Dispercezioni. In mostra, la fotografia, punto di partenza dei lavori dell'artista, viene rielaborata per creare una sorta di racconto ermetico ed intimo.
Non sempre il valore estetico di una immagine
è la chiave di lettura per la sua decodificazione.
Nel caso di Nicola Castaldo la chiave di lettura
è quella espressiva, prima ancora di quella estetica.
La fotografia, punto di partenza dei suoi lavori, viene
ri/elaborata per seguire e rappresentare
non la realtà o una sua interpretazione immaginaria,
fantastica o metaforica, bensì una, o molteplici,
“idee guida”, per realizzare una sorta di “racconto”
di un immaginario individuale, tanto ermetico,
quanto intimo.
Il percorso di Castaldo non ha una sua uniformità
stilistica: le immagini hanno tagli e inquadrature
“inquiete”, diverse le une dalle altre e seguono nella
esposizione un percorso mentale più che estetico.
Ma ciò che interessa la visione, in questo caso,
non è la forma, bensì il contenuto: la trama,
la narrazione all’interno di un percorso
e di un immaginario tutto mentale ed espressivo.
In questo percorso se la fotografia è il punto
di partenza, il punto di arrivo, più che l’immagine
fotografica, è una immagine con “valore figurale”,
ossia non speculum della realtà, ma una sua
interpretazione e/o rappresentazione.
E allora…
…allora raccontarsi sarà come un viaggio immaginario
e non importa se il mezzo (la fotografia) può essere
esaltato o anche negato, non importa se la fotografia
diventa fotomontaggio, se il fotomontaggio sconfina
nella grafica,
se l’immagine a volte è “figura”, altre volte è
“illustrazione”: ciò che conta è indagare su sé stessi
e… raccontarsi !
Inaugurazione 22 settembre ore 19.30
Artisti in Vetrina Gino Ramaglia
via Broggia, 9/10 - Napoli
Orario: 17-19.30
Ingresso libero