Opere scelte. Antologica di opere dal 1956 al 2003. L'uso dei colori e dei rapporti tonali che innervano le sue opere non hanno nulla di gratuito o di casuale.
Domenica 14 Novembre 2010 alle ore 18.30, la Galleria Flaviostocco di Castelfranco Veneto(TV), inaugura la mostra su Alberto Gianquinto (Venezia 1929 - Jesolo 2003) L'esposizione sarà presentata dal critico Dino Marangon. Si tratta di un'antologica ,con opere dal 1956 al 2003 che contribuire a riaprire un “caso”, tuttora irrisolto, della pittura italiana, l’ora di un riconoscimento pieno, senza più oblio, di ciò che questo artista rappresenta nella storia della pittura italiana ed europea.
Gianquinto padroneggia e acuisce infatti, in tutte le sue possibilità come pochi artisti hanno saputo fare nel corso degli ultimi cinquant’anni, il senso profondo del colore, del segno, della forma. I suoi colori, i rapporti tonali in cui li dispone, l’epifania di una forma, il tessuto dei segni che innervano le sue opere non hanno nulla di gratuito o di casuale. Sono l’affiorare e il dispiegarsi congiunto di una duplice memoria: quella, antica e tenace, della pittura, nella tradizione dei suoi valori perenni, propri di una tecnica e di un’etica, e quella personale dell’uomo Gianquinto. In lui, al di la delle sue stesse dichiarazioni o di interpretazioni fuorvianti, la profonda, sincera passione civile che l’ha animato, mai spentasi durante tutta la sua esistenza, non ha potuto ottundere nè annullare i valori dell’esistenza quotidiana, degli affetti familiari, dei sentimenti, dell’amore per un luogo e per un tempo precisi – una casa, con le sue stanze intrise di memorie, di lacerti di vita, e lo studio in cui il pittore se ne stava operoso e felice per intere giornate, senza conoscere la fatica, mentre le note del pianoforte suonato dalla moglie filtravano e accompagnavano il suo lavoro; un giardino, una natura, un cielo, un trapassare di luci e di colori. In fondo, la pittura di Gianquinto, al di la di quanto sia stato scritto e detto, magari forzando il senso di certe motivazioni da lui stesso addotte, E' quanto di più distante ci possa essere da ogni ideologia: la carne dei suoi quadri. E' quella della vita, i respiri delle sue linee e i brividi dei suoi colori sono quelli dell’esistenza quotidiana, così perennemente in balia dell’imprevisto, in attesa di un incontro possibile
Inaugurazione 14 novembre ore 18.30
Galleria Flavio Stocco
Borgo Pieve 21 - Castelfranco Veneto (TV)
Orario: lun-sab 9.30-12.30 e 15.30-19
Ingresso libero