Claudio.Borgatti@comune.bologna.it
Sculture a memoria. La mostra documenta il lavoro - si tratta soprattutto di sculture, ma anche di litografie e disegni - compiuto da Carlo Santachiara (1937, Reggiolo - 2000, Bologna) in quaranta anni di intensa attivita' di scultore, disegnatore, incisore e autore di comics ('Il Travaso', 'Eureka', 'Bologna incontri', 'Il foglio'), condotta in parallelo all'insegnamento nel Liceo Artistico bolognese.
Sculture a memoria
Venerdì 4 ottobre 2002 si inaugura a Bologna la mostra "Carlo Santachiara, Sculture a memoria".
L'esposizione è curata da Adriano Baccilieri e Mauro Mazzali e si avvale delle fotografie di Guido Piacentini e di un testo in catalogo di Francesco Franchi.
Rimarrà aperta nella Sala d'Ercole del Palazzo comunale, in Piazza Maggiore, fino al 2 novembre 2002 (ingresso libero, tutti i giorni dalle 10 alle 19).
La mostra è promossa dal Comune di Bologna - Progetto Nuove Istituzioni per Comunicare la Città , dal Comune di Reggiolo (RE), dalla Associazione Francesco Francia e dalla Venturi Arte, con la collaborazione dell'Istituto per i Beni Culturali dell'Emilia Romagna, della SO.CREM., della Provincia di Bologna, della Provincia di Reggio Emilia, del Liceo Artistico di Bologna, di Italia Nostra, Cabaret Voltaire e Circolo Galileo Galilei.
La mostra documenta il lavoro - si tratta soprattutto di sculture, ma anche di litografie e disegni - compiuto da Carlo Santachiara (1937, Reggiolo - 2000, Bologna) in quaranta anni di intensa attività di scultore, disegnatore, incisore e autore di comics ('Il Travaso', 'Eureka', 'Bologna incontri', 'Il foglio'), condotta in parallelo all'insegnamento nel Liceo Artistico bolognese.
La figura e l'opera di Santachiara vengono presentate assumendo quale epicentro la sua 'scultura a memoria', ossia l'attività legata a finalità votive e commemorative, e facendo ruotare al suo intorno il restante lavoro dell'artista.
Nucleo centrale dell'esposizione sono perciò le sculture realizzate per la Certosa di Bologna (in particolare la Tomba Berselli, 1970, la Cella Venturi, 1979, la Tomba Fuzzi, 1987), per il cimitero di Reggiolo, la Via crucis nella chiesa dei Ss.Saverio e Mamolo a Bologna, ancora a Reggiolo il monumento ai caduti della Grande Guerra, con gli altorilievi della Guerra e della Pace, 2000; nelle quali - scrive Adriano Baccilieri presentando l'artista - Santachiara si è sentito come "autorizzato ad imprimere nelle memorie dei campisanti, dei luoghi di culto e pietà , o di civile rimembranza, i segni dinamici della vitalità . In questa impresa, che costituisce tanta parte del suo lavoro, è come se Santachiara si fosse levato ad orgogliosa difesa della dignità umana contro la sorte ineluttabile; lui, paladino della lotta ad ogni forma di violenza con l'arma del segno e dei suoi temi, è come avesse compiuto un estremo atto prometeico con garbata irriverenza".
"() Santachiara - prosegue Baccilieri - è artista poliedrico, un solista isolato fra le neoavanguardie del secondo Novecento, volte oltretutto, durante il primo decennio della sua attività a concettualismi ed azzeramenti, affatto contrari alla sua indole; disegni, grafica e sculture promuovono così una resistenza a difesa del figurale (figurazione potenziale, deliberatamente indefinita o sdefinita) con forti valenze simboliche, come l'artista ha sostenuto, facendo di lui un paladino della 'tradizione del moderno', all'avanguardia".
Immagine: Carlo Santachiara, Ballerina, 1982, Collezione eredi
Bronzo a cera persa, cm 33x23x10
Foto Guido Piacentini, 2002
Inaugurazione Venerdì 4 ottobre 2002 ore 11
Orario tutti i giorni dalle 10 alle 19 ingresso libero
Per informazioni tel. 051 204882 - fax 051 204761
e-mail gigliola.vecchiatini@comune.bologna.it
Sala d'Ercole del Palazzo comunale, Piazza Maggiore, 6 - Bologna