Galleria 1000eventi
Milano
via Porro Lambertenghi, 3
02 66823916 FAX 02 66823916
WEB
Alighiero Boetti
dal 16/9/2010 al 19/11/2010
mart-sab 14-19

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1000eventigallery



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Alighiero Boetti



 
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16/9/2010

Alighiero Boetti

Galleria 1000eventi, Milano

Verso la meta' degli anni '70 Boetti mette mano ad una serie di lavori basati su regole e schemi geometrici, matematici e combinatori in cui l'artista indaga la bellezza estetica contenuta nell'espressione logica o matematica. In galleria una serie di queste opere che portano in luce un aspetto meno conosciuto dell'opera di Boetti, ma di grande importanza per comprendere la complessita' della sua ricerca artistica.


comunicato stampa

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La galleria 1000eventi è lieta di annunciare la terza mostra personale di Alighiero Boetti. Da singolare a plurale e viceversa.

[...] mi ritrovo a parlare sempre di questo concetto del doppio, che […] percorre tutto il mio lavoro. Il fatto è che ci troviamo di fronte a una realtà naturale: è incontrovertibile che una cellula si divida in due, poi in quattro e così via; che noi abbiamo due gambe, due braccia e due occhi e così via; che lo specchio raddoppi le immagini; che l’uomo abbia fondato tutta la sua esistenza su una serie di modelli binari, compresi i computer; che il linguaggio proceda per coppie di termini contrapposti […]. È evidente che questo concetto della coppia è uno degli elementi archetipi fondamentali della nostra cultura […]. (A. Boetti, 1988)

Verso la metà degli anni settanta Boetti mette mano ad una serie di lavori basati su regole e schemi geometrici, matematici e combinatori, come Autodisporsi e La metà e il doppio, in cui l'artista indaga la bellezza estetica contenuta nell’ espressione logica o matematica. In occasione della la sua terza personale 1000 EVENTI si propone di far conoscere un aspetto meno conosciuto dell’ opera di Alighiero Boetti rispetto alle più celebri biro o alle mappe ma di grande importanza per comprendere la complessità della sua ricerca artistica.

E’ appunto a questo ciclo che appartengono opere quali “Per una storia naturale della misurazione”, dei primi anni 70, in cui oggetti di uso comune come una carta da gioco, un paio di forbici o dei fiammiferi vengono utilizzati come possibile unità di misura, Storia naturale della Condensazione, 1975, in cui, in 28 fogli, l’artista esplora le possibilità di declinare il numero cento sostituendo ai numeri quadretti neri e raggruppandoli in diverse forme a partire dal primo foglio bianco fino ad un unico quadrato composto da dieci quadretti per lato. In “Storia naturale della Moltiplicazione”, 1978, utilizzando lo stesso principio dei quadretti, racchiude in tre pannelli la progressione matematica 1,10, 100: a partire dal singolo quadratino nel primo foglio si passa a dieci forme di dieci quadretti nel secondo e cento da cento nell’ultimo.

Di grande interesse sono anche opere quali i “Cimento dell’armonia e dell’invenzione”: in questo caso l’artista adotta la regola della ripetizione reiterata del gesto. In bilico tra ossessione e meditazione ricalca pazientemente a matita le linee di una serie di fogli quadrettati: “Dati uno spazio (il foglio) e uno strumento (la matita), ovvero i due elementi base del disegno, è necessario darsi una regola decidere se vuoi ricoprire tutto il foglio o mezzo…A questo punto vi è il cimento perché le possibilità sono enormi; potresti farlo in centomila modi diversi…”. Vengono qui proposti un Cimento in due fogli realizzato ricalcando le righe orizzontalmente nel primo e verticalmente nel secondo foglio, chiudendo successivamente i quadretti con dei trattini. Nel secondo, in quattro fogli, già esposto nel 1978 presso la galleria de Foscherari di Bologna,chiude gli angoli dei quadretti con delle L nei primi tre fogli e, improvvisamente, nell’ultimo, cambia idea inventando una greca. Le cornici di quest’ ultimo lavoro sono le stesse utilizzate da Boetti per inquadrare i celebri 50 “Manifesti” .

