Grazia Sernia ha impostato la sua opera grafica come se fosse una scrittura. Appassionata della cultura giapponese, cerca un sistema di comunicazione basata su una filosofia in cui l'incontro, le iterazioni tra oggetti e stimoli, la ricezione e le sue reazioni sono i fondamenti.
Grazia Sernia ha impostato la sua opera grafica come se fosse una scrittura. Appassionata della cultura giapponese, cerca un sistema di comunicazione basata su una filosofia in cui l’incontro, le iterazioni tra oggetti e stimoli, la ricezione e le sue reazioni sono i fondamenti.
Non esiste una percezione per così dire neutra: ossia non riusciamo a vedere le cose come sono, prive di un giudizio o di un attribuzione secondaria, di valore o di significato. Esiste in ciascuno di noi una tensione connaturata ad ordinare, selezionare per dare senso all’esperienza e collocarla all’interno del quadro generale della nostra realtà: Mio è ciò che sento essere coerente con me; ciò che non mi appartiene e non mi corrisponde diventa il “mio nemico”.
Da queste premesse nasce l’esigenza di mettersi in relazione con gli altri. Roland Barthes nel piccolo ma importante libro “Il grado zero della scrittura”, evidenzia che la comunicazione può avvenire attraverso i segni: il grado elementare di comunicazione, prima del linguaggio.
Grazia Sernia chiama la sua mostra “Silenzi” per sottolineare la funzione della percezione affinchè diventi stimolo a mettersi in risonanza direttamente con le intenzioni dell’artista.
Grazia Sernia vive e lavora a Roma, dove ha frequentato il Liceo Artistico e la facoltà di Architettura Ha studiato pittura con Giuseppe Capogrossi e Giulio Turcato ed ha approfondito la ricerca nel campo dell’incisione calcografica presso lo studio di Luce Delove e Mario Teleri Biason. Le sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche: Galleria d’Arte Moderna di Sassoferrato, Pinacoteca Comunale d’Arte Moderna di Sulmona, Florean Museum Romania, Fondo Artistico de Caixanova Spagna, Museo Abruzzese Arti Grafiche di Castel d’Ieri, Pinacoteca Enrico Mattei di Civitella Roveto, Collezione Manifesti CSAC Parma, Palazzetto dei Nobili L’Aquila, Museo dell’Università Tokyo, Museo di Giza Egitto, Collezione Dobfar Milano, Gabinetto delle Stampe Bagnocavallo, Foundation Tama Art Tokyo, Fondazione Internazionale Ankara, Museo del Libro di artista Cassino.
Inaugurazione giovedì 16 settembre 2010 dalle ore 18:00 fino alle ore 21
Studio DR Spazio Visivo
via Angelo Brunetti, 43 - Roma
Prari: 10.30 - 13.00 / 16.30 - 19.30 festivi su appuntamento
ingresso libero