Giocando sulla porta strappavo i fiori. L'artista sembra volere esplorare, con sempre maggior coerenza e cognizione di causa il rapporto tra interno ed esterno, sogno e realta', vero e falso.
A cura di Marco Tagliafierro
Il dialogo costruito per questa personale tra l’artista e il curatore permette la giusta messa a fuoco sulla carriera di Rolandi dopo dieci anni di lavoro e sperimentazione. Personalità poliedrica e coraggiosa del mondo dell’arte Rolandi che vive da sette anni a Pechino ha scelto d’esporre coadiuvato dal curatore una serie di lavori prodotti negli ultimi anni completamente inediti in Italia.
Se nel video:” Do beijing whit cats dream of an harmonious society ?” 48 ore di vita nelle strade di Pechino vengono condensate in cinquantotto minuti onirici, terribilmente crudi e oscuri nell’assenza totale di filtri ideologici e nella bellezza aliena di un mondo lontano, con la serie di Smart Objects ( sorta di costruzioni installative a parate ), presentate per la prima volta durante la mostra collettiva ASIAN PANIC al Museo della Biennale di Gwangju, a cura di Sukwon Chang, l’anno scorso, l’artista sembra volere esplorare, con sempre maggior coerenza e cognizione di causa il rapporto tra interno ed sterno, sogno e realtà, vero e falso.
Cercare di fare arte oggi significa principalmente giocare in totale libertà anche quando il tutto si tinge d’ombre inquiete, vivere richiede sempre un sacrificio inevitabile, strappare i fiori, lo sapevamo tutti quando eravamo bambini, è spesso l’unica condizione possibile alla affermazione del sè.
Inaugurazione 17 settembre dalle 15
Nowhere Gallery (nuova sede)
martedi' - sabato 15-19,30
Via del Caravaggio, 14 - Milano
Ingresso libero
17*09*’10 Venerdì: dalle 15.00 alle 22.00 con rinfresco
18*09*’10 Sabato: dalle 11.00 alle 21.00
19*09*’10 Domenica: dalle 11.00 alle 19.00 con caffè e brioches fino alle 14.00