Una parte dello studio ospita la doppia personale di Simona Uberto e Clara Brasca intitolata 'Landscape'; mentre l'altra parte presenta 'Mould', personale di Concetta Modica. "Ogni lavoro e' un rimasuglio di altro, un memoriale per dimenticare, un conflitto con se stesso, un oggetto che da solo si anulla."
Piccoli lavori dialogano con lo spazio, rimandano a ciò che non vedo. Nello spazio bianco, sculture nel loro contrasto forma-materia: un volto che combatte col tempo, un impresentabile quadro senza chiodi, una X vegetale firma di chi non ha voce e non scrive, un timbro al muro si impedisce di mostrare, nasconde una parola, un nunchaku di sale perché anche gli oggetti si muovono e si voltano indietro, una solida casetta di inconsistenti capelli di pannocchia, una scultura che racchiude polvere da sparo.
Ogni lavoro è un rimasuglio di altro, un memoriale per dimenticare, un conflitto con se stesso, un oggetto che da solo si anulla.
I conflitti quando sono anche dei paradossi diventano irrisolvibili. Solo off screen in ciò che non vedo posso costruire un racconto possibile, e leggendo il fuori, quello che vedo diventa invisibile. Tutto viene occultato alla vista o all’udito, nell’eterno paradosso del ciò che vedo sempre diventa invisibile, ciò che conosco non mi interessa più, solo ciò che riconosco attira il mio sguardo
L’oggetto c’è ma viene represso, non ha ruolo, prevale la relazione con lo spazio, il dialogo muto con ciò che non c’è intorno. L’opera più che immateriale è fuori campo. Un pensare ad alta voce per immagini, un pensare sconnesso. Alcuni frame di una storia nascosta
Studio up la doppia personale di Simona Uberto e Clara Brasca “Landscape”
Studio Down la personale di Concetta Modica “Mould”
inaugurazione Venerdì 17 settembre ore 18,30
Studi di Giuseppe Maraniello
Viale Stelvio, 66 - Milano
sabato18 e domenica 19 ore 11/19
Dal 19-09 al 30-09 su appuntamento Tel 02-69000462
Ingresso libero