Sala civica Radio
Meda (MB)
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Mauro Calvi
dal 1/10/2010 al 16/10/2010
lun-ven 19-21, sabato e domenica 10-12 e 18-21
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Aurelio Porro



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Mauro Calvi
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1/10/2010

Mauro Calvi

Sala civica Radio, Meda (MB)

Quel che rimane...I quadri di calvi sono un territorio sul quale operare segni, tracce, macchie, presenze materiche, spazi colorati, dovuti ad impasti cromatici attuati con ampie pennellate.


comunicato stampa

A cura di Aurelio Porro

Mauro Calvi è un pittore che vive e lavora a Meda. Calvi si è espresso per lungo tempo attraverso un linguaggio pittorico prevalentemente astratto, dal carattere informale e fortemente materico, indagando sulle possibilità espressive ed emozionali della materia. La sua poetica espressiva è caratterizzata talvolta da leggerezza, ottenuta attraverso tenui cromatismi omogenei dai segni e dalle campiture silenti e fugaci, talvolta da esplosioni cromatiche con la presenza di segni-gesti febbrili, violenti, sottolineati dall’utilizzo della tecnica del dripping. Le sue opere denotano sempre e comunque una forte energia e vitalità pittorica. Quello di Calvi è un linguaggio che si manifesta talvolta con indeterminatezza e spontaneità, ma comunque alimentato dalla realtà in modo allusivo e impalpabile, a volte attraverso un confronto con la realtà più diretto ed esplicito, seppure trasposto sulla tela in maniera disinvolta e con varie tecniche come il collage di stoffe, di strappi di manifesti e di ritagli di immagini appartenenti alla quotidianità, oppure con segni appena delineati

I suoi quadri sono un territorio sul quale operare segni, tracce, macchie, presenze materiche, spazi colorati, dovuti ad impasti cromatici attuati con ampie pennellate, spatolate, ditate, getti e colate di colore a cui si sovrappongono interventi di materiali di diversa natura e origine con la presenza di scritte e ultimamente di immagini figurative. Calvi nelle opere esposte in mostra supera l’atteggiamento maggiormente istintuale, che ha caratterizzato precedenti opere, per una ricerca comunicativa fondata non più esclusivamente sulla simultaneità espressiva del gesto pittorico, ma su segni grafici effettuati con l’intento di comunicare le tensioni laceranti del presente.

Questa modalità percorre la serie degli ultimi lavori (“Quel che rimane”, 2010), in cui Calvi affronta tematiche ancora in divenire e aperte nei contenuti a possibili avventure espressive e poetiche. Le tracce simboliche della figura umana manifestano le sue pulsioni interiori non certamente basate su impulsi lievi e delicati ma forti e vigorosi. L’intenzionalità gestuale delle immagini corporee configura lo spazio pittorico in un rapporto di reciprocità dialettica in cui le figure si relazionano connettendosi compositivamente all’insieme del quadro. Segno e materia si sovrappongono, confrontandosi tra loro, sino a giungere ultimamente ad un corpo-macchia cromatica che annulla il segno-disegno con una evidente perdita di ogni descrittivismo morfologico a favore della percezione di masse corporee fortemente materiche, che manifestano un’espressività quasi drammatica della rappresentazione.

Inaugurazione sabato 2 ottobre ore 18.30.

Sala civica Radio
Vicolo Comunale - Meda (MB)
Apertura da lunedì a venerdì 19.00/21.00
sabato e domenica 10.00/12.00-18.00/21.00

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