La mostra include una serie di sculture, installazioni, fotografie e video dell'artista. Cobbing interpreta lo spazio pensandolo affine al moribondo paesaggio industriale del film di David Lynch 'Eraserhead'. Vi installa una serie di calchi di membra umane che interpretano il corpo come un'orma, residuo di cio' che una volta e' stato.
a cura di Rita Selvaggio
Viafarini DOCVA è lieta di presentare la prima personale dellʼartista William Cobbing in uno
spazio pubblico in Italia. Man in the Planet, include una serie di sculture, installazioni,
fotografie e video che riconfigurano lo spazio di Viafarini DOCVA. Il lavoro prende forma a
partire dalla peculiare architettura di derivazione industriale dellʼedificio, già fabbrica per la
produzione dei convogli tramviari. Incuriosito dalla precedente destinazione del luogo,
Cobbing ha interpretato lo spazio pensandolo affine al moribondo paesaggio industriale del
surreale film di David Lynch Eraserhead, in cui uno dei personaggi è per lʼappunto ʻLʼuomo
del pianetaʼ.
Nello spazio è installata una serie di calchi di membra umane, quasi fossero imprigionati
dallʼarchitettura, che interpretano il corpo come unʼorma, come un residuo di ciò che una
volta è stato. Sono opere che si riferiscono al concetto di entropia e, sottolineando quanto il
materiale mondano vada irreversibilmente disperso, originano il definitivo offuscamento dei
confini tra il corpo e il paesaggio.
I due video Moon walker (2009) vedono Cobbing camminare lungo fredde e inospitali spiagge
e ripercorrere i suoi stessi passi solo per rovesciare e cancellare le orme precedentemente
lasciate sulla spiaggia. Mentre il lavoro più recente è il risultato di una residenza dellʼartista in
Afghanistan e consiste in una serie di fotografie delle nicchie di pietra rimaste vuote dopo la
distruzione dei Buddha di Bamiyan da parte dei Talebani. Le foto rappresentano l’immagine
delle nicchie vuote riflessa in uno specchio suggerendo la cancellazione delle sculture dei
Buddha e la loro dispersione entropica.
Durante lʼopening Cobbing eseguirà una versione live di Excavation, una performance che
allude metaforicamente, attraverso lʼatto di scalpellare strati dellʼio senza riuscire tuttavia ad
aprire un varco, a una forma psicoanalitica di auto-analisi.
William Cobbing è nato nel 1974 a Londra, dove vive e lavora. Ha conseguito un diploma di laurea in scultura presso
il Central Saint Martins College a Londra, e proseguito gli studi presso il De Ateliers, l’istituto indipendente per le arti
di Amsterdam. Tra le mostre personali si ricordano il Gradiva Project al Freud Museum e il Camden Arts Centre di
Londra (2007/8), il Netwerk Centre for Contemporary Art di Aalst, Belgio (2006) e le mostre collettive A Secret
History of Clay alla Tate Liverpool (2004), A Room with a View al Gemeentemuseum Den Haag (2006) e Super
Stories alla Triennale di Hasselt, Belgio (2009). Cobbing è stato insignito della Helen Chadwick Fellowship presso la
British School di Roma e la Ruskin School nel 2005/06 e recentemente ha completato una seconda residenza per
artisti presso la Turquoise Mountain Foundation a Kabul, Afghanistan.
Inaugurazione mercoledì 15 settembre 2010, ore 18.30
Viafarini DOCVA
Fabbrica del Vapore
Via Procaccini 4, Milano
Orari: da martedì a venerdì dalle 11 alle 19, sabato dalle 15 alle 19
Ingresso libero