Disegnare con la luce. La grande antologica dedicata all'artista napoletano dalla Fondazione ne ripercorre la carriera dalle prime esperienze di incrocio tra pittura e fotografia degli anni '60 fino alle piu' recenti astrazioni digitali. In parallelo lo Studio Marconi '65 presenta alcune carte fotografiche degli anni '70 e serigrafie degli anni '80.
In parallelo alla grande antologica dedicata a Bruno Di Bello alla Fondazione Marconi che ne ripercorre il percorso artistico, dalle prime esperienze di incrocio tra pittura e fotografia degli anni ’60 fino alle piú recenti astrazioni digitali, lo Studio Marconi ’65 il 19 ottobre presenta alcune carte fotografiche degli anni ‘70 e serigrafie degli anni ’80 dell’artista napoletano.
A partire dagli anni ’60 medium privilegiato della ricerca di Di Bello diventa la fotografia: sono di questo periodo i primi riporti su tela fotografica con immagini tratte dalla cronaca del tempo. Dal 1976 inizia un nuovo periodo di sperimentazione: l’artista si interroga sul problema dell’oggettività dell’immagine, vuole che questa sia generata da un processo automatico dove l’intervento del soggetto esecutore sia ridotto al minimo. Inizia la fase che l’artista definisce “scrittura di luce”: una torcia elettrica che emette un raggio luminoso viene fatta scorrere davanti alla tela fotosensibile e lascia così una traccia del suo passaggio. Foto-grafia photos (luce) e graphos (segno): scrivere con la luce, disegnare con la luce. Le carte fotografiche esposte documentano questi esperimenti dll’artista.
Le serigrafie su carta illustrano invece la ricerca di Di Bello sulle possibilità di scomposizione dell’immagine: ampie griglie all’interno delle quali la parola viene sottoposta ad un processo astrattivo molto rigoroso. Il materiale di partenza viene frammentato in particelle sempre piú piccole. Il segno così scomposto perde ogni funzione comunicativa. Anche per le scomposizioni il procedimento utilizzato da Di Bello è fotografico.
Biografia
Bruno Di Bello è nato a Torre del Greco nel 1938. Vive e lavora a Milano. Nel ‘58 frequenta ancora l’Accademia di Belle Arti di Napoli ma già espone e, con Biasi, Del Pezzo, Fergola, Luca e Persico, forma il “gruppo ‘58”. Nel ‘62 prima mostra personale alla Galleria 2000 di Bologna, nel ‘66 espone a Napoli alla Modern Art Agency di Lucio Amelio i primi lavori su tela fotografica. Nel ‘67 si stabilisce a Milano. Espone per la prima volta a Milano da Toselli nel ‘69 e nel ‘70 alla Galleria Kuchels, Bochum, alla Biennale di Venezia, alla galleria Wspòlczesna, Varsavia ed alla Galleria Bertesca di Genova.
Nel ‘71 prima personale allo Studio Marconi: un’installazione composta da 26 tele fotografiche con la scomposizione dell’intero alfabeto. Da Marconi esporrà anche nel ‘74, nel ‘76, nel ’78, nel ‘81 e nel 2003. Altre sue importanti personali sono quelle del ‘74 alla Galleria Art in Progress di Munhen ed alla Kunsthalle Bern, nel ’75 all’I.C.C. di Antwerpen e alla Galleria Plurima di Udine, nel ’77 alla Galleria Lucio Amelio di Napoli .Espone nel ‘78 alla Galleria Rondanini di Roma e nell’estate ‘80 realizza un grande lavoro per il Festival di Spoleto.Le sue opere sono state acquisite dal museo Boymans di Rotterdam, dallo CSAC dell’Università di Parma, dal Mambo di Bologna, dal museo Rufino Tamayo di Mexico City, dal museo di Dortmund e, recentemente, dalla galleria dell’ Accademia e dal Museo del ‘900 di Napoli.
Inaugurazione 19 ottobre 2010 h. 11
Studio Marconi ‘65
Via Tadino 17, 20124 Milano
Orari: martedì – sabato ore 11 – 19,30
ingresso libero