Opere senza titolo. I forti contrasti di blu e bianco creano forme rotonde e morbide che tuttavia non si assomigliano mai: omettendo il titolo delle opere l'artista vuole lasciare spazio alle interpretazioni dell'osservatore.
A distanza di poco più di cinque anni riproponiamo una personale di Patrick Kaufmann certi che la visione delle opere di nuova produzione sarà oggetto di grande gioia per il pubblico che ci segue. Il pittore di origine svizzera è apprezzato a livello internazionale per questo siamo orgogliosi di questa nuova mostra presentata così da Elisabeth Huppmann, redattrice culturale e manager culturale:
Le opere dell’artista Patrick Kaufmann, originario del Liechtenstein, conquistano al primo sguardo grazie alla loro nitida cromaticità. Forti contrasti di blu e bianco dominano da sempre le sue creazioni artistiche, catturando lo sguardo dell’osservatore. Attrazione e rigetto divengono pertanto contenuti centrali, pur nel perseguire un unico obiettivo: generare tensione. Proprio quest’ultima, infatti, secondo Kaufmann dà vita a un buon quadro. Oltre che all’elemento della tensione, nelle sue opere l’artista è interessato anche alla profondità – in esse inscindibilmente legata al colore blu. Attraverso il contrasto e l’interazione tra blu e bianco egli riesce a delineare nuovi spazi, lasciando individuare tuttavia il minimo di concretezza possibile. A tale scopo, Kaufmann predilige avvalersi di forme rotonde, morbide, che tuttavia non si assomigliano mai. Attraverso l’astrattezza delle forme e omettendo di dare un titolo alle opere, l’artista lascia spazio alle interpretazioni proprie dell’osservatore. Non c’è nulla a cui potersi afferrare. Occorre piuttosto lasciar agire le opere su se stessi. Aprirsi ad esse. Ma anche sopportare la tensione che generano. Ad ogni buon conto, si rende onore alle opere di Kaufmann soltanto interrogandosi incessantemente su di esse. Questo modo di osservare con effetto contemplativo schiude molte possibilità interpretative; ne consegue che non è mai noioso dedicarsi alle opere di Peter Kaufmann.
Nel periodo creativo più recente dell’artista, si sono delineati dei primi cambiamenti. Agli originari blu e bianco si sono aggiunti toni carichi del verde e rosso, i contorni si sono fatti più nitidi e le prevalenti forme rotonde sono state integrate da angoli e spigoli. In tal senso, le opere di Kaufmann hanno acquisito una nuova dimensione. Tensione, profondità, tridimensionalità e multistratificazione restano, tuttavia, come in passato i punti focali della sua opera artistica. La sua arte si è fatta semplicemente più tangibile e concreta, pur non perdendo nulla del suo effetto particolare. Come sempre, questi quadri attirano chi li osserva. Non solo per via della piena cromaticità, bensì proprio per la loro indefinitezza tra reale e astratto.
Nel frattempo, Kaufmann è tornato nuovamente alla purezza del blu e bianco, in cui riesce ad esprimersi con ancora “maggiore chiarezza”. Con uno sguardo più acuto, anche nelle sue opere più recenti egli è incline a scandagliare lo spazio e a creare tensione. È compito dell’osservatore analizzare e percepire tale sguardo. Una premessa basilare, questa, per trovare un accesso alle opere del pittore. E per confrontarsi in modo avvincente con un artista multidimensionale e con la sua arte.
Inaugurazione: sabato 9 ottobre 2010 alle ore 18
Galleria Grafica Campioli
Via Vincenzo Bellini, 46 - Monterotondo (Roma)
Orari: 16.30-20, chiuso lunedi