In mostra una trentina di acrilici su tela e carta dell'artista la cui pittura vuole mettere ordine nel magma caotico della citta', intesa come civilta' e come societa'. Il progetto aristico di Berse nasce dalla volonta' di documentare il sistema della citta' nel suo insieme, ed e' un'analisi su tutto cio' che compone i grandi agglomerati di cemento, masse e carne che sono le societa' contemporanee.
Spaziotindaci ha il piacere di presentare al pubblico “La città delle bestie”, personale di Fabio Roncato, aka (as known as, ovvero conosciuto anche per) Berse.
Questo progetto, che si compone di una trentina di acrilici su tela e carta, nasce dalla volontà di documentare il sistema della città nel suo insieme, ed è un’analisi su tutto ciò che compone i grandi agglomerati di cemento, masse e carne che sono le società contemporanee. La pittura che ne scaturisce è un modo per mettere ordine nel magma caotico della città, intesa come civiltà e come società.
L’immaginario di Berse è popolato di figure create attraverso l’uso di colori densi, materici, non naturalistici, che si stagliano sulla tela in spesse stesure a spatola nella quale i singoli particolari risultano semplicemente abbozzati per rendere la consistenza della materia, l’idea di agglomerato umano, insita nel sistema della città delle bestie, si traduce in una sorta di vivo e vitale agglomerato di colore. Il colore diventa energia pura, pronta ad esplodere attraverso la frammentazione della pennellata e suggerisce una corrispondenza tra la visione dell’artista, la sua percezione mnemonica, e il reale stesso.
Molto particolari alcuni dei soggetti trattati da Berse: i sumotori, lottatori di sumo, ed i roosters, galli da combattimento. L’analogia tra la disciplina del sumo e la società contemporanea, due elementi apparentemente distanti e diversi, risulta invece evidente nei dipinti di Berse: nella lotta entrambi i combattenti si vestono e si muovono secondo rituali che servono a spaventare e sottomettere l’avversario, pratica riflette e ricalca la struttura del nostro sistema sociale. Vale lo stesso ragionamento per quanto riguarda l’altro soggetto, i roosters, galli da combattimento, la cui goffa fisicità, e le cui espressioni serie ed aggressive, unite ad atteggiamenti prevaricatori e dominatori, ben si adattano agli uomini di potere della società attuale.
Per quanto riguarda i ritratti le figure non appartengono più all’immaginario dell’artista ma sono persone vere, reali, scelte a caso in mezzo alla moltitudine che compone la città delle bestie.
Berse ha partecipato ad importanti collettive come “Terzo Rinascimento”al Palazzo Ducale di Urbino, curata da Angelo Cruciani e Grace Zanotto nel 2010, Cumulo magazzino antropologico” mostra collettiva presso la galleria Accademia Contemporanea a cura di Andrea B. Del Guercio nel 2008,“Italian Masters” mostra collettiva presso la galleria d’arte Crewest a Los Angeles,“Bovisa in Linea” in triennale Bovisa, “Street Art Sweet Art - Live Painting” nei giardini del Padiglione d’arte Contemporanea nel 2007.
Dal 29 settembre al 6 novembre 2010.
Inaugurazione mercoledì 29 settembre 2010, ore 18.30
Spaziotindaci
via Dante 17/19, Padova
Ingresso libero