Personale di fotografia. ''La citta' ideale, rinascimentale utopia che non ha mai abbandonato la nostra mente, esiste nel nostro tempo: e' simile a quegli agglomerati urbani che fanno da scenario ai nostri sogni durante la notte''.
Troppo spesso in questo presente che così rapidamente ha mutato la nostra geografia politica ed economica, ci dimentichiamo che il seme di quello che noi chiamiamo Globalizzazione va ricercato nel Colonialismo dei secoli passati. Sono solo le gerarchie evidentemente ad essere mutate. La città ideale, rinascimentale utopia che non ha mai abbandonato la nostra mente, esiste nel nostro tempo: è simile a quegli agglomerati urbani che fanno da scenario ai nostri sogni durante la notte.
Una sottile inquietudine la pervade, una nota è sempre fuori posto, dissonante e le sicurezze geografiche si smarriscono in paesaggi costruiti dal nostro subconscio. Nehru chiamò Le Corbusier per seguire lo sviluppo e la nascita di una nuova India urbana all’alba dell’indipendenza. Guardando Chandigarh e le altre realtà nate da quel progetto oggi, uno sguardo attento noterà che nell’incontro del cemento armato con la giungla l’idea originale è esplosa su se stessa creando un corto circuito estetico/spaziale, al centro di quest’universo v’è quell’uomo globale che sarà protagonista del futuro e che in piccola parte si è già realizzato dentro ognuno di noi.
Inaugurazione 17 novembre ore 18.30 - 21.30
Nowhere Gallery
martedi' - sabato 15-19,30
via del Caravaggio, 14 - Milano
Orari: Martedì - Sabato 15.00-19.30
Ingresso libero