Effearte (vecchia sede)
Milano
via Ponte Vetero, 13
02 89096534 FAX 02 40700945
WEB
Le ragioni della leggerezza
dal 11/10/2010 al 19/11/2010
mar-ven 11-19, sab 15-19

Segnalato da

Effearte




 
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11/10/2010

Le ragioni della leggerezza

Effearte (vecchia sede), Milano

La mostra trae la sua ispirazione dal testo di Italo Calvino, Lezioni Americane, in particolare dalla prima delle lezioni, quella che ha per protagonista la leggerezza. In mostra la ricerca di 5 giovani artisti: Francesca Ceccarelli, Tommaso Gorla, Daniele Italia, J&Peg e Paolo Nicola Rossini.


comunicato stampa

Con il Patrocinio del Premio Letterario Italo Calvino
La Galleria EFFEARTE presenta la mostra, Le ragioni della leggerezza, con Francesca Ceccarelli, Tommaso Gorla, Daniele Italia, J&Peg e Paolo Nicola Rossini.
La mostra trae la sua ispirazione dal testo di Italo Calvino, Lezioni Americane, di cui nel 2010 ricade il 25° anniversario della redazione e contestualmente anche della morte dello scrittore.
Proprio per il legame con Calvino, la collettiva ha il patrocinio del Premio Letterario Italo Calvino, che svolge il ruolo di scopritore di nuovi autori, così come la Galleria Effearte con questa mostra vuole dare rilievo allʼopera di artisti che si stanno affacciando al mondo dellʼarte.
In particolare la mostra trova il suo spunto nella prima delle lezioni, quella che ha per protagonista la leggerezza. Questo concetto trova oggi spazio nellʼindagine artistica che, proprio in questa dimensione, esplica il bisogno di liberare la fantasia da restrizioni e luoghi comuni, da certezze accumulate e falsi miti.

Per questo, la mostra vuole mettere in luce la ricerca di cinque giovani artisti che costantemente, e a volte quasi inconsapevolmente, si misurano con la pesantezza dellʼoggi, “dimostrando che un certo tipo di gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero di automobili arrugginite”.

Gli artisti scelti - tutti under 35 - portano avanti da alcuni anni un lavoro concettualmente simile a quello di Calvino che allʼinizio del testo afferma “ la mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio”. Calvino vi riesce attraverso il linguaggio, i nostri artisti con il loro modo di fare arte, reso mediante lʼuso dei più differenti media.

Francesca Ceccarelli grazie allʼuso del colore, amalgamato alla solidità dello stucco, alla impalpabilità dei fiori e alla forza della resina, creasuperfici pittoriche dove luci ed ombre raccontano la storia della loro genesi, quasi come volessero recitare una “poesia della materia”.

Tommaso Gorla, nei suoi piccoli e delicati lavori, come un novello Lucrezio, racconta il macro attraverso il micro: piccole figure di animali si aggirano in mondi fantastici, la loro ferinità si perde nella magia del colore che rende “il vuoto altrettanto concreto che i corpi solidi”.

Daniele Italia, giovanissimo neodiplomato allʼAccademia di Brera, sceglie come mezzo espressivo il video che lega allʼelemento primordiale dellʼacqua: corpi immersi ruotano su sé stessi, diventando malinconicamente un tuttʼuno con il liquido, “un pulviscolo d'atomi come tutto ciò che costituisce l'ultima sostanza della molteplicità delle cose”.

J&Peg, duo artistico formato da Antonio Managò e Simone Zecubi, creano a quattro mani e una macchina fotografica una sintesi tra immagine e pensiero che suscita visioni che vanno al di là dei soggetti rappresentati. Come a dire: con lʼarte non bisogna avere fretta, ma rifiutare la semplicistica visione diretta, come Calvino dice di Perseo, per assumerne una indiretta.

Paolo Nicola Rossini, avvicinatosi da poco al mondo della fotografia, sceglie soggetti rappresentanti la fisicità del mondo: aeroplani, tralicci, alberi e una natura isolata e dimenticata. Così dal singolo fotogramma, lʼartista compone un nuovo mondo che “polverizza la realtà” quasi volesse dirci che tutto può trasformarsi in nuove forme; ciò che è grave muta in leggero eviceversa, per andare a ridefinire “una parità essenziale tra tutto ciò che esiste, contro ognigerarchia di poteri e di valori”.

Il Premio Calvino nasce a Torino nel 1985, per iniziativa di un gruppo di estimatori dello scrittore tra cui Norberto Bobbio, Natalia Ginzburg, Lalla Romano, e si rivolge agli scrittori esordienti ed inediti, per i quali non è facile trovare contatto con le case editrici, ponendosi come unʼinterfaccia tra questo universo e il mondo dell'editoria, del pubblico e della critica.

La mostra sarà corredata da un catalogo a cura di Flavia Fiocchi, con testo critico di Markus Ophälders, docente di Estetica allʼUniversità Statale di Milano.

UFFICIO STAMPA:
Cecilia Collini
press@effeartegallery.com
+39 349 6444004

Inaugurazione: Martedì 12 ottobre ore 19

Galleria Effearte
Via Ponte Vetero, 13 - Milano
mar-ven 11-19, sabato 15-19

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