Giovanni Cerri
Lorenzo Manenti
Anna Madia
Andrea Riga
Maurizio Cariati
Jaya Cozzani
Emanuele Gregolin
Iacopo Raugei
Vera Agosti
La proliferazione. Il gruppo di artisti si amplia per questa mostra collettiva: alle opere di Giovanni Cerri, Lorenzo Manenti, Anna Madia, Andrea Riga, Maurizio Cariati e Jaya Cozzani si aggiungono i dipinti di Emanuele Gregolin e le installazzioni di Iacopo Raugei.
A cura di Vera Agosti
La prestigiosa ed elegante sede di Palazzo Venini in Via Chiaravalle a Milano, nei pressi di Missori, dopo la prima esposizione presso la Fabbrica del Vapore, accoglie una nuova mostra del movimento Le Meduse a cura di Vera Agosti, promossa da Sensitive Factory.
I componenti de Le Meduse sono conosciuti come “gli artisti urticanti”, che vogliono lasciare un segno graffiante nella società contemporanea e nell’arte. Attenti all’attualità, la reinterpretano attraverso una figurazione di ispirazione classica, tragica o ironica nel tentativo di smuovere gli animi nei confronti del malessere delle nuove generazioni defraudate di un futuro sereno e della possibilità di sognare.
La figurazione per Le Meduse non rappresenta l'esercizio accademico del disegno, mero ritorno al segno, alla forma e al colore, ma si configura come forza poetica e comunicazione di idee e sentimenti, anche quando, nella sua accezione ironica, la linea si fa parodia della realtà.
L’occasione è l’evoluzione del gruppo che accoglie nuovi artisti che il 20 ottobre, giorno dell’inaugurazione della mostra, firmeranno il manifesto.
Emanuele Gregolin crede nella forza erotica del colore, della gestualità e della vibrazione pittorica. Dipinge interni disabitati, dove restano le tracce del passaggio dell’uomo, dimore antiche e sontuose, atelier d’artista vissuti ed elegantemente caotici. Luoghi della solitudine, dell’esistenza trascorsa che non ritorna. E ancora ritratti della gioventù di oggi che “ci dimostra, ci manda, ci grida. A volte c'è un messaggio di energia, di eros, ma quello che tutti esprimono è un senso di perdita, di bisogno, di vanità..." I ragazzi di Gregolin sono spesso connessi alla realtà globale, sempre attaccati al cellulare o all’i-pod, sono i figli della tecnologia dei nostri tempi.
Iacopo Raugei, ex-biologo, descrive con precisione minuziosa un mondo oscuro popolato da inquieti personaggi della scienza. Boccette, ampolle, siringhe e camici sono a volte rischiarati da un improvviso fascio di luce. Scienziati e tecnici di laboratorio si alternano a bambini con coltelli e figure sinistre. Gli oggetti specifici di un’attività per molti versi sconosciuta ai più non fanno che aumentare il senso del mistero e della segretezza, dell’indicibile e dell’ irraccontabile.
E quindi il gruppo costitutivo del movimento con Giovanni Cerri e le sue periferie desolate, le aree metropolitane off-limits dove i cartelli stradali indicano di stare alla larga perché è successo qualcosa che non doveva accadere; Lorenzo Manenti e la serie di tavole dedicata a Hubaba, il guardiano della foresta di cedri nell’epopea mesopotamica di Gilgamesh, eredità dei territori iracheni; Anna Madia e le sue fanciulle romantiche e tormentate; Andrea Riga e le tele gigantesche volte a un iperrealismo contaminato e simbolico; Maurizio Cariati con le opere in juta estroflessa e i personaggi quotidiani e ironici; Jaya Cozzani con un video sul tema della noia e sull’impossibilità del fare anche quando si potrebbe e alcuni frame sul tema della comunicazione e dell’interiorità.
Si ringrazia Alan Rizzi, l’Assessore allo Sport e al Tempo Libero del Comune di Milano, che ha patrocinato l’iniziativa.
Con il patrocinio del Comune di Milano
Catalogo Prearo
Inaugurazione mercoledì 20 ottobre dalle ore 19
Palazzo Venini
Via Chiaravalle, 7 - Milano
Orari: 10-13 e 14.30-18.30
Chiuso il lunedì