Dissipatio M.P. Opere dal 10 dicembre 2008 al 10 dicembre 2009. In mostra 672 immagini inviate dall'artista via mail a Eugenio Alberti Schatz nell'arco di un anno: ritratti, fotomontaggi, paesaggi, dettagli, appunti, invenzioni strabilianti.
a cura di Donatella Airoldi e Eugenio Alberti Schatz
Il nucleo centrale della mostra si compone di 672 immagini inviate dall’artista via mail a Eugenio Alberti Schatz nell’arco esatto di un anno. Ritratti, fotomontaggi, paesaggi, dettagli, appunti, invenzioni strabilianti: la fotografia compulsiva di Pischedda è uno sketchblog, una riflessione sulla realtà come scrigno di belle immagini, sul potere violento del diaframma e al tempo stesso sui grandi fiumi tranquilli che ci sommergono di giacimenti enormi di pixel. Accanto a questo ciclo, sono esposti lavori fotografici degli anni precedenti (2003, 2004, 2005) e il trittico esposto nel 2004 nell’ambito del Progetto Arti Visive del Festival Time in Jazz di Berchidda (l’edizione di quell’anno era dedicata alla follia).
Mario Pischedda (Pixel) è un artista-performer poliedrico che ha attraversato d’impeto gli ambiti della fotografia etnografica, delle immagini digitali, della videoarte, del blogging, delle performance e della poesia. Ha collaborato per molti anni con la rivista Frigidaire di Filippo Scozzari e Vincenzo Sparagna, pur mantenendo un’identità ‘sciolta’ rispetto alla cultura underground. Grande amico di Enrico Ghezzi, su cui ha girato un film, lo trovi una sera a un concerto di Paolo Fresu, e il giorno dopo a esporre le proprie immagini nelle strade di uno sperduto paesino. È stato selezionato fra gli artisti della Saatchi Gallery di Londra. Nel 2010 ha partecipato insieme a Stefano Daveti alla mostra Arte Avanzata – Korf 2010, al Camec Centro di Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia. Vive e lavora a Tempio Pausania, in Sardegna, che utilizza come base per temerarie spedizioni in continente.
Di sé ha scritto: “Mariopischeddainmovement, smemorato di Collegno, improbabile autore, cortocircuitista della parola, in sovrappeso, in una età che avanza, ha deciso di aderire a sé in un mondo di espropriati di identità, fotografa in disordine, canta in solitudine e coltiva senza additivi chimici, l’arte è di tipo istantaneo e nella immagine e nella parola e nel suono e nel video, persegue un progetto entropico, asistematico e disordinato, caotico e stoico, rivoluzionario e conservatore, non ha archivi né più ricordi che vanno man mano affievolendosi, ogni momento è l’inizio della perenne contraddizione del vivere effimero di ognuno e della tautologia costante e inutile dell’arte e questa angoscia disperata e disperante è quanto cerca di testimoniare nelle rare occasioni che gli vengono concesse o che gli si presentano... Perché tutto è molto incosistente ed effimero etc. etc. etc. etcì.”
Nell’ambito della mostra, martedì 26 ottobre ore 21 da Shake Edizioni "Conversazione sulla bulimia delle immagini". Partecipano Mario Pischedda (artista), Donatella Airoldi ed Eugenio Alberti Schatz (curatori della mostra), Antonio Casilli (sociologo), Filippo Pretolani (economista ed esperto di reti sociali)L’incontro si chiuderà con un’asta delle opere battuta dall’artista.
Inaugurazione: mercoledì 20 ottobre ore 18
Galleria Quintocortile
viale Bligny 42 - Milano
orario: da martedì a venerdì dalle 17 alle 19