Mu.MA La Commenda di San Giovanni di Pre'
Genova
piazza della Commenda
010 2514760
WEB
Ernesto Morales
dal 19/11/2010 al 17/1/2011
mar-ven 10-17 sab, dom e festivi 10-19, lun. chiuso
393 3918764

Segnalato da

Ernesto Morales



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Ernesto Morales



 
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19/11/2010

Ernesto Morales

Mu.MA La Commenda di San Giovanni di Pre', Genova

L'artista presenta a Genova una serie inedita di 30 dipinti ispirati ai temi della memoria e dell'identita', da sempre oggetto della sua ricerca artistica. La mostra fa parte di un piu' ampio progetto intitolato Genova - Buenos Aires. Le citta' dei ritorni.


comunicato stampa

Il prossimo sabato 20 novembre, presso il Museoteatro della Commenda di San Giovanni di Prè, la suggestiva struttura Museale appartenente al MuMa di Genova, verrà inaugurata la mostra personale dell’artista argentino Ernesto Morales genova - buenos aires. Le città dei ritorni; l’evento, inserito nel programma per le celebrazioni del Bicentenario della Repubblica Argentina, nasce dalla volontà di rileggere secondo i codici propri dei linguaggi dell’arte contemporanea i collegamenti storici e culturali tra Italia e Argentina a partire dai fenomeni di migrazione degli ultimi due secoli.

Dopo il grande successo della mostra Ciudad de Memorias inaugurata lo scorso anno a Buenos Aires presso il Museo Municipal de Bellas Artes Benito Quinquela Martin, Ernesto Morales presenta a Genova una serie inedita di trenta dipinti ispirati ai temi della memoria e dell’identità, da sempre oggetto della sua ricerca artistica; Genova quindi, come primo porto italiano dell'emigrazione, si è rivelata lo scenario più adatto ad accogliere il progetto “Le città dei ritorni”; la scelta dello straordinario Complesso Monumentale della Commenda di San Giovanni di Pré come sede espositiva della mostra è stata motivata dal profondo legame fra la Commenda, antico ospitale dell’Ordine di Malta dedito all’accoglienza dei pellegrini, e le opere di Morales che ci proiettano in una dimensione idealmente collegata al porto di Buenos Aires e alla inesorabile storia di partenze e ritorni che segna il percorso del genere umano. A partire dalla riflessione sui profondi legami che uniscono la nostra storia più recente di migrazioni ai i Paesi del Sudamerica, il ciclo di opere in mostra affronta infatti tematiche legate al ricordo, alla distanza, all’identità e all’esilio, utilizzando la pittura come medium preordinato alla rilettura dell’esperienza estetica contemplativa del mutamento.

Già nelle precedenti serie realizzate negli scorsi anni da Ernesto Morales è evidente l’interesse ad approfondire quelle tracce della memoria che si perdono nel mistero di spazi urbani, e sempre più spesso irreali, delineati da segni di cromie e elementi formali volti a rivelare dimensioni di intensa sospensione fra il tempo della visione e il tempo della percezione emotiva. Tale percorso si manifesta con rinnovata evidenza e consapevolezza nelle opere della presente mostra che testimoniano infatti la necessità di rivivere la geometria degli spazi attraverso l’esperienza della memoria interpretata secondo un codice emozionale prettamente soggettivo e ad una sintassi simbolica di elementi che attengono al vissuto emotivo e all’immaginario onirico di ognuno di noi.

Il progetto genova - buenos aires. Le città dei ritorni, curato da Marzia Capannolo e coordinato da Interno Ventidue Arte Contemporanea in collaborazione con l’Associazione Mater Matuta di Genova, è il risultato di una grande rete di sinergie fra istituzioni e soggetti privati che hanno contribuito alla realizzazione dello stesso, consentendo a Ernesto Morales di produrre le opere nell’area del chiostro della Commenda di San Giovanni di Prè e negli spazi di pertinenza dell’Hotel Aquila & Reale annessi al complesso medievale, durante un lungo periodo di permanenza nella città di Genova che ha permesso all’artista di vivere in stretto contatto con la suggestiva dimensione della Commenda di Prè.

Brani estratti dal catalogo “Il tempo della distanza”

“...l’artista argentino ha ben chiara la sua appartenenza, la sua identità, la sua memoria storica e culturale; le golondrinas e le mucche diventano metafora stessa della migrazione essendo legate, nella realtà del popolo argentino, ad un perenne spostamento da un posto all’altro. Le prime per istinto, le seconde per volontà umana. In questo modo fato e volontà coincidono nell’affermazione dell’impossibilità dell’essere umano di essere davvero stanziale…
…Rispetto alla sua opera precedente i nuovi lavori di Morales si spostano verso una dimensione ancora più onirica, ancora più metafisica e, per questo, ancora più tendente verso l’assoluto…
… Il progetto artistico di Ernesto Morales indaga le infinite possibilità della migrazione riconducendole a quel territorio comune che tutti gli esseri umani hanno; quella terra di idee e di sentimenti che appartengono al non luogo dell’anima…“

estratto da “Paradigmi della percezione dell’anima” di Massimo Sgroi

“…possiamo constatare come le opere dell’ artista argentino crescano sulla tela per successive sovrapposizioni tonali partendo addirittura da un iniziale approccio informale dove le pennellate ampie, centellinate dalla monocromia, preparano la successiva indagine interiore. Infatti i suoi luoghi non paiono nutriti dallo sguardo ma dal sentimento o da una memoria che va a scavare densi solchi nel comune desiderio di un appiglio consolatorio. La percezione e l’emozione paiono i necessari strumenti di conoscenza non tanto della verità quanto del nebuloso percorso per raggiungerla, ciascuno secondo i propri meriti e secondo un adeguato desiderio. In tal modo andiamo a toccare un altro argomento strettamente legato al suo gesto: la nostalgia e la conseguente migrazione del pensiero capace di collocare ogni volta l’impalpabilità di un costante miraggio in un luogo ideale ben radicato nell’anima…“
estratto da “Un paesaggio sospeso nella nostalgia“ di Luciano Caprile

Per informazioni e contatti:
Interno Ventidue Arte Contemporanea
info@internoventidue.com
Mob + 39 393 3918764

Inaugurazione Sabato 20 Novembre ore 17

Commenda di Pre'
piazza della Commenda - Genova
orari: dal mar al ven ore 10 - 17 | sab, dom e festivi ore 10 - 19 | lun. chiuso
ingresso libero

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