatto: “I rapporti umani si devono riscoprire e riinventare ogni giorno. Ci dobbiamo sempre ricordare che ogni specie d’ incontro con il prossimo, è un’azione umana e dunque è sempre male o bene, verità o menzogna, carità o peccato”; e “Lo scopo risiede in un’occasione” è il trasferimento in immagini di questa profonda e critica riflessione.

Maria Rita Chichi

Inaugurazione 09 luglio 2010 alle 18:30

Bartolo Chichi Art & Photo Gallery
via Vann'Anto, 16 - Palermo
Orario: lun-ven 9,45-13 e 16,30-19,30, sab 9,45-13
Ingresso libero

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