Associazione Culturale Terzo Tropico
Protagoniste dell'esposizione sono immagini di terre spesso amare ma ricche di fermento, cultura e tradizioni dalle quali in questi anni abbiamo imparato molto. A cura di Paola Riccardi.
A cura di Associazione culturale Terzo Tropico
Photo Editing e mostra a cura di Paola Riccardi
Terre di libertà, i volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie è un progetto fotografico volto a valorizzare il lavoro e le attività di tutte quelle cooperative nazionali che operano sui terreni confiscati alle mafie. Un reportage che ha prodotto una mostra fotografica, un volume e una serie di appuntamenti che dona al pubblico una multivisione sul lavoro delle cooperative di Libera Terra, Placido Rizzotto e Pio La Torre in Sicilia, Valle del Marro in Calabria e Terre di Puglia in Puglia, cooperative che hanno come finalità il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alle organizzazioni criminali ai sensi della L. 109/96.
Le fotografie di Terre di libertà, i volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie invitano non solo a guardare ma anche da ascoltare, perché ognuna ha qualcosa da raccontarci da una parte la bellezza dei luoghi e delle persone, delle fatiche e delle speranze, bellezza soprattutto dell’impegno. Insomma, etica ed estetica insieme: il bene e il bello.
Protagoniste, e non solo sfondo delle immagini, sono terre spesso amare ma ricche di fermento, cultura e tradizioni dalle quali in questi anni abbiamo imparato molto. Terre che spesso portano ferite profonde, un dolore che rimane a impregnare i campi e le strade, ma dove oggi germoglia il seme della speranza, si coltiva il futuro, si costruiscono quei diritti e opportunità che, insieme al lavoro della magistratura e delle forze di polizia, sono strumento irrinunciabile del contrasto alla criminalità organizzata. Ecco il valore dei beni confiscati, quella positività che si fa contagiosa quando ricchezze frutto di violenza, illegalità, corruzione sono restituite ai cittadini per tornare bene comune, “cosa nostra”. Le foto ci trasmettono il senso di questo riscatto, un rinnovamento che non è “imposto” dall’esterno, ma nasce da un desiderio profondo di giustizia che in quei luoghi trova da sempre espressione.
La mostra è promossa da Comune di Reggio Emilia (Assessorati Coesione e sicurezza sociale e Cultura e Università) con il patrocinino della Provincia di Reggio Emilia e il contributo dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, in collaborazione con associazione culturale Terzo Tropico, associazione Paea, CoLoRe – Cittadini contro le Mafie, Consorzio Oscar Romero, La Gabella, Giovani a Reggio Emilia Contro le Mafie, Libera – nomi e numeri contro le mafie (Coordinamento di Reggio Emilia).
Inaugurazione sabato 6 novembre ore 18.30
Spazio Gerra
piazza XXV Aprile 2, Reggio Emilia
Orari: martedì-domenica 10-13, venerdì, sabato e domenica 10-13 e 16-19.
Ingresso gratuito