Museo Poldi Pezzoli
Milano
via Manzoni, 12
02 796334, 02 794889 FAX 02 45473811
WEB
Botticelli nelle collezioni lombarde
dal 10/11/2010 al 20/3/2011
mer-lun 10-18, chiuso il martedi
02 794889, 02 796334

Segnalato da

Ilaria Toniolo




 
calendario eventi  :: 




10/11/2010

Botticelli nelle collezioni lombarde

Museo Poldi Pezzoli, Milano

Oltre ai due dipinti presenti nel museo - 'la Madonna del libro' e il 'Compianto sul Cristo morto' - e il ricamo raffigurante l'Incoronazione della Vergine, la mostra riunisce le opere del maestro rinascimentale conservate nelle collezioni pubbliche milanesi e lombarde: 'Ritratto di Giuliano de' Medici', 'Storia di Virginia Romana' e 'Redentore Benedicente' della Pinacoteca di Bergamo e due disegni conservati alla Biblioteca Ambrosiana. A cura di Andrea Di Lorenzo e Annalisa Zanni.


comunicato stampa

a cura di Andrea Di Lorenzo e Annalisa Zanni

Firenze, 1510. Muore, il 17 maggio, Sandro Botticelli.
Milano, 2010. Il Museo Poldi Pezzoli presenta la mostra Botticelli nelle collezioni lombarde.

In occasione del cinquecentenario della morte dell’artista fiorentino, la mostra Botticelli nelle collezioni lombarde, in programma al Museo Poldi Pezzoli dal 12 novembre 2010 al 28 febbraio 2011, riunisce per la prima volta le opere di uno dei più grandi maestri del Rinascimento italiano conservate nelle collezioni pubbliche milanesi e lombarde.

“È un’occasione unica – dichiara Annalisa Zanni, direttore del Museo – per poter ammirare uno accanto all’altro alcuni dei capolavori di Botticelli “dispersi” in alcuni dei più importanti musei lombardi e forse non noti al grande pubblico, anche perché “immersi” tra altre grandi opere, quanto quelli conservati a Firenze”.

Il Museo Poldi Pezzoli, infatti, possiede ben tre opere di Sandro Botticelli: due dipinti di grande qualità, la Madonna del libro e il Compianto sul Cristo morto, e un bellissimo ricamo raffigurante l’Incoronazione della Vergine, eseguito su disegno dell’artista per un cappuccio di piviale. Accanto a queste opere la mostra presenta importanti prestiti provenienti dalla Pinacoteca dell’Accademia Carrara di Bergamo – il Ritratto di Giuliano de’ Medici, la tavola raffigurante la Storia di Virginia Romana e il Redentore Benedicente – e due disegni conservati alla Biblioteca Ambrosiana, appartenenti al celebre Codice Resta, San Tommaso che riceve la cintola dalla Vergine e Pallade Atena.

L’esposizione, a cura di Andrea Di Lorenzo e Annalisa Zanni, intende valorizzare la presenza nelle collezioni lombarde dell’artista fiorentino e guidare il visitatore alla scoperta della sua produzione attraverso una rappresentazione completa delle tecniche in cui si manifestò l’arte di Botticelli e della sua bottega, nel periodo più significativo della sua attività, che va dall’inizio degli anni ottanta alla fine degli anni novanta del Quattrocento.

Seguendo l’evoluzione dello stile dell’artista, la mostra propone una riflessione sui temi della bellezza, della devozione e della penitenza, passando dal carattere pacato e prezioso della Madonna del libro ai toni patetici e drammatici e ai colori squillanti del Compianto. L’esposizione è anche l’occasione di un importante recupero: infatti la Madonna del libro, molto sofferente, è stata restaurata grazie alla generosità di Marta Marzotto, in ricordo della figlia Annalisa.

Botticelli nelle collezioni lombarde prosegue il percorso espositivo del Museo Poldi Pezzoli dedicato al collezionismo, approfondendo il tema della riscoperta dell’artista fiorentino nel corso del XIX secolo a Milano e in Lombardia.
La preparazione della mostra, inoltre, ha portato a importanti scoperte legate alla tavola del Redentore benedicente, che vengono presentate al pubblico per la prima volta. Il dipinto, che in origine faceva parte di un dittico, è stato a lungo trascurato dalla critica e considerato opera di bottega, viene ora attribuito a Botticelli da Everett Fahy, già direttore del dipartimento di pittura europea del Metropolitan Museum di New York. Il pendant, raffigurante la Mater Dolorosa, fino agli anni dieci del Novecento era conservato in una collezione privata di San Pietroburgo ed è oggi considerato perduto, ma il suo aspetto ci è noto grazie al ritrovamento di una riproduzione fotografica, mai pubblicata o segnalata finora nella bibliografia sull’artista, che permetterà di ricostruire virtualmente in mostra il dittico, dopo più di un secolo dal suo smembramento.

L’allestimento, progettato da Luca Rolla e Alberto Bertini, è di grande impatto emotivo, isola i capolavori e, favorendo un incontro personale e diretto con l’opera, permette di coglierne i significati più profondi.

A disposizione dei visitatori, un apparato didattico completo a cura di Stefano Zuffi, costituito da audio guide realizzate da Start s.r.l., che accompagnano nel percorso espositivo e nella comprensione delle opere e da pannelli a cura di Emilio Fioravanti (G&R Associati) per la parte grafica.

Accompagna l’esposizione un catalogo, a cura di Andrea Di Lorenzo, edito da Silvana Editoriale (www.silvanaeditoriale.it), con saggi e schede delle opere dei maggiori esperti dell’artista rinascimentale fiorentino.

I video dedicati alle opere in mostra sono stati ideati e prodotti da ARPANet - Strategie digitali, Tecnologie, Comunicazione per la Cultura.

La mostra è stata realizzata grazie al sostegno e al contributo di :
♦ Banca Popolare Commercio e Industria (Gruppo UBI Banca)
♦ Regione Lombardia – Cultura.

Ha ottenuto il Patrocinio di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia - Cultura, Provincia di Milano e Comune di Milano - Cultura. Sponsor tecnici: Arterìa, GPA Assiparos Ciaccio Broker.
Milano, ottobre 2010

Immagine: Sandro Botticelli, Storia di Virginia romana. Courtesy Accademia Carrara-GAMeC, Bergamo

Ufficio Stampa Museo Poldi Pezzoli
Ilaria Toniolo con Sara Gambaro
Tel. 02 45473805
ufficiostampa@museopoldipezzoli.org

Conferenza stampa: giovedì 11 novembre | ore 12.00

Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni, 12 - Milano
Orari: da mercoledì a lunedì, dalle 10 alle 18. Chiuso il martedì
Ingresso: 8 euro, 5.50 euro ridotto
bambini fino ai 10 anni gratuito

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