Mostra monografica retrospettiva. L'attivita' di studi monografici di Bologna per le Arti prosegue con l'esposizione e la catalogazione editoriale dedicata alle opere del pittore bolognese Guglielmo Pizzirani, protagonista dell'istanza modernista che investi' Bologna nei primi decenni del Novecento.
L’attività di studi monografici di Bologna per le Arti, dopo ricerche di successo come quelle dedicate ad Alessandro Scorzoni, Raffaele Faccioli e Ugo Guidi, prosegue con l’esposizione e la catalogazione editoriale dedicata alle opere del pittore bolognese Guglielmo Pizzirani (Bologna, 1886-1971).
Protagonista dell’istanza modernista che investì Bologna nei primi decenni del Novecento, Guglielmo Pizzirani fu un pittore amato, premiato e stimato dai suoi concittadini e dal Paese. Professore dell’Accademia di Belle Arti di Bologna dal 1936, partecipò, tra le altre, alle Biennali di Venezia, alle Quadriennali Romane, alle mostre internazionali d’arte italiana durante il trentennio, come quella di Atene (1931), e quella di Vienna-Budapest-Leopoli (1933). L’ultima grande mostra monografica a lui dedicata risale a circa cinquant’anni fa, quando la Francesco Francia, nel 1967, ne promosse l’allestimento presso il Museo Civico di Bologna.
Oggi si ripresenta la necessità di celebrare l’opera di una grande personalità artistica del passato della città che, nel fervore artistico del secolo scorso, si autodefiniva anticonformista, perché lontano dalla ricerca di proposte intellettuali che potessero inquadrare il suo approccio stilistico; vicino, piuttosto, al mestiere schietto di pittore – come lo definivano i critici a lui contemporanei – in grado di comunicare sempre il portato etico del suo agire attraverso la sensibilità estetica del suo dipingere.
A partire dai magnifici ritratti dei primi anni del XX secolo quando, appena diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, interpreta in una maniera personalissima i venti di modernità che soffiano forte in Europa e in Italia fino ad arrivare agli oli degli ultimi anni, tra il ’65 e il ’70, quando una nuova pace e una nuova armonia caratterizzano il suo dipingere a memoria dalla casa-atelier di via Porta Nova, la mostra ripercorre tutte le tappe più significative della produzione pizziraniana, includendo un vasto numero di opere delle collezioni storiche dell’Istituzione Galleria d’Arte Moderna di Bologna normalmente non visibili al pubblico.
La mostra è aperta da venerdì 5 a domenica 28 novembre 2010, dalle ore 10.00 alle 18.00, presso la Sala d’Ercole e la Sala Ottagonale di Palazzo d’Accursio.
Durante il periodo espositivo – conciso per proporre una riflessione non dispersiva – Bologna per le Arti propone ogni settimana, presso la Cappella Farnese, la rassegna ''Dialoghi culturali a Palazzo d’Accursio'', un ciclo di incontri con gli esponenti della vita artistica della città per pensare, insieme, alle nuove sfide che il presente propone alle istituzioni culturali bolognesi.
Inaugurazione 4 novembre 2010
Palazzo d'Accursio
piazza Maggiore, 6 - Bologna
Orario continuato 10.00-18.00
Ingresso gratuito