Marginalized people. Lala Meredith-Vula realizza fotografie in bianco e nero di grandi dimensioni, opere raffinate ed eleganti sotto l'aspetto formale. In esse l'artista cerca di catturare il bello insito nella vita quotidiana, di registrare i momenti di naturale bellezza come si rivelano, anche in situazioni di sofferenza ed emarginazione.
Marginalized people
Lala Meredith-Vula realizza fotografie in bianco e nero di grandi dimensioni,
opere raffinate ed eleganti sotto l'aspetto formale. In esse l'artista cerca di
catturare il bello insito nella vita quotidiana, di registrare i momenti di
naturale bellezza come si rivelano, anche in situazioni di sofferenza ed
emarginazione. Questa ricerca pone il suo lavoro al confine tra documentario e
arte, tra sguardo analitico freddo e distante ed empatia del proprio vissuto.
Il ciclo Bathers, in parte presentato nel padiglione albanese della Biennale di
Venezia del 1999, mostra una serie di donne e bambine che si lavano in un
antico bagno turco. Tra il 1994 e il 1996 Lala Meredith-Vula ha ripetutamente
visitato lo stesso hammam al confine albanese-montenegrino, fotografando e
disegnando le donne presenti. La struttura, antica più di cinquecento anni, ha
offerto all'artista un contesto di grande effetto pittorico: le crepe nei muri e
gli intonaci scrostati creano una vasta gamma di sfumature di chiaroscuro, la
luce naturale proveniente dagli alti soffitti rende viva e brillante l'acqua
delle abluzioni, e fa emergere dalla penombra le forme dell'architettura e dei
corpi femminili. È una rivisitazione del classico tema delle bagnanti, con un
nuovo intrinseco motivo di interesse: la maggior parte delle donne sono infatti
zingare, per le quali frequentare il bagno turco è più una necessità che un
lusso, che trovano un "temporaneo rifugio" dalla realtà esterna nell'atmosfera
quasi magica di quel luogo e recuperano un tempo per sé nei gesti con cui si
lavano e si aiutano reciprocamente.
Per il ciclo Marginalized people Lala Meredith-Vula ha fotografato a Roma
immigrati, lavoratori illegali e rifugiati, la "moderna classe di schiavi",
sfiniti dal lavoro e addormentati sui tram; ha poi invitato alcuni di loro a
essere fotografati nei maestosi musei e chiese della città . L'artista ha cercato
la bellezza nei volti segnati dalla sofferenza, in una posa che corrispondesse
alla innata dignità dei soggetti che appaiono quasi come sculture ritratte in
una sublime cornice architettonica.
Lala Meredith-Vula è nata a Sarajevo nel 1966, si è diplomata al Goldsmiths'
College di Londra nel 1988. Vive e lavora a Londra. Ha rappresentato l'Albania
alla Biennale di Venezia del 1999.
inaugurazione martedì 17 settembre 2002 dalle ore 19.00 alle ore 23.00
Orari:
da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 - mattino su appuntamento
Per ulteriori informazioni contattare la galleria
Galleria Alberto Peola
10123 Torino (Italia) 29,via della Rocca tel.011.8124460 fax011.8396467