In volo sulla Sicilia. Quaranta grandi pannelli raccontano il viaggio decennale di Nifosi' sui cieli siciliani realizzato a bordo degli elicotteri della Guardia di Finanza e della Marina Militare.
E’ la prospettiva del
Creatore. Isole, città, mari e montagne, laghi e boschi della Sicilia
fermati in volo dall’obiettivo del fotoreporter Luigi Nifosì con lo sguardo,
e lo stupore, di chi dall’alto scopre un mondo inatteso, diverso, e tutto
nuovo.
Quaranta grandi pannelli - una selezione degli scatti pubblicati
nell’omonimo volume di Arsenale Editore (Verona) con testi del romanziere e
saggista francese Dominique Fernandez - racconteranno dall’1 al 31 agosto a
Lipari, la più grande delle Eolie – l’arcipelago al largo di Messina – “In
volo sulla Sicilia”, il viaggio decennale di Nifosì sui cieli siciliani
realizzato a bordo degli elicotteri della Guardia di Finanza e della Marina
Militare. La mostra - organizzata dal Comune di Lipari, guidato dal sindaco
Mariano Bruno, e dall’Assessorato ai Servizi Socioculturali retto da Ivan
Ferlazzo in collaborazione con il Museo Archeologico Regionale “Luigi
Bernabò Brea” di Lipari, diretto dall’arch. Michele Benfari - è ospitata
nell’Auditorium Chiesa Immacolata, all’interno del Parco Archeologico
Eoliano di Lipari, celebre per il suo Museo che custodisce la più ricca,
completa e antica collezione di maschere e statuette greche a soggetto
teatrale trovate nei corredi tombali.
L’ingresso alla mostra, organizzata con il sostegno di Banca Agricola
Popolare di Ragusa e Confeserfidi, è gratuito.
Un volo, quello del fotoreporter Nifosì, pieno di sorprese, dove niente è
come sembra dal basso: vedi la sagoma umana della città di Centuripe o la
tavolozza delle Saline di Marsala dove il sale trascolora tutta l’estate
fino a divenire candido cristallo. Dal testo di Dominique Fernandez: “Era
stata attraversata in lungo e in largo. Qualcuno l’aveva avvicinata dalla
parte del mare. Altri avevano scalato le sue montagne o si erano immersi nei
suoi crateri. Tuttavia nessuno aveva catturato dal cielo la grandezza dei
suoi tesori. Ecco dunque per la prima volta, una Sicilia completa, totale,
se tale risultato in verità fosse realmente possibile”.
Spiega Nifosì: “Un volo simbolico da Lipari verso l’isola madre, un link
per le migliaia di turisti che ogni estate sbarcano alle Eolie con
l’obiettivo di fare da promemoria alle immense bellezze paesaggistiche e
monumentali della Sicilia”.
Luigi Nifosì
Fotoreporter di estrazione autodidatta, Luigi Nifosì è nato a Scicli
(Ragusa) e inizia la sua produzione catalogando il patrimonio monumentale ed
ambientale della Sicilia: vent’anni di lavoro per un archivio di oltre
centomila immagini. Tra queste, frutto della sua passione per il volo,
l’esclusivo apparato delle fotografie aeree realizzate sui principali siti
urbanistici, archeologici e paesaggistico-ambientali della Sicilia. Ha al
suo attivo numerose pubblicazioni e collabora da free lance con alcune tra
le principali testate italiane e internazionali.
Parco Archeologico Eoliano, Castello di Lipari (Isole Eolie, Me)
Con oltre 500 mila visitatori l’anno, il Parco Archeologico Eoliano –
nonostante si trovi su un’isola – è uno dei siti più visitati in Sicilia.
Distribuito su 4 ettari in cima alla Rocca del Castello di Lipari, comprende
5 padiglioni che costituiscono il Museo Archeologico “Luigi Bernabò Brea”, 5
chiese, 1 anfiteatro con uno spettacolare panorama sull’arcipelago e
numerose aree a verde a strapiombo sul mare. Il suo tesoro è rappresentato
dal Museo Archeologico dedicato alla memoria dell’archeologo che, nell’arco
di cinquant’anni, insieme all’allieva e compagna Madeleine Cavalier, ha
portato alla luce la storia remota di Lipari. I suoi reperti illustrano la
storia dell’arcipelago eoliano dal V millennio a.C. fino al Medioevo e viene
visitato ogni anno da circa 50 mila viaggiatori che si recano in vacanza
alle Eolie. Cinque i padiglioni oltre alla biblioteca: preistorico,
classico, isole minori, vulcanologico ed epigrafico. Nella sezione classica
si trovano le opere del Pittore di Lipari, l’artista che – utilizzando il
rosso, l’azzurro, il giallo e il bianco – ha scardinato le regole cromatiche
della pittura vascolare del suo tempo (300-270 a.C.). Unica al mondo la
collezione di maschere della commedia nuova di Menandro: oltre 500 esemplari
di magistrale fattura. Al piano terra, l’ultima sala ospita i reperti marini
rinvenuti nei fondali delle Eolie: anfore per olio, vino e grano, ancore e
cannoni di età spagnola. Testimoni dei naufragi che nei secoli passati
coglievano le navi mercantili o di guerra scaraventandole su secche o
faraglioni.
Ufficio Stampa Zephir di Carmela Grasso
melagrasso@tiscali.it – mobile 349-26.84.564
Inaugurazione 1 Agosto 2010
Auditorium Chiesa Immacolata
Parco Archeologico Eoliano, Lpiari (Isole Eolie, Messina)
Orari: Da lunedì a domenica 9-19
Ingresso libero