La mostra, dedicata ad alcuni intellettuali come Primo Levi, Emanuele Artom o Vanda Maestro, e' nata dagli studi di Alessandra Chiappano sull'archivio privato di Luciana Nissim Momigliano e su altri documenti inediti. Il percorso multimediale interattivo e' stato ideato e realizzato da N!03 studio ennezerotre.
a cura di Alessandra Chiappano
progetto e realizzazione N!03 studio ennezerotre
prodotta dall’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia
Era un gruppo di giovani amici, intellettuali, studenti torinesi appena laureati, con la comune passione per la montagna. Le leggi razziali li costrinsero a riconoscersi come ebrei o amici di ebrei. Si chiamavano: Primo Levi, Luciana Nissim, Emanuele Artom, Franco Momigliano, Vanda Maestro, Silvio Ortona, Ada Della Torre, Giorgio Segre, Alberto Salmoni, Bianca Guidetti Serra, Franco Sacerdoti, Lino Jona, Eugenio Gentili Tedeschi.
A loro è dedicata la mostra A noi fu dato in sorte questo tempo 1938 -1947, nata dagli studi di Alessandra Chiappano sull’archivio privato di Luciana Nissim Momigliano e su altri documenti inediti.
Non una mostra sul fascismo, né sulle leggi razziali, né sulla Shoah, ma per raccontare, prima di tutto ai giovani, le storie di giovani assolutamente normali che ebbero in sorte questo tempo, arrivando a subire, alcuni di loro, il dramma della deportazione. Il progetto di allestimento, multimediale e innovativo, è ideato e realizzato da N!03 studio ennezerotre ed è un percorso interattivo, fatto di voci, di luci, di immagini, in cui la storia dei singoli si intreccia con la grande storia, creando un rapporto intimo tra il pubblico e le storie dei protagonisti. Grazie a una cartolina ricevuta all’ingresso, il visitatore accede alle postazioni multimediali ripercorrendo la storia di quegli anni attraverso i pensieri, le parole pronunciate, i ricordi di Luciana Nissim, di Primo Levi, di Franco Momigliano e degli altri protagonisti della mostra.
La montagna, la giovinezza, la negazione della libertà, la memoria sono le parole attorno ai quali si sviluppa il percorso e l’allestimento scenografico della mostra, segnando allo stesso tempo la cronologia degli avvenimenti accaduti dal 1938 al 1947.
Si ripercorrono le vicende del gruppo di studenti ebrei piemontesi che, spinti dall’esclusione imposta loro dalle leggi razziali del 1938, presero a incontrasi – prima presso la biblioteca della Scuola Ebraica di Torino, poi a Milano nella casa di Ada della Torre - a conoscersi, a discutere di letteratura, ad andare in montagna, a intrecciare legami di amicizia e d’amore. Poi il 1943, l’occupazione tedesca e poi la scelta della Resistenza, quando la montagna e le città vicine si trasformano in luogo di lotta, di rifugio o in trappola mortale, fino al dramma per alcuni dell’arresto e della deportazione, dapprima a Fossoli, poi ad Auschwitz. Il percorso si conclude con il racconto di chi è tornato e ha testimoniato anche per coloro che dai campi di concentramento non hanno mai fatto ritorno.
La mostra è prodotta dall’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il sostegno economico della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana - delle Regioni Valle d’Aosta ed Emilia Romagna, del Consiglio provinciale di Torino – Comitato per la valorizzazione degli ideali della Resistenza, di principi della Costituzione repubblicana, della pace, della solidarietà, dei diritti umani e delle libertà - della CGIL e CISL Lombardia. Hanno dato la loro collaborazione l’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, la Fondazione ex campo di Fossoli, l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena, l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta, la Fondazione Memoria della Deportazione. Per l’edizione romana è stato fondamentale il sostegno dell’ Istituto Romano per la storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza, del Progetto Memoria della Fondazione CDEC e del Dipartimento Cultura della Comunità Ebraica di Roma, della Fnism-Federazione nazionale insegnanti Sezione Roma e Lazio, dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane -DIRE, del Master Internazionale in Didattica della Shoah-Roma Tre; della Fondazione Museo della Shoah di Roma. Di forte rilievo è stato l’apporto dei familiari dei giovani protagonisti della mostra.
Il catalogo è a cura di Alessandra Chiappano e, per la parte grafica, di Vanda Maestro.
Sono previste visite guidate per le scuole, alcune con la curatrice.
Palazzo del Quirinale - Sala delle Bandiere
piazza del Quirinale - Roma
Orari: martedì - sabato 10-13 e 15.30-18.30
domenica 8.30-12 in concomitanza e con le disposizioni dell'apertura al pubblico delle sale di rappresentanza del Quirinale.
Per eventuali modifiche all’orario dovute ad esigenze istituzionali consultare il sito http://www.quirinale.it.
Ingresso gratuito