Con UNONOVESETTEZERO, 1970 e AELLEIGIACCAIEERREOBIOETTII, 1971, quasi a contraddire questo dualismo, Boetti trasforma nomi in lettere, date in cifre e cifre in lettere, creando un mondo che coesiste in maniera perfetta: in entrambi i casi è possibile leggere l’opera sia come l’ elenco di lettere che compongono lo spelling del nome o della data che come nome e cognome dell’artista o data. Nonostante le regole precise e rigorose Boetti è libero di muoversi da artista e presentare un risultato unico, anzi doppio, uno di Alighiero e l’altro di Boetti.

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Galleria 1000eventi is proud to announce the third solo show by Alighiero Boetti. Da singolare a plurale e viceversa.

[...] I always find myself talking about this concept of the double, which […] runs through all my work. The fact of the matter is that we are faced with a natural reality: it is undeniable that a cell divides in two, then four, and so on; that we have two legs, two arms, and so on; that the mirror doubles images; that man has based his whole existence on a series of binary models, including the computer; that language proceeds through pairs of opposing terms […]. It is clear that this concept of the couple is one of the fundamental archetypes of our culture […]. (A. Boetti, 1988).

For the artist’s third solo show at 1000 EVENTI, we have selected works that are less well known than the famous ballpoint pen works or the maps, but are still very important for an understanding of many aspects of Alighiero Boetti’s oeuvre. Toward the middle of the 1970s Boetti began a series of works based on geometric, mathematical and combinatory rules and schemes, like Autodisporsi [Self-placement] and La metà e il doppio[The Half and the Double], in which he investigates the aesthetic beauty of logical or mathematical expressions.

Works belonging to this cycle of research include Per una storia naturale della misura [The Natural History of Measure], early ‘70, in which everyday objects like playing cards, scissors or matches are used as possible units of measure, Storia naturale della Condensazione [Natural History of Condensation], 1975, twenty-eight sheets in which the artist explores the possibilities of representing the number one hundred, using black squares to replace the numerals and enclosing it in various forms starting with the first white page, to the point of enclosing it in a single square composed of ten small squares per side. In Storia naturale della Moltiplicazione [Natural History of Multiplication], 1978, he uses the same principle of squares to enclose the mathematical progression from one to ten thousand in three panels: starting with the single little square on the first page, he proceeds to ten forms of ten squares on the second, and one hundred forms of one hundred squares on the last.

Other very interesting works include those entitled Cimento dell’armonia e dell’invenzione [Test of Harmony and Invention], where the artist uses the rule of repetition reiterated by gesture. Balanced between obsession and meditation, he patiently retraces the lines of a series of sheets of graph paper with a pencil: “Given a space (the page) and a tool (the pencil), or the two basic elements of drawing, it is necessary to set a rule for yourself, to decide if you want to cover the whole page, or half of it… At this point comes the test, because the possibilities are enormous; you could do it in a hundred thousand different ways…”. In this show, we have included a Cimento in two pages, retracing the lines horizontally on the first and vertically on the second, and then closing the squares with dashes, one in four pages already shown in 1978 at Galleria De’ Foscherari in Bologna, whose frames are the same ones used by Boetti to frame the famous 50 Manifesti.

With UNONOVESETTEZERO, 1970, and AELLEIGIACCAIEERREOBIOETTII, 1971, almost as if to contradict this dualism, Boetti transforms names into letters, dates into numbers, numbers into letters, creating a world that coexists in a perfect way: in both cases, it is possible to interpret the work as the list of letters that make up the spelling of the name or of the date, and as the name and surname of the artist or date. In spite of the precise, rigorous rules, Boetti is free to move as an artist and to present a unique – actually double – result, one of Alighiero, the other of Boetti.

Inaugurazione 17 Settembre 2010, 18-22

1000eventi
Via Porro Lambertenghi 3, Milano
Orario: Mart- Sab 14-19
ingresso libero

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