Nei lavori dell'artista l'interno si proietta sull'esterno attraverso finestre e fori che, nelle opere di terracotta, assumono quasi la morfologia di primitivi bocche - orecchi: vi e' una contaminazione tra il fuori e il dentro, tra l'identita', la parte sensibile e cio' che la circonda.
Francesco Panceri mette a nudo l’animo umano agendo sulla materia e sulle forme. Il
cubo, l’elemento primario, la grammatica di base della scultura, si apre sui lati,
mentre gli spigoli, le linee rette si addolciscono, le membra diventano arrendevoli.
La caparbietà razionale del marmo si scioglie in viscere architettoniche e le forme
si fanno più miti a emanare un senso di armonia e di pacificazione trattenuta. La
pietra si veste di ombre e riverberi acquatici e rarefatti. E’ una sospensione
mentale che pare eterna, ma è, in realtà, la sospensione di un attimo, un delicato
equilibrio.
Nel rigore della geometria si inserisce l’elemento del caso, come se lo scheletro
osseo della struttura si ricoprisse di carne, di torsioni muscolari e la materia
diventasse viva, guizzante: alla ragione si sovrappone la natura istintuale,
dionisiaca, entrambe, in un perpetuo dissidio irrisolto, cardini dell’essere umano.
Nei lavori di Panceri l’interno si proietta sull’esterno attraverso finestre e fori
che, nelle opere di terracotta, assumono quasi la morfologia di primitivi
bocche-orecchi: vi è una contaminazione tra il fuori e il dentro, tra l’identità, la
parte sensibile e ciò che la circonda. L’essere, non solo subisce il reale, ma vi
effonde un messaggio, un’impronta, in uno scambio costante e infinito.
L’artista vuole analizzare anche il comportamento dell’animo nello sforzo della
vita, le spaccature della personalità nell’evento critico che vanno a mostrarne il
cuore, la parte vulnerabile. Crea, quindi, illusorie aperture sul legno, il
materiale più adatto con il quale suggerire un organo senziente, poiché è il meno
inerte, il più incostante negli eventi, organico, pulsante. Gli illusori blocchi, i
moduli sembrano accatastati, impilati, incastrati in uno sbilanciamento apparente e
ardito, ma, al tempo stesso, fisicamente possibile. - Natalia Vecchia
Inaugurazione sabato 13 novembre 2010 alle ore 18,00
Associazione Culturale Quartiere 3
via Quartiere 3, Castelleone (CR)
Orari di apertura:
Domenica 14 novembre: 10.00-13.00 e 15.00-18.00
Sabato 20 novembre 17.00-19.00
Domenica 21 novembre 10.00-13.00
Ingresso libero