Metamorphosen. La pittura dell'artista attinge dalla mitologia classica e dalla musica dell'Ottocento. Le sue tele si ispirano a opere di Richard Strauss, Claude Debussy, Camille Saint-Saens.
Adriana Ramondetti nasce a Milano nel
1965. Nonostante un diverso percorso
formativo e professionale, ha sempre avuto
come passione l’arte e, dal 2002, decide di
dedicarsi totalmente alla pittura. Nello
stesso anno si trasferisce in Brasile e studia
con Marciano Schmitz partecipando a varie
mostre collettive. Dal 2007, vive e lavora a
Milano.
La sua pittura attinge molto dalla mitologia
classica e dalla musica dell’Ottocento. Le
tele “Im Abendrot” e “Metamorphosen”
sono ispirate a opere di Richard Strauss,
mentre i due trittici a Claude Debussy e a
Camille Saint-Saëns. Il tema della notte, così
caro ai romantici, torna a vivere nella pittura
di Adriana con i suoi cieli cupi e le sue danze
macabre. La buona padronanza della
tecnica pittorica e il senso del colore le
permettono di esprimersi in maniera pulita
realizzando delle composizioni armoniche e
delle belle cromie.
Molto forte è anche la simbologia, come nel
quadro “L’amore impossibile”, chiara
espressione pessimistica del rapporto
uomo-donna. La staticità dei soprammobili
rappresenta i due sessi fermi sulle loro posizioni, il putto, il lato infantile dell’uomo, il drappo con le sue
pieghe contorte, la complessità di due mondi diversi. Lo stesso si può dire per le tele “Temptation”, “Im
Abendrot” e Metamorphosen”. Adriana Ramondetti è un’artista piena di talento e c’è solo da sperare
che continui su questa strada. Sarebbe felice, se fosse ancora qui, Giorgio De Chirico, il quale ha tanto
combattuto perché sopravvivesse il mestiere di pittore, in un secolo che lentamente stava
dimenticando la tradizione per sostituirla col “modernismo”.
Gualtiero Merati, Ottobre 2010
Contatti: Adriana Ramondetti
Cell. 340/6409769
E-mail: ramondettiadriana@fastwebnet.it
Inaugurazione Martedì 23 novembre 2010 dalle 18 alle 23
Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus
Via Sant’Agnese 3 Milano
Orari: da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 20.00
ingresso libero