Sacred Landscape. La visione personale del fotografo americano Douglas Beasley, esplora gli aspetti spirituali della gente e dei luoghi e si occupa di come il sacro e' riconosciuto ed espresso nella vita quotidiana. In mostra scatti realizzati nel Sud Dakota nei territori degli Indiani Lakota - Sioux.
a cura di Clelia Belgrado
In occasione di START, la riapertura in contemporanea di tutte le gallerie d’Arte di Genova, la VisionQuesT gallery è lieta di inaugurare la stagione artistica 2010/2011 presentando la mostra personale di Douglas Beasley “Sacred Landscape”.
La visione personale del fotografo americano Douglas Beasley, esplora gli aspetti spirituali della gente e dei luoghi e si occupa di come il sacro è riconosciuto ed espresso nella vita quotidiana. Egli auspica che le sue fotografie agiscano come delle offerte-preghiera e sono da intendersi come punto di partenza sia per il proprio cammino spirituale o visivo che per quello dello spettatore. Nelle immagini scelte per la mostra “Sacred Landscape” (Paesaggio Sacro), la maggior parte fatte nel Sud Dakota nei territori degli Indiani Lakota - Sioux, Beasley opera la scelta precisa di cercare di trasmettere la sensazione, la spiritualità di un luogo ribaltando le aspettative di ciò che significa “vedere”. L’immagine deve scaturire, deve crearsi dal rapporto con il soggetto: la ricerca dell’essenza, della spiritualità di quello che si ha davanti all’obiettivo.
Nello specifico: il vento sulle acque del Lago Michigan, Wisconsin o fra gli alberi presso il sito del massacro di Corn Creek, South Dakota. Un temporale in arrivo sulle Badlands, South Dakota, rocce e ghiaccio sul Lago Superior, Minnesota. Un sasso a forma di cuore legato intorno ad un tronco con del filo spinato come tributo personale ai caduti di Wounded Knee, South Dakota. Preghiere ed offerte in forma di strisce di stoffa annodate ai rami degli alberi di Bear Butte, South Dakota o il telaio di un Sweat Lodge (capanna sudatoria) presso Pipestone, Minnesota.
Se la fotografia è l’arte di riconoscere ed onorare la vita in un singolo momento, fotografando il paesaggio sacro, Beasley, come scrive Maria Camilla De Palma – Direttrice Castello D’Albertis, Museo delle Culture del Mondo - nel testo che accompagna la mostra, “ha scelto di onorare gli Indiani nordamericani fotografando quanto a loro è più sacro e quanto maggiormente esprime i loro valori e la loro spiritualità: un paesaggio che è sacro perché vi sono vissuti gli antenati, perché è stato consegnato loro dagli antenati e soprattutto perché rappresenta gli antenati stessi”. Ma questa mostra non è solo sul passato; questi luoghi sono ancora oggi considerati sacri e sono attivamente utilizzati dalle popolazioni indiane d’America per le loro cerimonie e i loro “viaggi” spirituali. Le fotografie di Beasley sono intese per chi le osserva come un’apertura a trovare una connessione emotiva con questi luoghi sacri.
La maggior parte delle fotografie sono state create usando un vecchio banco ottico di legno 4”x5”, la pellicola Polaroid Tipo 55 bianco e nero, positivo/negativo in grado di fornire sia una stampa positiva che un negativo 9x11,5cm a sviluppo immediato. Dopo lo sviluppo e l'apertura il negativo così trattato viene subito fissato in Sodio iposolfito al 18% e poi lavato. Per le altre immagini è stata usata una Hasselblad medio formato con pellicola Kodak Tri-X 400 120mm. Le immagini finali sono delle stampe d’archivio a getto d’inchiostro su carta da acquarello.
Giovedì 7 ottobre 2010 ore 18.00, dal lucernario che costituisce la copertura a tetto di Castello D’Albertis, Museo delle Culture del Mondo (Corso Dogali, 18 Genova), sarà presentata al pubblico l’installazione di undici immagini scattate in Nordamerica da Douglas Beasley, la cui generosa donazione permette di aprire una nuova sezione permanente del museo dedicata al paesaggio sacro nordamericano. Questo evento segna l'inizio del progetto “Alla ricerca della visione...” (Vision Quest...), che prosegue con un corso di fotografia sul ritratto ambientato “People and Places” tenuto al Castello D'Albertis da Clelia Belgrado (ottobre 2010-marzo 2011) e con un workshop fotografico tenuto da Douglas Beasley nelle Badlands, U.S.A. (aprile-maggio 2011). Il progetto comprende anche la presentazione del libro “Earth Meets Spirit” e la sua mostra itinerante che partirà da Milano nella primavera 2011 per poi proseguire a Roma, Parigi ed altre città europee.
Clelia Belgrado
Biografia
Douglas Beasley dopo la laurea (BFA) presso la University of Michigan, Ann Arbor, dove studia anche religioni orientali e la cultura dei nativi americani, lavora per diversi anni per alcuni importanti studi fotografici commerciali come assistente fotografo ed in camera oscura. Questo lo aiuta a sviluppare una attenzione per il dettaglio e la competenza tecnica, ma non colma il suo desiderio di esplorare l’espressione artistica. Si trasferisce così a Minneapolis dove apre uno studio fotografico che lo porta negli anni a lavorare su progetti commerciali per la pubblica istruzione ed il servizio pubblico, e per associazioni non a scopo di lucro in giro per gli Stati Uniti. Attualmente lavora su progetti commerciali fine-art in tutto il mondo.
Molti dei suoi progetti personali, compreso Sacred Sites of the Lakota, Dissapearing Green Space, Silent Witness: Genocide of the Landscape, Earth Meets Spirit sono supportati da fondi privati e pubblici e da borse di studio come il Minnesota Center for Photography, il McKnight Fellowship e la Jerome Foundation Artists Grants.
Le sue fotografie sono state ampiamente esposte, collezionate, pubblicate a livello internazionale e sono presenti in numerose riviste come Zoom, The Sun, B&W, PDN e PhotoVision.
Il suo primo libro: ''Japan; A Nisei's First Encounter'', ci permette di comprendere il suo primo viaggio nella patria di sua madre, il Giappone. Il suo secondo libro “Earth meets Spirit” basato sulla sua personale visione del paesaggio sacro, uscirà alla fine del 2010, mentre l’uscita del libro “Zen & the Art of Photography'' è prevista per fine 2011.
Come fondatore e direttore di Vision Quest Photo Workshops, Beasley sottolinea l'espressione personale e la visione creativa attraverso l’uso della fotocamera. I suoi workshop sono tenuti in luoghi come Santa Fe (New Mexico), nel Maine, New York, Hawaii, Guatemala, Perù, Giappone, Cina, Italia, Kenya, Bali ed al Trade River Retreat Center nel nord-ovest del Wisconsin.
Inaugurazione 30 settembre ore 18
Vision Quest gallery
piazza Invrea 4 r, Genova
Orario: dal mercoledì al sabato 15.30 – 19.30 e su appuntamento
Ingresso libero