Gianni Pignat
Roberto Cantarutti
Cipart
Carlo Marcello Conti
Gaetano De Faveri
Alessandro Delle Carbonere
Pierpaolo Febbo
Monica Ferro
Marisa Franceschinis
Elena Gattari
Mauro Gentile
Tizzi Da Gorizzo
Silvia Lepore
Catia Maria Liani
Marco Pasian
Laura Piovesan
Sabina Romanin
Lara Bortolusso
Silvia Lepore
Sandro Pellarin
Nelle sue composizioni Gianni Pignat accosta in modo ritmico elementi costruttivi minuti, sovrapposti o disgiunti, con gruppi spaziati. Contemporaneamente alla personale sono in mostra libri fuori dall'ordinario realizzati da 15 artisti a partire dai testi di altrettanti poeti. Esposizioni a cura di Silvia Lepore e Sandro Pellarin nell'ambito di Notturni di_versi 2010.
Gianni Pignat
Mostra personale
a cura di Silvia Lepore e Sandro Pellarin
Gianni Pignat è nato nel 1952. Dopo essersi laureato in architettura, ha conseguito il diploma d’arte applicata e fotografia presso l’Istituto d’Arte di Udine, dove ha insegnato fotografia. Fotografo di viaggio, è autore di testo e immagini di quattro libri fotografici,"Gracias por venir a Colombia", "Herat,Afghanistan","Sudan", "Tuol Sleng,Cambogia". Ha svolto una ricerca documentaria e fotografica su Tina Modotti, consultando archivi pubblici e privati in Russia, Messico e Cuba. Ha collaborato alla realizzazione di documentari per la televisione francese: "Une petite pierre", "Que viva Tina" e "Goli Otok". Molte delle sue opere grafiche sono state utilizzate per copertine di libri e manifesti.
Libri d’artista come archivi delle emozioni
Gianni Pignat ha realizzato nell’arco dell’ultimo decennio, oltre centro libri d’artista, ciascuno in tre esemplari originali, facenti parte delle edizioni Liberinto. Si tratta di pregevoli edizioni che mettono in evidenza lo stretto rapporto che può esistere tra immagine e testi scritti, siano essi poetici o in prosa.
Scrittori, poeti, autorevoli personalità del mondo della cultura (da Andrea Zanzotto a Hans Magnus Enzensberger e molti altri) hanno autorizzato la pubblicazione di brevi scritti, talvolta inediti, che l’artista ha interpretato dando il suo contributo creativo, con opere grafiche e disegni originali, come vuole la migliore tradizione libraria delle edizioni d’arte. Altre volte sono i ricordi di viaggio, le emozioni vissute a stimolare la fantasia dell’artista.
Pignat ha così lasciato in questi libri i suoi segni che parlano, raccontano qualcosa, come lo raccontano tutti gli alfabeti decifrati o indecifrabili. In essi si percepisce un senso magico, quasi si trattasse della ricomparsa di antichi simboli, tratti da testi ermetici, da cifrari alchemici.
Gli elementi costruttivi, ora piccoli e minuti, sovrapposti o disgiunti, ora usati ritmicamente a gruppi spaziati, ad elementi singoli, formano sempre un’unità compositiva come le maglie d’un paziente lavoro d’intarsio.
Ogni segno, carico di personali esperienze, suggestive vicende, è in grado di esprimerle e trasmetterle allo spettatore, come le lettere dei nostri alfabeti ci permettono di comunicare ad altri il nostro pensiero.
Cosa esprimono, in definitiva, i segni di Pignat? Non certo concetti, dati scientifici, fatti storici, come li esprimono tutti gli antichi e i nuovi alfabeti. Questi segni, invece, esprimono proprio quello che rimane di non detto, di non dicibile, di non concettualizzabile, in quell’alone linguistico entro cui oscilla e palpita la vera funzione dell’arte dei nostri giorni e di sempre.
Gianni Pignat, nei suoi percorsi incrociati tra varie tecniche di comunicazione che spaziano dalla fotografia, alla pittura, scultura e grafica, ancora una volta ci stupisce con la sua fantasia. Sono questi, libri preziosi, studiati nella scelta della carta, nel formato, legati a mano, con cura artigianale, capaci di soddisfare le esigenze più sofisticate di bibliofili e amatori del genere.
Ofelia Tassan Caser, giugno2010
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Libro di_versi2
12 poeti e 12 artisti
a cura di Silvia Lepore e Sandro Pellarin
presentazione di Lara Bortolusso
Il Porto dei Benandanti anche quest'anno propone una mostra di libri fuori dall'ordinario esposti presso la Galleria ai Molini. Si tratta delle opere che 15 artisti visivi hanno creato a partire dai testi di altrettanti poeti.
Una reinvenzione dell'oggetto libro che potrà anche ricorrere a materiali inusuali e assumere forme inaspettate. Il libro non inteso quindi come semplice supporto della poesia ma come opera/oggetto che nasce da un rapporto di confronto, dialogo con la parola poetica e che il pubblico sarà chiamato a leggere, "sfogliare", manipolare.
Le coppie di artisti + poeti in mostra sono:
Roberto Cantarutti + Raffaele BB Lazzara / Fabian Riz
Cipart + Francesca Genti
Carlo Marcello Conti + Carlo Marcello Conti
Gaetano De Faveri + Roberto Ferrari
Alessandro Delle Carbonere + Enzo Comin
Pierpaolo Febbo + Francesco De Leo
Monica Ferro + Francesca Genti
Marisa Franceschinis + Anna Del Fabbro
Elena Gattari + Eva Luka
Mauro Gentile + Giacomo Sandron
Tizzi Da Gorizzo + Renzo Furlano
Silvia Lepore + Piero Simon Ostan
Catia Maria Liani + Pablo Lavie
Marco Pasian + Francesco Tomada
Laura Piovesan + Laura Piovesan
Sabina Romanin + Roberto Cogo
Nell'ambito di Notturni di_versi 2010 a cura di associazione culturale Il Porto dei Benandanti
Inaugurazione 16 luglio ore 18.00
Galleria Comunale "Ai Molini"
via Roma, 9 Portogruaro (VE)
Orari mostra:
Mercoledì dalle 21.00 alle 23.00
Giovedì dalle 10.00 alle 12.00
Venerdì – Sabato – Domenica dalle 17.00 alle 19.00