Palazzo Magnani
Reggio Emilia
corso Garibaldi, 29
0522 454437, 0522 444406 FAX 0522 444436
WEB
Pompilio Mandelli
dal 13/9/2002 al 20/10/2002
0522 459408 FAX 0522 452349
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Pompilio Mandelli



 
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13/9/2002

Pompilio Mandelli

Palazzo Magnani, Reggio Emilia

Una grande mostra antologica dedicata a Pompilio Mandelli. Dell'artista, protagonista dell'informale italiano vengono presentati a Palazzo Magnani, in occasione del suo novantesimo compleanno, circa 100 dipinti su tela, che ricostruiscono il suo percorso dagli anni Trenta ad oggi, oltre a circa quaranta tempere, disegni e incisioni che verranno esposti nel Castello di Arceto (Scandiano).


comunicato stampa

Palazzo Magnani organizza, dal 14 settembre al 20 ottobre 2002, una grande mostra antologica dedicata a Pompilio Mandelli. Dell'artista, protagonista dell'informale italiano, nato a Villarotta di Luzzara (Reggio Emilia) nel 1912, vengono presentati a Palazzo Magnani, in occasione del suo novantesimo compleanno, circa 100 dipinti su tela, che ricostruiscono il suo percorso dagli anni Trenta ad oggi, oltre a circa quaranta tempere, disegni e incisioni che verranno esposti nel Castello di Arceto (Scandiano). Nell'occasione, viene pubblicato un catalogo, edito da Skira, con la riproduzione di tutte le opere in mostra, un'ampia antologia critica - vengono pubblicati tutti gli scritti di Francesco Arcangeli dedicati a Mandelli - e testi di Franz Armin Morat, Dario Trento e Sandro Parmiggiani.

Pompilio Mandelli nasce il 14 giugno 1912 a Villarotta di Luzzara (RE) dove trascorre l'infanzia. Precoce è la vocazione per il disegno e la pittura, fin da quando il nonno materno - direttore di una fabbrica di cappelli in truciolo - gli fa ricopiare, dietro piccoli compensi, riproduzioni di dipinti famosi. A sette anni si trasferisce con la famiglia a Guastalla, dove frequenta le scuole elementari e medie, continuando, intensamente, a disegnare, soprattutto vedute del Po.
L'insegnante di disegno alle medie, Manfrini, gli consiglia di frequentare il Liceo Artistico a Bologna, dove Mandelli si trasferisce nel 1928 e conosce Giorgio Morandi, suo insegnante. Nell'estate del 1929 torna a Guastalla e trascorre le giornate lungo il Po, in bicicletta, a dipingere dal vero il "grande fiume". Dal 1932 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Bologna dove, oltre a Morandi (titolare della cattedra di incisione), gli è maestro Virgilio Guidi, di cui diventerà assistente e a cui succederà nel 1963, nella cattedra di pittura, restandone titolare fino al 1978. Dopo l'esordio, nel 1935, in una mostra dei Littoriali a Venezia - che gli vale il primo premio e il diritto ad esporre nella Biennale dell'anno successivo - Mandelli incontra, nel 1940, Francesco Arcangeli, che diventerà il sostenitore e l'interprete più appassionato della sua opera, fino alla prematura scomparsa, nel 1974, del critico bolognese. Nello stesso 1940 Mandelli era tornato a esporre alla Biennale di Venezia di cui avrebbe complessivamente partecipato a nove edizioni, con sale personali nel 1956, nel 1962 e nel 1972. La prima mostra personale è, nel 1946, alla Galleria di Cronache a Bologna, presentato da Arcangeli. Da allora molte, e di rilievo, sono state le mostre, con presentazioni e recensioni di critici autorevoli (oltre ad Arcangeli, si possono citare, tra gli altri, Carlo Volpe, Giuseppe Raimondi, Carlo Munari, Alberto Martini, Franco Russoli, Lamberto Priori, Duilio Courir, Attilio Bertolucci, A. Carlo Quintavalle, Renato Barilli, Maurizio Calvesi, Andrea Emiliani, Flavio Caroli, Marco Valsecchi, Franco Solmi, Luciano Anceschi, Pier Giovanni Castagnoli, Luigi Carluccio, Roberto Tassi, Claudio Spadoni, Adriano Baccilieri, Eugenio Riccomini, Dario Trento, Marilena Pasquali, Fabrizio D'Amico, Flaminio Gualdoni). Tra le tante esposizioni, ci piace ricordare l'antologica dedicatagli dal Comune di Reggio Emilia nel 1976 (con testi in catalogo di Barilli, Tassi e Castagnoli), quella di tempere, studi e disegni promossa dai Civici Musei nel 1988 (presentata da Roberto Tassi) e la recente (estate 1995) mostra antologica di Bologna, a cura di Pier Giovanni Castagnoli. A 90 anni compiuti proprio in questi giorni, Pompilio Mandelli, continua a dipingere con la felicità, la freschezza e la passione di chi ancora sente il piacere e l'emozione di scavare dentro il grande corpo della pittura, alla ricerca del "brivido della vita".

Palazzo Magnani
Corso Garibaldi 31, 42100
Reggio Emilia

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