Per la mostra intitolata cinque artisti - gli italiani Bruno Muzzolini, Odinea Pamici, l'austriaco Helmut Grill, l'argentina Silvia Levenson, lo svedese Palle Torsson - creano ognuno un'installazione ambientale trasfigurando una sala del castello per proporre singolari modi di abitare le stanze di casa.
a cura di Sabrina Zannier
Con evento inaugurale fissato per venerdì 12 novembre alle ore 19.00, Maravee approda nella
splendida location del Castello di Susans (Majano-UD), grazie al mecenatismo dell’azienda
Gervasoni, che nella dedizione alla cultura contemporanea riconferma l’attenzione ai valori
ambientali, all’artigianato e all’alta tecnologia con la quale caratterizza i suoi prodotti di design.
Intitolata Domus, l’edizione 2010 di Maravee - la rassegna ideata e diretta da Sabrina Zannier,
che dal 2002 apre prestigiose location storiche del Friuli Venezia Giulia all’arte contemporanea
mettendo in scena con mostre, performance e spettacoli le opere dei più innovativi artisti
regionali, italiani e stranieri, raccolti annualmente sotto uno specifico tema – si eleva a concreto
esempio di collaborazione fra pubblico e privato nel sostegno e nella diffusione dei progetti
culturali radicati nel territorio e aperti all’internazionalità.
Con la partnership di Gervasoni, che si affianca alla nuova gestione dell’Associazione culturale
Maravee, all’Assessorato all’Istruzione e alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e alla
Fondazione CRUP, da sempre sostenitori del progetto, ai quali quest’anno si aggiunge il Comune
di Majano, il Castello di Susans si trasforma in luogo di suggestiva visionarietà creativa.
Per dare corpo al concetto di domus come singola unità d’abitazione, come “luogo unico” e
prezioso, che nella sontuosità del Castello di Susans vuole simboleggiare il valore dell’individuo e
della soggettività. Un valore che in questa sorta di “cammino verso casa”, verso ciò che ci è più
vicino e familiare, si manifesta come un’avventura nel segreto, nel non rivelato, nel non svelato.
Perché, come ha scritto il filosofo tedesco Martin Heidegger, il segreto, ciò che è nascosto, non è
qualcosa che suscita sgomento ma, al contrario, è ciò che ha in sé il domestico, il luogo che ci
accoglie.
Un’unica location, entro la quale si concentra una ricca programmazione, che metterà in scena
idee, modi e scenari per una complessiva narrazione sulla visionarietà dell’abitare.
Narrazione visiva e sonora che si espanderà nei tre piani del castello dando corpo a tre mostre in
cui artisti e designer provenienti da Italia, Svezia, Austria, Inghilterra, Germania, Argentina e
Olanda proporranno insoliti modi di guardare e abitare l’ambiente domestico, fra lirismo e ironia.
Seguendo lo spirito di una creatività nata dall’affondo nell’esistenza dei giorni, che
contraddistingue l’identità di Maravee, fotografie, installazioni, sculture e oggetti di design
metteranno in scena la visionarietà che nasce dal ribaltamento del quotidiano e dalla poetica
dell’ordinario. In un percorso espositivo suddiviso in tre sezioni, che proporranno tre diverse
declinazioni del concetto di visionarietà dell’abitare.
Per la mostra intitolata Dove abito? cinque artisti — gli italiani Bruno Muzzolini, Odinea
Pamici, l’austriaco Helmut Grill, l’argentina Silvia Levenson, lo svedese Palle Torsson — creano
ognuno un’installazione ambientale trasfigurando una sala del castello per proporre singolari
modi di abitare le stanze di casa. Da un interattivo percorso entro corridoi e stanze che
propongono un viaggio teso tra realtà e fiction cinematografica, alle case-scultura che
ironicamente ammiccano alla commistione comunicativa della pubblicità; da una sontuosa e
viscerale camera da letto a una fragile e poetica stanza dei giochi, all’interrogativo posto dalla
mostra gli artisti rispondono inscenando mondi in cui la sorpresa ha il sapore dolce e al contempo
pungente dell’ironia.
