A temporary blood. L'artista utilizza il mezzo fotografico per riflettere su una verita' solitamente invisibile agli altri, rievocando con le immagini la figurazione del ciclo iniziatico della riproduzione della specie umana e dell'identita' ancestrale della donna.
a cura di Mariantonietta Bagliato
Il termine "mestruazione" deriva dal latino menstruatio ("mensilità"), sostantivo derivato dall'avverbio di tempo menstrum ("una volta al mese”). Questo “sangue temporaneo “ dunque, diviene il fuoco della riflessione da cui nasce “A temporary blood” il titolo della mostra personale di Rossella Traversa.
L’artista utilizza il mezzo fotografico per riflettere su una verità solitamente “invisibile” agli altri, rievocando con le immagini la figurazione del ciclo iniziatico della riproduzione della specie umana e dell’identità ancestrale della donna.
La sua ricerca artistica è filtrata dai percorsi di studio incentrati sulla psicologia. L’approccio al tema quindi sembra quello di un’indagine psicologica sull’argomento: la “paziente”, la signorina I., è in uno studio chirurgico e siede su un lettino “abbracciata” o “intrappolata” tra cavi e macchinari.
Un video riprende l’analisi a cui la signorina I. viene sottoposta sviscerando i suoi più muti e intimi pensieri raccontando il suo rapporto con il sangue, la perdita, il dolore scandito e forzato dalla sua/nostra stessa natura.
La femminilità contemporanea vive spesso un rapporto alienato con le ragioni biologiche del corpo. Il ciclo è un ritmo vitale involontario. L’indagine non da risposte o “terapie” ma ci spinge alla riflessione sulle temporanee e fisiche manifestazioni del nostro essere primordiale nonostante l’artificio di cui siamo circondate/i e in cui ci sentiamo virtualmente vive/i.
Inaugurazione 22 luglio 2010. ore 19.30
Nodo
Via Cattaro 14 (70121) Bari
orario: sabato e domenica dalle 19.00 alle 21.00
ingresso libero