Mostra personale."Annicco, un piccolo paese della campagna cremonese. Nel 1934 vi nacque Pietro, mio padre. [...] Sono voluto tornare in questi luoghi a me praticamente sconosciuti, per provare a ricreare dei ricordi".
Venerdì 12 Novembre 2010, alle ore 20,00, sarà inaugurata la Mostra Fotografica
Personale di Antonio Grassi di Sesto San Giovanni (MI) dal titolo "Ricordi immaginati" presso la Galleria FIAF - Le Gru (Corso Vitt.
Emanuele, 214) di Valverde (CT).
La mostra sarà presentata da Giuseppe Fichera (Presidente del G. F. Le Gru), da Enzo
Gabriele Leanza (Consigliere Nazionale FIAF) e da Santo Mongioì (Delegato Regionale e Direttore della Galleria FIAF); la stessa
resterà aperta tutti i venerdì fino al 3 dicembre 2010 dalle ore 19,30 alle ore 22.
"Annicco, un piccolo paese della campagna cremonese. Nel 1934 vi nacque Pietro, mio
padre. Del suo paese non mi ha mai parlato
molto e ancora più raramente mi ci ha portato. Dopo la sua scomparsa" - racconta
Antonio Grassi - "si è fatta strada la consapevolezza
che ai miei ricordi è venuta a mancare una parte importante. Forse l'avanzare degli
anni riporta inconsciamente verso una maggiore
attenzione a quelle che sono le proprie radici. Sono voluto tornare in questi luoghi
a me praticamente sconosciuti, per provare a ricreare
dei ricordi, guidato solo dall'istinto e dalle emozioni che ho percepito osservando
gli ambienti e le situazioni che mi si sono presentati
davanti all' obbiettivo, immaginando e sentendo di vedere attraverso i suoi occhi".
Questa nota introduce "Ricordi immaginati", una pagina
di ricordi ricreati, memorie ricostruite, a cui il b/n conferisce una particolare
specificità; momenti vissuti, sentiti, trascritti col cuore, che
Antonio Grassi, protagonista di apprezzate performance fotografiche, estrae
dall'armadio delle esperienze e presenta con genuinità narrativa,
regalando e regalandosi momenti di intimità autentica e straordinaria. Egli indaga e
legge tra gli spazi del proprio intimo per approfondire
"cose" che conosce poco e per catturarne di inedite, affidando alla fotografia il
compito di dare ad esse forma, contenuto, significato e visibilità.
E' proprio attraverso il linguaggio della fotografia che Antonio Grassi intende
rivivere il momento della riflessione per approfondire la conoscenza
di fatti e luoghi poco familiari, coniugando i racconti del padre con le sue
percezioni. Per l'autore lombardo la lettura-rilettura del segmento della
campagna cremonese, significa anche coinvolgere il fruitore affinché indirettamente
partecipi e condivida i significati e gli esiti dei profili narrativi
disegnati dalla trama iconografica, nei quali dominano i tratti strutturali della
ricerca avviata per raccontare l'itinerario di un mondo quasi sconosciuto
che gli eventi e le circostanze hanno permesso di rivisitare e riscoprire. "Ricordi
immaginati" è un lavoro personale, sintesi di un momento di profonda
riflessione, con una connotazione singolare che nasconde sofferenza, turbamento,
rimpianti, ma è anche una storia di vita autentica da osservare e
da analizzare come storia di storie, ventaglio di accadimenti, senso di un rapporto.
Una ricerca che assume forma, contenuto, dimensione e significati
dopo due anni osservazioni progettuali, "durante i quali vi è stata una graduale
riflessione riguardo due fatti della mia vita: la prematura scomparsa
di mio padre, accompagnata da profonda amarezza e grande inquietudine, e l'assenza
quasi totale di ricordi legati a racconti della sua infanzia, quindi,
alle mie radici. Questo mi ha portato alla decisione di andare a cercare
personalmente questi ricordi e farli rivivere attraverso delle immagini.
C'è in queste fotografie la rappresentazione di un mondo isolato che vive della
propria storia; in esse, copiose di vissuto e rimandi poetici, s'attarda,
sospesa dagli anni trascorsi, la trama delle pulsioni disegnate col trascorrere del
tempo dall'uomo. Una presenza raccolta e strutturata in sequenza,
unitamente alle proprie percezioni, da Antonio Grassi per un atto d'amore verso il
padre, i luoghi delle proprie origini, le proprie emotività che
permette all'autore di colmare un vuoto e mettersi in pace con se stesso.
- Fausto Raschiatore
Inaugurazione Venerdì 12 Novembre 2010 ore 20.00
Galleria Fiaf
corso Vittorio Emanuele 214, Valverde (CT)
Orari: venerdi' 19.30 - 22
Ingresso libero