Salone degli Incanti - Ex Pescheria
Trieste
via Nazario Sauro, 1
040 3226862, 040 6754068
WEB
Serse
dal 19/11/2010 al 29/1/2011
lun-ven 16-20, sab, dom e festivi 10-20 (chiuso 24, 25 e 31 dicembre 2010, 1 gennaio 2011)

Segnalato da

Anna Maria Ruocco



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Serse



 
calendario eventi  :: 




19/11/2010

Serse

Salone degli Incanti - Ex Pescheria, Trieste

Trieste rende omaggio a Serse, artista triestino di adozione, ospitando nell'ex Pescheria la personale dal titolo 'Geometriche dissolvenze'. Un allestimento disorganico in cui tubi innocenti e impalcature, generalmente utilizzati nell'edilizia, fanno da cornice alle opere costruendo una sorta di 'cantiere del disegno'.


comunicato stampa

Trieste rende omaggio a Serse, artista triestino di adozione che da oltre vent’anni rappresenta una delle più interessanti realtà nel panorama dell’arte contemporanea italiana, ospitando nell’ex Pescheria - Salone degli Incanti la personale dal titolo Geometriche dissolvenze.

Il rigore e l’eleganza del bianco e nero della grafite, che contraddistingue l’intera produzione artistica di Serse, trova in questa sede un contesto singolare, dove alla precisione minuziosa delle opere si contrappone un allestimento disorganico in cui tubi innocenti e impalcature, generalmente utilizzati nell’edilizia, fanno da cornice alle opere costruendo una sorta di “cantiere del disegno”.

Cuore della mostra l’ultima produzione artistica di Serse ispirata all’architettura della Tomba Brion, realizzata da Carlo Scarpa tra il 1970 ed il 1978 presso San Vito d'Altivole. “Con lo spirito dei viaggiatori romantici di fine Settecento ho visitato più volte la tomba di Giuseppe Brion, il complesso monumentale a pochi chilometri da Asolo realizzato da Scarpa, il progettista del Museo Revoltella.

La complessa struttura, il galleggiare delle architetture sull’acqua ha da subito evocato in me l’opera di Arnold Böcklin: l’Isola dei Morti. Affascinato dalla magnificenza di questa struttura architettonica ben presto la visita si è trasformata in una sorta di pellegrinaggio finalizzato a carpire i dettagli minuziosi, le solide relazioni spaziali tra le diverse strutture, i frequenti rimandi simbolici. Partendo da appunti a matita e da fotografie mi sono trovato ad interpretare gli intrecci sistematici tra interno ed esterno e a cogliere tutti gli spettri delle categorie del bello e del sublime che l’architettura esprime.

Ho trasformato la luce del cielo in luce nera, lunare, dando una parvenza metafisica alle masse di cemento, marmo, metallo e vetro. Così, mentre Scarpa riuscì a sdrammatizzare il concetto funebre e trasformare l’area sepolcrale in una “dolce città oziosa” o, come diceva, “un Eden ripreso”, anziché opporle, io ho accostato luce e tenebra, annullando la distinzione tra mondo dei sogni e mondo reale”. (Serse) Architetture che si riflettono sull’acqua e Riflessi le cui geometrie rasentano l’astrattismo, le opere di Serse hanno origine da uno scatto fotografico e dalla successiva interpretazione dello stesso attraverso l’uso della grafite su carta.

Lo stesso sguardo romantico e l’esecuzione minuziosa la ritroviamo nelle opere della serie: Diamanti, Elementi, Ai sali d’Argento, Studio dal vero e nelle nuvole vaporose dei Gas, nei paesaggi sfumati delle Arie di Parigi, nelle Vertigini. La figura umana è completamente assente da queste immagini che risultano essere senza tempo e immortali.

Serse nasce nel 1952 a San Polo di Piave. Vive e lavora a Trieste. Concentrato esclusivamente sul disegno a grafite l’artista ha prodotto negli anni una serie straordinaria di immagini che gli hanno valso l’inserimento nel volume Drawing edito dalla Phaidon Press, nonché la partecipazione a rassegne nazionali e internazionali di grande rilievo tra le quali ricordiamo: Musée des beaux-arts et d’archèologie de Besancon, Francia (2010); Palazzo Reale, Milano (2007); De Garage Cultuurcentrum, Mechelen, Belgio (2006); III Biennale di Valenzia, Spagna (2005); Galleria Continua, San Gimignano (2005); Villa Manin–Centro d’Arte Contemporanea, Codroipo (2004); S.M.A.K., Gent, Belgio (2004); Het Domein, Sittard, Olanda (2003); Museo Rufino Tamayo, Città del Messico, Messico (2002); Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (2002); Centro Difusor de Arte, Lisbona, Portogallo (2000); Kunstverein Augsburg, Germania (2000); Musée de Beaux Arts, Gent, Belgio (1999); Gian Ferrari Arte Contemporanea, Milano (1998); Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (1997): Museo Revoltella, Trieste (1995).

INFO
info_expescheria@comune.trieste.it
+39 040 3226862, +39 040 6754068

Inaugurazione sabato 20 novembre 2010 alle ore 18.30

ex Pescheria – Salone degli Incanti
orario: da lunedì a venerdì 16_20, sabato, domenica e festivi 10_20
(chiuso 24, 25 e 31 dicembre 2010, 1 gennaio 2011)

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