Mimmo Rotella
Giampaolo Talani
Salvatore Magazzini
Nana Aramayan
Jorge Manzano
Anna Cecchetti
Mostra collettiva di pittura e scultura con opere di Mimmo Rotella, Giampaolo Talani, Salvatore Magazzini, Nana Aramayan, Jorge Manzano. Anna Cecchetti e' invece presente con una personale dal titolo Regalami un sorriso, con dipinti e sculture.
Mostra collettiva di pittura e scultura, “Spazi Aperti”, con opere di Mimmo Rotella, Giampaolo Talani, Salvatore Magazzini, Nana Aramayan, Jorge Manzano. Mostra personale “Regalami un sorriso” con dipinti e sculture di Anna Cecchetti.
Prosegue con la collettiva di pittura “Spazi aperti”, la stagione espositiva della Galleria Mentana, giunta nel 2010 al traguardo dei quarant’anni di attività. La mostra, che s’inaugura sabato 6 Novembre alle ore 18, affianca le opere di grandi maestri come Mimmo Rotella, Giampaolo Talani e Salvatore Magazzini, alle proposte di due giovani artisti emergenti, Nana Aramayan e Jorge Manzano, offrendo così uno spaccato sui rapporti di continuità e di cambiamento che contraddistinguono il panorama artistico contemporaneo. Tra le opere presenti, gli “strappi” di Mimmo Rotella (1918-2006), nati nella seconda metà del secolo scorso dalla poesia dei paesaggi urbani invasi di manifesti pubblicitari, rimandano ad una concezione dell’arte come shock visivo e intellettuale, e rievocano il fascino di alcuni ready-made di Marcel Duchamp e dei manifesti strappati degli affichistes francesi Raymond Hains e Jacques De La Villeglé. Nell’universo contemporaneo, ossessionato dal continuo sovrapporsi di messaggi pubblicitari veicolati dai mezzi di comunicazione di massa, i décollages di Rotella continuano a rappresentare un atto di protesta contro una società che, attribuendo un eccessivo valore all’evidenza delle immagini, non offre più esperienze intellettuali ma soltanto materiale illustrativo, rafforzando così l’illusione che per conoscere sia sufficiente vedere. I sei décollages esposti in mostra appartengono alla serie Cinecittà, in cui i volti dei grandi divi del cinema anni ’60 sono privati del loro aspetto patinato, per diventare frammenti d’immagini il cui potere semantico è consunto o dimenticato. La presenza delle opere di Giampaolo Talani apre lo scenario della mostra all’attività artistica di uno tra i maggiori esponenti della figurazione contemporanea, presente in galleria con tre dipinti, sei serigrafie (due delle quali con interventi pittorici) e due sculture - Il musicista e La valigia dei sogni - tutti ispirati al tema delle Partenze, uno tra i più apprezzati repertori espressivi dell’artista. La poesia dei volti raffigurati da Talani è racchiusa nelle folate irriverenti del vento di mare, che “scompiglia”, con la sua esuberanza, uomini e cose, e li proietta in una dimensione onirica e senza tempo. Un realismo magico, in cui lo spazio vissuto e il fulgore dei sogni si integrano in un’osmosi continua e generano degli effetti di “straniamento” capaci di grande rapimento e seduzione.
Altro grande rappresentante della pittura figurativa toscana d’età contemporanea è Salvatore Magazzini, di cui sono visibili in mostra tre dipinti ad olio datati ai primi anni ’90, raffiguranti scorci di Marrakech e di Tunisi, e tre oli su carta. La pittura di Magazzini, “serena, ferma e convincente”, come amò definirla il poeta Mario Luzi, pur mantenendo saldi i tradizionali valori plastici della figurazione, punta ad una semplificazione dello spazio, che sembra voler sconfinare nella pura essenzialità delle forme geometriche. I colori sono puri e intensi, i cieli tersi o accessi di rossi fiammeggianti, mentre la composizione è sempre dominata dal sentimento di scoperta e di meraviglia verso una realtà che reca in sé l’impronta dell’uomo nel suo cammino attraverso i secoli.
