Paolo Consorti, Marco Memeo, Giuseppe Restano. Gli artisti del programma White Project affrontano quotidianamente le realta' in scompiglio, sollecitati da quei fatti che spesso mutano panorami e abitudini generazionali.
a cura di Mauro Bianchini
[Nella stagione espositiva 2002 / 2003 la Galleria Marconi, presenterà un programma di mostre collettive e personali scelte e curate da Mauro Bianchini, ideatore del progetto WHITE PROJECT, che mira a selezionare secondo precise prospettive, le ricerche in evoluzione di artisti scelti tra poli diversi, o che addirittura sconfinano da ipotesi di settori specifici per introdursi nei percorsi della cultura contemporanea.
Un progetto che con sguardo libero, attento e tempestivo tenterà di indicare i casi artistici in sintonia con il presente internazionale.
Gli artisti del programma WHITE PROJECT affrontano quotidianamente le realtà in scompiglio, sollecitati da quei fatti che spesso mutano panorami e abitudini generazionali.]
PAOLO CONSORTI
MARCO MEMEO
GIUSEPPE RESTANO
Inaugurazione domenica 22 settembre 2002 ore 18
[ Tre differenti artisti mettono a stretto confronto nello spazio della Galleria Marconi, le loro identità pittoriche, attraverso opere particolarmente significative della loro ricerca.
Le opere di Paolo Consorti sono caratterizzate da una valenza quasi mistica; reinterpretano in chiave contemporanea storie antiche che si caricano di significati moderni e tendono in questo a mettere in luce le forti contraddizioni che caratterizzano la nostra società . Questi quadri sono il risultato sia della tecnologia che della manualità . Sono dei tableau vivant, in cui l'intervento pittorico non si limita alla costruzione dei mini-set sui quali prendono vita i personaggi ma ritorna sul prodotto finito, nel ritocco, nella definizione dei particolari. La pittura acquista quindi un valore ciclico, è origine ma allo stesso tempo fine. In questa occasione presenta la figurazione di un naufragio, simbolo della deriva delle idee, dell'arte. I colori e la scena di per se (un gommone giocattolo) rendono la rappresentazione volutamente irreale, estraniano la situazione da un contesto preciso e la rendono immagine mentale, dal sapore quasi feticista nella sua perfetta e sensuale lucentezza.
Il rapporto tra tecnica e pittura torna nelle opere di Marco Memeo che propone una rappresentazione puntuale, icastica nella sua semplicità . Il soggetto è la città , più precisamente la periferia urbana contemporanea in cui l'uomo perde la propria umanità . I grattacieli, i palazzi, così perfetti diventano quindi sintomatici della nostra alienazione. Il taglio è fotografico, incentrato sul particolare. Il gioco è quello delle assenze, l'esistenza umana è testimoniata soltanto dalgi interventi che ha operato sul paesaggio. Una gru ed un palazzo diventano quindi presenze inquetanti, sintesi di quella modularità tipica della costruzione metropolitana. La geometria è perfetta, le linee godono di un rapporto di continuità tale che le sfocature (una visione volutamente imperfetta) sembrano estendersi all'infinito.
Il sapore iperrealista rimane tipico nel lavoro di Giuseppe Restano, anche questo giocato sulle assenze e sulla precisione della rappresentazione. Qui la ricerca pittorica acquista una valenza intima. L'occhio del pittore coglie ciò che sta dietro alla visione fenomenica: la forma pura. Una tecnica straordinariamente precisa da vita a linee che si contorcono, si fondono, diventano una piscina. Anche in Restano la visione è volutamente imperfetta, i diversi passaggi di colore che rendono straordinariamente le ombreggiature nei contorni danno un effetto mosso, in cui le figure sembrano scomporsi e ricomporsi nello stesso istante; la vibrazione da vita alla materia si scontra con la leggerezza e la trasparenza del colore e sfocia in una sorta di diapason pittorico. Stefano Verri]
INTERVISTE
[a cura di Luca Panaro http://www.intervistalartista.com]
COURTESY
[Paolo Consorti courtesy Marella, Milano]
orario: tutti i giorni 17/20 chiuso domenica
POGRAMMA
[ 20 Ottobre - 2002 - Henry Walsh
12 Gennaio - 2003 - Nicola Bolla
16 Febbraio - 2003 - Zhang Qi-Kai
16 Marzo - 2003 - Karin Andersen
13 Aprile - 2003 - Mara Aghem
11 Maggio - 2003 - Marina Bolmini, Lola Marazuela, Sabrina Muzi]
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
Cupramarittima (AP)
tel/fax 0735778703