I pittori, ambedue autodidatti, dopo un inizio della carriera artistica improntata a una rappresentazione realistica, hanno successivamente condotto la loro ricerca approdando a forme di espressionismo astratto e informale che fa uso frequente della materia.
“Le Gallerie RADIUM ARTIS di Reggio Emilia e LA MERIDIANA di Pietrasanta presentano la mostra “Vivere la materia” con opere dell'artista emiliano Alfonso Borghi e del toscano Marcello Scarselli. I pittori, ambedue autodidatti, dopo un inizio della carriera artistica improntata a una rappresentazione realistica, hanno successivamente condotto la loro ricerca approdando a forme personalissime di espressionismo astratto e informale che fa uso frequente della materia.
La struttura compositiva delle opere di Marcello Scarselli (Santa Maria a Monte, Pisa 1953) è fatta di piani cromatici multipli, di strati che si depositano uno sull'altro e che sembrano nascere uno dall'altro in un armonioso intreccio-equilibrio di segni e vibrazioni monocromatiche o di tonalità diverse per formare un insieme di sublime poesia del silenzio fatta di velature e trasparenze.
L'opera di Scarselli sembra emergere da una dimensione psicologica che ha la sua fonte ispiratrice profonda nella sospensione del tempo, nella sua immanenza nello spazio. Per lui, come per tutti i poeti, il tempo sospeso è la sorgente perenne in cui nascono le emozioni vitali e trova alimento la memoria che può così far riemergere le infinite immagini-frammenti depositate nel profondo.
Alfonso Borghi (Campegine, Reggio Emilia 1944) pare essersi abbandonato, da molti anni ormai, alle seduzioni del colore e della materia pittorica, fatta non solo di stesure a olio, ma anche di spessori acrilici mescolati a varie sostanze, come la segatura, pezzi di tela, cartone ondulato, legnetti.
I colori di Borghi cantano; raramente si esprimono con toni spenti, quasi sempre sembrano in preda a un delirio come se l'artista non potesse arrestare il loro incedere verso il colore, nell'evocazione di una visione guidata insieme dall'occhio e dal polso che talmente si abbandona a movimenti che paiono dettati da uno stato di trance creativa. Borghi naviga, alternativamente, negli spazi di una figurazione allusa - ad esempio quando rivisita dipinti famosi - o di una composizione libera che pare dettata da un ritmo musicale, che si aggrega al centro e si scioglie nei bordi. Borghi utilizza alcuni strumenti storicamente propri dell'informale (la gestualità, le suggestioni della materia, una sorta di desiderio di disintegrare la forma e di ricomporla) per proporre soluzioni che non recidono del tutto i legami con l'ordine spaziale e con l'immagine figurativa.
Per Borghi e per Scarselli la pittura pare esprimere il desiderio di scavare dentro il magma delle cose che illusoriamente ci si presentano come definite e conosciute. Il loro viaggio nella materia è contemplazione interiore, necessità del sogno e della poesia per costruire solide realtà di azione, di relazione e di sentimento”.
(Lodovico Gierut, critico d'arte).
Inaugurazione 31 luglio ore 18.30
Galleria La Meridiana
via P. E. Barsanti, 29 - Pietrasanta (LU)
Orario: 18-24, chiuso lunedi
Ingresso libero