Con la mostra fotografica intitolata Abitare modi e luoghi, sei artisti — le italiane Eva
Frapiccini, Cristina Galliena, Odinea Pamici, l’austriaco Helmut Grill, la tedesca Karen Knorr e
l’inglese Leonie Purchas — presentano altrettante modalità di vivere l’ambiente domestico,
inteso nella sua dimensione interna ed esterna. Luoghi fotografati nella loro oggettività
esistenziale, connotati dalla presenza di coloro che li abitano, dove l’arredo, gli oggetti e le
persone stesse narrano differenze culturali e sociali. Anche nei casi in cui gli interni domestici
appaiono privi di presenze umane, perché la caratterizzazione dei luoghi fotografati si eleva essa
stessa a narrazione esistenziale. In altri casi ancora, gli interni o gli esterni delle case mettono
invece in scena una vera e propria trasfigurazione in cui il senso dell’abitare si eleva a creazione
visionaria da parte dell’artista.
La mostra di piccole sculture e oggetti di design intitolata Gesti e cose da abitare punterà
l’attenzione sul valore simbolico e funzionale di piccoli oggetti legati al vivere quotidiano,
ammiccando sia alle gestualità che chiamano in causa quelli legati ad una precisa funzionalità,
sia al ribaltamento di senso o di funzione suggerito dall’artista o dal designer.
Con le opere degli italiani Bertozzi & Casoni, Corrado Bonomi, Belinda De Vito, Donatella
Spaziani, l’olandese Kiki Van Eijk, l’argentina Silvia Levenson e l’austriaco Helmut Grill, la
mostra propone un curioso percorso al piano terra del castello, dove tra luci e ombre
affioreranno lavorazioni certosine di materiali pregiati, come il vetro di Murano e la più raffinata
porcellana, a fianco di materiali e oggetti riciclati.
Un prestigioso evento animerà la serata inaugurale di Maravee Domus, che nella collaborazione
con il Teatro la Fenice, trova ulteriore accredito qualitativo all’intera rassegna. Si tratta
dell’opera intitolata Don Giovanni, variazioni sul mito, commissionata dalla Biennale Musica di
Venezia 2010, ideata dalla compositrice Maria Gabriella Zen. L’opera, che sarà diretta da
Claudio Marino Moretti (Maestro del Coro), vedrà impegnati il Coro Femminile del Teatro La
Fenice di Venezia, alle percussioni Roberto Barbieri del Conservatorio di Udine, Annunziata
Dellisanti del Conservatorio di Venezia e, dello stesso, due suoi allievi, all’organo Ulisse
Trabacchin e Fabio Turchini per la voce recitante.
L’opera si svolgerà come un suggestivo tableaux-vivant, nato dalla collaborazione fra la
compositrice Maria Gabriella Zen, il direttore artistico di Maravee, Sabrina Zannier, e il
presidente dell’associazione Modidì, Concetta Giannangeli. Un tableaux-vivant dove le artiste
del coro siederanno ad una tavola scenografata ad arte che, alla fine della performance canora e
musicale, diverrà convivio per il pubblico, che avrà così occasione di partecipare ad un buffet
creativo e assolutamente insolito.
Il lato spettacolare di Maravee, che da sempre ne contraddistingue le serate inaugurali,
quest’anno si annuncia all’insegna della musica, anche grazie alla collaborazione
dell’Associazione culturale Mattatoioscenico, che cura la performance di altri quattro musicisti
specializzati nell’improvvisazione. Piero Bittolo Bon (sax contralto), Gabriele Cancelli (tromba),
Marco Quaresmin (contrabbasso) e Paolo Pascolo (flauto traverso) interpreteranno a livello
sonoro gli ambienti ideati dagli artisti visivi nella mostra intitolata Dove abito?, creando così
un’opera dentro l’opera e inscenando quel principio di coralità creativa ed espressiva che
Maravee ha elevato a propria cifra stilistica.
Inaugurazione 12 novembre ore 19
Castello di Susans
Frazione Susans 88 - Majano (UD)
Orari: Venerdì, sabato e domenica 11.00 -13.00 e 15.00 -19.00
Scolaresche nei giorni feriali su appuntamento: 0432.948090