La Quadriennale apre al pubblico Villa Carpegna con un ciclo espositivo dedicato alla giovane arte. L'iniziativa si articola in 3 appuntamenti che alternano mostre personali incentrate su lavori inediti della generazione under 30. Il lavoro dell'artista finlandese nasce da una riflessione sulle dinamiche di percezione delle immagini ed e' focalizzato, in particolare, su come il senso delle immagini e dei suoni venga determinato e modificato dal contesto socio-culturale che li genera o li recepisce.
Da ottobre riprende a Villa Carpegna il ciclo espositivo Artista chiama artista, promosso dalla Quadriennale di Roma per valorizzare la giovane arte. L’iniziativa vede il coinvolgimento di un artista affermato nella veste di “tutor”, con il compito di invitare un artista di età compresa tra i 20 e i 30 anni a realizzare un’opera site specific nella Sala delle colonne di Villa Carpegna.
Il ciclo espositivo si articola in tre mostre. Dopo il primo appuntamento di giugno, che ha visto protagonisti Mario Airò e Marcello Spada, la manifestazione prosegue con la mostra di Anja Puntari, che, su invito di Bruna Esposito, presenterà un allestimento aperto al pubblico dal 15 ottobre per la durata di mese.
Anja Puntari è una artista finlandese che vive e lavora da molti anni in Italia; ultimamente ha esposto in collettive al MACRO di Roma, al PAN di Napoli, alla Ballhaus Ost di Berlino, e ha tenuto personali a Lussemburgo e a Milano nella Galleria Minini.
Il suo lavoro nasce da una riflessione sulle dinamiche di percezione delle immagini ed è focalizzato, in particolare, su come il senso delle immagini e dei suoni venga determinato e modificato dal contesto socio-culturale che li genera o li recepisce. È una ricerca antropologica che utilizza spesso materiali visivi già esistenti, rielaborati in modo da proporre nuove chiavi di lettura.
L’artista ama considerare le sue opere come soggetti attivi che generano significati nuovi ogni volta che si offrono alla visione dello spettatore. La sua analisi di stampo sociologico si riflette nei temi più ricorrenti: visibilità-invisibilità dell’individuo nella società contemporanea, disagio e paura individuali e collettivi, situazioni di vuoto, perdita, ingiustizia sociale, tematiche che vengono espresse con un ampio spettro di tecniche che vanno dal video alla fotografia, dal disegno digitale alla video animazione, dalla installazione alla sound art.
Per la Sala delle colonne della Quadriennale, Anja Puntari ha realizzato un lavoro video in tre proiezioni della serie Tear Portraits, American Idol, Dallas Auditions, Daisy e una serie di disegni animati dal titolo Oblazione, che invitano lo spettatore a interrogarsi sulla condizione della vittima e sulla sua percezione da parte della collettività. Le opere, dai tratti apparentemente delicati, riescono, con modalità contrastanti, a mettere al centro dell’attenzione individui generalmente privi di rappresentatività sociale e spesso consegnati all’oblio.
Inaugurazione 14 ottobre 2010_ore 18.30
Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne
Paola Mondini tel +39 06.9774531 e-mail paola.mondini@quadriennalediroma.org
Quadriennale di Roma Villa Carpegna Roma
piazza di Villa Carpegna Roma
Ingresso libero