Ideata in occasione di festivalfilosofia 2010, la mostra attraversa il tema della fortuna: Leonidi presenta il proprio universo pittorico, di cui sono protagonisti famosi, sfortunati, personaggi delle strisce illustrate.
a cura di Grazia Tassi
Sabato 18 settembre 2010, alle ore 17.30, Amphisbæna Studio d’Arte Contemporanea inaugura
Paper faber fortunæ suæ, mostra personale di Luigi Leonidi.
Ideata in occasione di Festival Filosofia’10, la mostra attraversa il tema della fortuna, filo
conduttore degli incontri previsti dalla manifestazione.
Dal titolo stesso, che interpreta liberamente, nonché ironicamente, la nota espressione in latino
“homo faber fortunæ suæ”, si desume come, in questo caso, l’artefice della propria fortuna, intesa
come sorte o destino, non sia più l’uomo, ma il papero. E, ovviamente, non un comune essere
appartenente al mondo animale, ma quello celeberrimo dei fumetti: Paperino.
Attraverso questa personale, Leonidi presenta infatti il proprio universo pittorico, di cui sono
protagonisti famosi, sfortunati, personaggi delle strisce illustrate. La scelta iconografica dell’artista
ricade, dunque, su soggetti contemporanei caratterizzati, già nella loro immagine, da un sentimento
di disagio ed ineluttabile sfortuna.
Tuttavia, mentre nel mondo disneyano, i protagonisti agiscono tutelati dalla finzione, i
personaggi di Leonidi vivono situazioni e condizioni umane.
Essi si aprono all’avventura del quotidiano, si assumono rischi, diventando interpreti del vero,
del reale, partecipano al destino proprio della nostra esistenza, ne vivono i drammi, si espongono
alle catastrofi. Colti da una quotidianità gravosa e dominante, impreparati, talvolta ne vengono
ingenuamente soverchiati, travolti, schiacciati.
Privati del lieto fine, dell’evento salvifico del mondo fumettistico, qui si vestono della fallacia
propria della natura umana, ne assumono i tratti espressivi e, come l’uomo, divengono partecipi e
responsabili del proprio destino dal finale sempre aperto.
Caratterizzata da un uso dell’olio capace di una definizione calligrafica e perfettamente
didascalica nella descrizione del personaggio, la superficie pittorica è, per l’artista, luogo di frattura.
Graffiata, toccata, strappata, percepita emotivamente e sentita in maniera tangibile dai soggetti che
abitano la tela, essa segna la rottura dell’illusione dell’uomo che crede nell’immagine.
La luce, nei passaggi dal buio, è caravaggesca, catartica, mentre i tagli, fotografici, divengono
l’indice asettico, perfetto di un’icona contemporanea che cede il ruolo di protagonista al concetto di
finzione.
Luigi Leonidi
Nato a Bologna nel 1970. Vive e lavora a Bologna.
Inaugurazione sabato 18 settembre 2010, ore 17.30
Amphisbaena
Studio d'Arte Contemporanea
Via Mascherella 36, Modena
Orari: Lunedì - Sabato 10.30-12.30 e 17.30-19.30; giovedì e domenica chiuso
Ingresso libero