Opere 1958-2002. Il prossimo 19 settembre sara' inaugurata presso le gallerie Gio' Marconi e Christian Stein una mostra di Giuseppe Uncini. La mostra comprendera' una cinquantina di opere realizzate dall'artista dal 1958 ad oggi.
GIUSEPPE UNCINI
Opere 1958-2002
Il prossimo 19 settembre sarà inaugurata presso le gallerie Giò Marconi e Christian Stein una mostra di Giuseppe Uncini. La mostra comprenderà una cinquantina di opere realizzate dall'artista dal 1958 ad oggi.
Giuseppe Uncini nasce a Fabriano nel 1929. Nel 1953 si trasferisce a Roma dove tutt'ora vive e lavora. Nel 1957 inizia il ciclo di opere "Terre", tavole realizzate con tufi, sabbia, terre ecc.. con una chiara attenzione materica.
La svolta nell'evoluzione artistica di Uncini è del 1958 con la creazione del primo "Cementarmato", un oggetto tutto costruito con cemento e tondino di ferro. Combinando cemento e ferro, Uncini concretizza la sua idea di costruire oggetti nel senso di comporre e scomporre, di combinare e giustapporre, di aprire e chiudere, di concretizzare e materializzare lo spazio e il segno, il segno come presenza, lo spazio come misura. Il cemento, materia che chiaramente si identifica con l'idea e i modi della costruzione, si articola in superfici che spesso riportano l'impronta delle casseforme, mentre i ferri strutturano lo spazio e lo disegnano.
Si susseguono diverse mostre che vedono insieme la così detta "giovane scuola romana": Uncini, Festa, Lo Savio, Angeli e Schifano, a Bologna e a Roma alla Galleria La Salita, "Roma '60 - 5 pittori a Roma" con presentazione di Pierre Restany.
La ricerca di Uncini prosegue dal 1962 al 1965 con i "Ferrocementi", opere in cui il cemento gettato su superfici neutre si contorna di un tondino di ferro che spesso prosegue all'interno dello spazio che ha determinato, spostando l'attenzione dall'oggetto alla contrapposizione spaziale tra linea e superficie.
Seguono nel 1965 il gruppo di lavori "Struttura spazio" che saranno poi presentati alla XXXIII Biennale di Venezia, oggetti geometrici in acciaio o alluminio lucido che nella loro tridimensionalità scultorea fanno da precursori delle grandi installazioni successive, le "Ombre" in cui l'artista costruisce materialmente e l'oggetto e la sua ombra. Nel 1968 Palma Bucarelli gli commiss iona "Porta aperta con ombra" che verrà esposta a divisione di due ambienti nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.
L'incontro con la Galleria Christian Stein a Torino (personali del 1968, 1971 e 1975) da una parte e con lo Studio Marconi a Milano dall'altra (personali del 1973, 1976, 1980, 1995) segnano una tappa importante nella carriera dall'artista.
Segue la serie di opere i "Mattoni", in cui la massiccia struttura architettonica creata dai muri di mattoni dialoga con la propria ombra, anch'essa costruita e resa volume. Gli anni '80 sono segnati dalle "Dimore", superfici che danno l'idea di un paesaggio architettonico: edifici, porte, finestre, soglie e la loro ombra portata. Seguono poi i "Muri d'ombra", gli "Spazi di ferro". Con le opere "Spazicemento" del 1994 Uncini inizia la collaborazione con la Galleria Fumagalli di Bergamo che proseguirà poi con la serie dei "Tralicci" e dei "Muri di cemento", opere che rimandano alla storica serie dei "Cementarmati" riprendendone l'essenzialità e il rigore.
Le opere di Giuseppe Uncini sono presenti, tra le altre, nelle collezioni del Nijgata City Art Museum di Nijgata (Giappone), del Gibson Art Foundation, Postdam Art Gallery di Postdam (U.S.A.), del Castello di Rivoli di Torino, del Civico Museo di Arte Contemporanea,Castello Sforzesco di Milano, del Museum Boymans-Van Beuningen di Rotterdam, della Galleria Comunale d'Arte di Cagliari, della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, della Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna, del Museo Provinciale, Villa Croce di Genova, dell'Hakone Open-Air Museum di Kanagawa-Ken (Giappone), e dei musei tedeschi, Städtische Kunsthalle Mannheim di Mannheim, Museum Lehmbruck di Duisburg, Galerie der Stadt di Stuttgart, Museum Bochum di Bochum, Sculpturenmuseum Glaskasten di Marl. Tra le opere pubbliche ricordiamo la Porta Monumentale di Gibellina, la "Grande ruota" alla Direzione Motorizzazione Civile di Roma e la "Porta del sole" nel Parco di Scultura di Villa Glori a Roma.
Alla Galleria Christian Stein saranno esposte una serie di opere che vanno dai primi "Cementi" del 1958, tra cui di particolare interesse storico sono i "Cementarmati - lamiera", ai "Ferrocementi" del 1961/63, ai "Mattoni" del 1968/69.
La Giò Marconi presenterà il lavoro dell'artista in un percorso che va dai "Cementi" degli anni '60 alle opere più recenti, attraverso i "Ferrocementi", i "Mattoni", le "Ombre", le "Dimore", gli "Spazicemento" e i "Muri di cemento". Una grande scultura della serie dei "Tralicci" sarà esposta nel cortile della galleria.
La Galleria Fumagalli di Bergamo, la Giò Marconi e la Christian Stein di Milano rappresentano oggi l'opera di Giuseppe Uncini.
Inaugurazione Giovedì 19 settembre
Christian Stein ore 18
Giò Marconi ore 19
Durata mostra:
Christian Stein 20/9 - 31/10/02
Giò Marconi 20/9 - 24/10/02
Ufficio stampa:
Cristina Pariset tel 024812584 fax 024812486 pariset@planet.it
Giò Marconi 15 Via Tadino 20124 Milano tel. 0229404373 fax 022940557
orari : martedì-sabato 10-13 e 16-19,30
Christian Stein 23 Corso Monforte 20122 Milano tel 0276393301 fax 0276007114
christianstein@iol.it
orari : lunedì-venerdì 10-19 sabato 9-13 e 15-19