Alla ben nota e celebrata attività di questi tre artisti, la Galleria Mentana affianca le opere di due giovani promesse, già note e apprezzate nei loro paesi d’origine. Nana Aramayan, pittrice e designer, vive in Armenia, dove lavora da circa dieci anni come artista indipendente. Dopo una prima formazione accademica, integrata da numerosi viaggi nelle principali città d’arte italiane, l’Aramayan ha dato vita, nel 2004, al progetto Parallel Interfaces, che propone un’integrazione tra il repertorio della pittura tradizionale e i codici espressivi propri del linguaggio informatico. Il risultato è un’emozionante fusione di due mondi paralleli, accomunati entrambi dall’esigenza di comunicare anche se attraverso mezzi profondamente diversi. La rielaborazione grafica delle immagini dipinte permette una dilatazione dello spazio, che si apre a possibilità dimensionali altrimenti impossibili sulla superficie pittorica. La sperimentazione di medium espressivi come la video-arte e le installazioni, non ha impedito all’Aramayan di dedicarsi alla pittura “pura” con esiti di grande intensità. I tre dipinti esposti in mostra -Be2, Passion’s Mapping, Summer Night- si collocano entro i margini di un neosurrealismo, in cui le immagini sono forme simboliche e la gamma cromatica, ora accesa e tonante, ora profonda e carica di mistero, accentua la dimensione onirica del racconto.
Lo spagnolo Jorge Manzano, fotografo, reporter e scrittore, si serve dei fotogrammi sottratti alla realtà come strumenti attraverso cui afferrare il mistero insito nella natura. Le otto fotografie presenti in mostra appartengono alla serie Altar Lost, caratterizzata dall’uso di una prospettiva insolita e sfuocata, in base alla quale le immagini, metafore di una recondita spiritualità celata nelle cose, ci appaiono come fossero visibili attraverso uno specchio d’acqua che ne compromette la nitidezza e gli conferisce una straordinaria forza espressiva.
Alle delicate creazioni della pittrice e scultrice fiorentina Anna Cecchetti, è riservata invece la saletta della galleria in cui, contemporaneamente alla collettiva, s’inaugura la mostra Regalami un sorriso, che affronta il tema della natura, intesa come foresta di simboli e forza misteriosa, con la grazia e la poesia che da sempre accompagnano l’attività di quest’artista. Le sculture esposte - tra cui Regalami un sorriso, Cocomer, Volto e labbra, Cercami, Vaso di Pandora, Valeria, Albero dell’amore - sono un felice connubio di materia e trascendenza, e lasciano intravedere profili umani e invitanti forme vegetali, che testimoniano la capacità dell’artista di cristallizzare nella pietra il sodalizio tra uomo e natura. La serie dei dipinti - Inno alla vita, Nudo donna sdraiata, Lascia la porta spalancata alla vita, Non inquinatemi, Vogliamo respirare, Paola su drappo rosso, Nudo di donna sdraiata - compendia gran parte della lunga produzione pittorica della Cecchetti, e traggono ispirazione soprattutto dalla straordinaria impresa decorativa eseguita nel 2008 per l’Ospedale Piero Palagi di Firenze, che ha previsto la realizzazione di sei grandi pannelli aventi come tema l’Inno alla vita. Un’opera di grande intensità espressiva, in cui il tema dell’incontro tra l’essere umano, l’amore e la natura, diventa un’occasione per celebrare la vita ed esaltare la possibilità dell’individuo di soffocare l’egoismo dell’Io per ritrovare se stesso nell’altro.
Immagine: Jorge Manzano
Inaugurazione 6 novembre ore 18
Galleria Mentana
Firenze Toscana Italia
Piazza Mentana 2/3r
Orario invernale: 11 - 13, 16.30 - 19.30 Chiuso Lunedì mattina e Domenica