Profili. Le opere esposte non hanno titolo perche' lo spettatore deve avere la facolta' di interpretare liberamente le immagini, per poter trovare la propria suggestione in ogni dettaglio.
“L’emozione non è un dettaglio”; così Monica Savarese su “Il Giorno” titola la mostra personale di Roberto Vescovo che è stata ospitata con successo presso lo spazio della Spe a Milano in via Tadino 30. “Fare arte, per Vescovo, non significa solamente portare avanti una ricerca e uno studio nel senso della linea e del colore, ma soffermarsi sull’importanza di quell’emozione che emerge dai dettagli dei volti e dai profili delle persone. Nella ricerca virtuosa della forma che l’immagine andrà ad assumere, Vescovo trova l’anima, il respiro, la voce dell’uomo, che esprime sensazioni non gridate ma poeticamente profonde. Seguendo lo spirito di emancipazione, primario nell’attività del nostro fotografo, le opere non hanno titolo perché lo spettatore deve avere la facoltà di interpretare liberamente le immagini, per poter cercare e trovare la propria personale suggestione in ogni dettaglio che Vescovo ci regala.”
Roberto Vescovo è figlio d’arte; inizia a dedicarsi alla tecnica fotografica seguendo le orme paterne e, a partire dagli anni ’60, realizza una serie di reportage fotografici testimoniando la vita e il mondo dello spettacolo e dell’arte. La documentazione fotografica di questi anni è stata esposta in una grande mostra al Complesso Monumentale di Santa Caterina a Finale Ligure nel 2008. Attualmente Vescovo, oltre ad occuparsi della riorganizzazione del suo archivio fotografico, si dedica alla sperimentazione e alla ricerca.
Inaugurazione 16 settembre ore 18
Galleria 9 Colonne SPE/ Il Resto del Carlino
via Cesare Boldrini, 10 - Bologna
Orario: lun-ven 9-13 e 14-17.30
Ingresso libero